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Oscar 2024: la classifica dei film dal peggiore al migliore

Gli Oscar 2024 sono di assoluta qualità, e lo dimostrano i numerosi grandissimi film presenti nelle varie categorie. Ma quali sono i peggiori? Quali i migliori? La classifica.
Classifica dei film presenti nelle varie categorie agli Oscar 2024: dal peggiore al migliore

In prossimità degli Oscar 2024, la cui cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai 1 la notte tra il 10 e l’11 marzo, è opportuno ragionare sui film candidati nelle varie categorie. La 96esima edizione, di fatto, è a dir poco incredibile per la qualità dei titoli che figurano. Oppenheimer è il favorito alla vittoria finale nella categoria Miglior Film, e Nolan è il maggior indiziato in quella del Miglior Regista; si tratta di lungometraggio basato sulla vita dell’omonimo personaggio storico (interpretato da Cillian Murphy), e che nonostante l’esosa durata di 180 minuti è riuscito a spopolare al botteghino. Barbie è stato il fenomeno commerciale per eccellenza nel 2023, e oltre al successo a box office ha ricevuto numerose candidature sia agli Oscar che ad altre cerimonie. La Palma d’oro Anatomia di una caduta ha convinto praticamente tutto il mondo (non solo l’Europa), e potrebbe vincere la Migliore Sceneggiatura Originale.

Past Lives è stato un esordio tra i più acclamati degli ultimi anni grazie alla sua poetica delicatezza. La zona d’interesse ha offerto una nuova prospettiva sulla Seconda Guerra Mondiale, mentre Povere Creature! (Leone d’oro a Venezia 80) ha strabiliato la critica internazionale e le persone in ogni angolo del pianeta. La riflessione postmoderna sullo sguardo elaborata dal del regista Yorgos Lanthimos, in combinazione con la performance attoriale di Emma Stone nel ruolo della protagonista, ha consentito al film di riscuotere consensi unanimi. Killers of the Flower Moon è un altro tassello della costante analisi di Martin Scorsese sugli Stati Uniti d’America, e Lily Gladstone è la prima attrice americana di origini native ad aver ottenuto una nomination come protagonista. E come si può non citare la splendida commedia agrodolce di Alexander Payne, The Holdovers – Lezioni di vita? Film sorretto da un cast formidabile. Netflix presenza al Miglior Film con Maestro, secondo lungometraggio di e con Bradley Cooper, mentre chiude il cerchio American Fiction, vincitore al Festival di Toronto. I film nominati sono parecchi, ma quali sono i peggiori? E quali i migliori?

La classifica dei film agli Oscar 2024, dal peggiore al migliore

La 96esima edizione degli Oscar è alle porte, e gli appassionati sono in trepidante attesa per quelli che potrebbero essere vincitori annunciati durante la cerimonia. Tuttavia, è bene offrire in questa sede un’ulteriore prospettiva sugli Oscar 2024, e lo si fa attraverso la seguente classifica dei film candidati, ordinati dal peggiore al migliore. Si specifica che la classifica è esclusivamente soggettiva, dettata dalle scelte di chi scrive.

Classifica dei film presenti nelle varie categorie agli Oscar 2024: dal peggiore al migliore

27) Il Colore Viola

Remake del film di Steven Spielberg del 1985 e dell’omonimo musical portato a Broadway a partire dal 2005, Il Colore Viola del 2023 è un lungometraggio che mescola il genere drammatico con quello musicale. Il prodotto finale è piuttosto ridondante, confuso e dal linguaggio fin troppo televisivo – nel senso dispregiativo del termine – nell’estetica e nel proporre il racconto. Le coreografie sono inaspettatamente spente, la regia scialba e il montaggio nevrotico: insomma, dall’inizio alla fine si fa fatica a seguire un filo conduttore e a comprendere la psicologia dei personaggi in scena. Un film totalmente inutile e dal minutaggio sproporzionato.

26) American Fiction

A metà tra il melodramma e la commedia, American Fiction – vincitore del Festival di Toronto 2023 – rientra tra i peggiori film candidati agli Oscar 2024 a causa della sua confusione strutturale e per un mix di toni fin troppo disordinato. L’esordio di Cord Jefferson non è di certo memorabile, anche perché le pretenziose premesse non vengono affrontate mai realmente; l’ironia non appare sensazionale, tantomeno graffiante, e i temi restano in superficie. American Fiction si pone l’obiettivo di denunciare gli stereotipi nei quali viene eccessivamente rilegata la comunità afroamericana nei prodotti editoriali e cinematografici, eppure si esprime attraverso dei cliché e con una comicità da teen movie. L’incoerenza la fa da padrone, della serie “se non puoi batterli, unisciti a loro”, e di fatto prima si taccia la popolazione di essersi intontita – e ai bianchi di volersi purificare dalle rispettive colpe – per poi vendere loro un prodotto “discutibile” per milioni e milioni di dollari.

25) Napoleon

Napoleon è tra i peggiori film presenti agli Oscar 2024, in quanto l’idea di Ridley Scott nel decostruire e addirittura ridicolizzare la figura storica di Napoleone Bonaparte resta solo all’interno del soggetto. Per quanto alcune scene – volutamente televisive – mostrano un protagonista goffo e senza personalità, mentre altre – cinematografiche – risultano spettacolari, lo sviluppo della narrazione non spicca mai il volo e il film finisce per risultare ripetitivo e scialbo. Persino gli attori si esprimono attraverso buffe faccette ed esagerazioni melodrammatiche, dunque al regista non è riuscito il tentativo alla House of Gucci. Le scritte in sovrimpressione contrastano l’intuizione di parodizzare il genere, e arrecano soltanto confusione.

24) Barbie

Va bene che è stato pensato per il grande pubblico e per essere indirizzato ad un target ampissimo, ma Barbie di Greta Gerwig pur partendo bene si perde in un bicchier d’acqua. La morale finale banalizza un concetto decisamente più complesso, e lo schema fin troppo ‘facilone’ è ricco di battute che risultano il più delle volte fuori luogo. Tolti alcuni momenti divertenti, l’impressione è che il colpo sia rimasto in canna, e quindi il prodotto finale è soltanto un superficiale e approssimativo tentativo di analizzare la società contemporanea. Pur avendo un animo commerciale, Barbie sarebbe stato un film potenzialmente perfetto per adulti e piccini, come quasi tutti i prodotti Pixar, ad esempio. Per tutte le ragioni descritte, Barbie figura tra i peggiori film candidati agli Oscar 2024.

Classifica dei film presenti nelle varie categorie agli Oscar 2024: dal peggiore al migliore

23) Rustin

Uno dei tantissimi film Netflix che si potrebbero ricordare giusto per il periodo della stagione dei premi e poi basta. Capita tante volte che sull’omonima piattaforma vengano distribuiti titoli protagonisti agli Oscar, destinati poi a scomparire nel nulla. Rustin rispecchia esattamente quanto descritto, nonostante un buonissimo Colman Domingo come protagonista. Purtroppo il biopic in questione non ha saputo dare profondità ai temi trattati, limitandosi a fornire una sequenza di elementi provenienti dalla Vera Storia. Qualche guizzo qua e là non eleva la qualità complessiva.

22) Nyad – Oltre l’oceano

Sulla scia di Rustin, anche Nyad – Oltre l’oceano è probabilmente un film biografico piuttosto dimenticabile, ma almeno il soggetto è meno pretenzioso e non ha connotati socio-politici rilevanti da condividere e trasporre. Infatti, il film che vede sul piccolo schermo il formidabile duo composto da Annette Bening e Jodie Foster (entrambe candidate agli Oscar 2024) è una storia semplice e dai valori universali. Pur adottando un linguaggio talvolta puerile, in altre occasioni senza eleganza, questo lungometraggio offre dei buoni standard di intrattenimento, e si lascia guardare fino alla fine.

21) El Conde

L’ultimo film di Larraìn presentato a Venezia 80 (dove ha vinto il premio per la sceneggiatura) è apparentemente una satira dai tocchi horror, una grande metafora che mescola la figura di Dracula con il dittatore cileno Pinochet. Tuttavia, a parte qualche stoccata inserita in un paio di battute riuscitissime, a mancare è proprio un livello di comicità medio-alto. Si parla, purtroppo, di una commedia grottesca poco ispirata e fin troppo confusionaria, nonostante una fotografia in bianco e nero sicuramente notevole (candidata agli Oscar 2024). El Conde è un tassello sperimentale per il Larraìn post Ema, ma non tutti gli esperimenti sono destinati al successo.

20) La società della neve

La società della neve è stato il film di chiusura a Venezia 80, fuori concorso si intende, ed è riuscito sin da allora a prendersi i suoi meriti. Una trasposizione di una tragedia realmente vissuta, e probabilmente Bayona dopo The Impossible ha capito che è esattamente il tipo di cinema a cui vuole dedicarsi. Purtroppo però la durata esosa e la mancanza di scene cruenti che vadano a giustificarla ne impediscono il salto di qualità. La società della neve è un buon film, nulla di più e nulla di meno, ma esaurisce le sue cartucce poco dopo l’incidente aereo, e le restanti due ore non sono riempite nel migliore dei modi e con il giusto ritmo.

Classifica dei film presenti nelle varie categorie agli Oscar 2024: dal peggiore al migliore

19) Maestro

Film fastidiosamente costruito per andare a premi, e per scrive è questo il dispiacere più grande. Maestro ha quell’aura melodrammatica potenzialmente sublime, eppure Bradley Cooper preferisce rinunciare a ogni sorta di discorso sulla musica e sull’arte per inserire una mera scritta in sovrimpressione all’inizio, concentrandosi esclusivamente sulle pene patite dai protagonisti. Ennesimo biopic distribuito su Netflix che non riesce però nel tentativo di stupire, pur avendo dalla sua un professionista con delle belle idee cinematografiche.

18) Elemental

Sicuramente non uno dei migliori film della Pixar, e di certo non aiuta la superficialità con cui vengono trattati i temi proposti. Dall’accettazione del diverso all’immigrazione, la città in Elemental è poco esplorata e ci si concentra sul tenero rapporto tra i due protagonisti innamorati. I risvolti della storia sono piuttosto infantili (ma non puerili), ma la semplicità in alcune scene paga. Peccato per la mancanza di profondità che ha solitamente contraddistinto il famoso studio d’animazione; vorresti sapere e vedere di più, ma il film non va mai oltre.

17) Indiana Jones e il quadrante del destino

Ci si aspettava un ennesimo sequel fuori tempo massimo, e invece Indiana Jones e il quadrante del destino riesce a stupire positivamente. Nonostante qualche ingenuità di troppo, l’archeologo più famoso del mondo viene trattato con lo stesso spirito degli altri capitoli, e le new entry sono assolutamente in linea con quanto visto in passato. Lo sviluppo psicologico di Indy è credibile, per certi versi toccante, ma soprattutto coerente. Un plauso alle sequenze d’azione dirette da James Mangold, che fa un uso sapiente della scenografia.

16) Nimona

Film d’animazione grazioso e riuscito nella sua semplicità, Nimona propone temi vari e inserisce l’omosessualità in modo naturale, senza avanzare alcuna morale superflua o sovrabbondante. La tecnica mescola diversi stili, ma i richiami al mondo degli anime action rende il tutto molto divertente. La sensazione è che potesse fare ancora di più, ma il film è comunque intelligente nel modo in cui vengono inseriti i poteri della giovane protagonista, e nella combinazione estetica e narrativa di elementi appartenenti all’epoca medievale e altri propriamente futuristici.

15) The Creator

Film fantascientifico che ricalca moltissimi stilemi del genere, soprattutto di certi capolavori del passato, ma riesce comunque a elaborare discorsi attuali, perfettamente inseriti nel panorama contemporaneo. Il nemico statunitense è una minaccia sempre credibile, mentre spicca il cambiamento del protagonista e i metodi pacifisti della giovane co-protagonista. The Creator si interroga su come potrebbero risolversi i conflitti globali, sulla potenza della tecnologia e le infinite possibilità da poter generare.

14) Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno

Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno è un sequel molto intelligente, pur avendo una parte centrale (in particolare la lunghissima sequenza ambientata a Roma) fin troppo esasperata, persino per un film della saga dalle missioni impossibili. Manca il brio di altri capitoli, mentre sono assenti i discorsi legati al metacinema proposti in altre occasioni, eppure la scelta del montaggio, l’uso degli effetti visivi e la gestione quasi videoludica di alcune sequenze d’azione rende il film complessivamente interessante. L’intelligenza sta anche nel proporre un linguaggio cinematografico associato alla minaccia presente nel film, e in tal senso l’intelligenza artificiale scompiglia realmente le carte su più fronti.

Classifica dei film presenti nelle varie categorie agli Oscar 2024: dal peggiore al migliore

13) Godzilla Minus One

Grande sorpresa per tutto il mondo, l’evento al cinema di Godzilla Minus One ha dimostrato come i blockbuster non devono per forza essere hollywoodiani per ottenere credibilità e generare stupore. La storia degli esseri umani ritrae perfettamente le scarse condizioni fisiche e psicologiche in cui le popolazioni di tutto il mondo vertono durante una qualunque guerra, manifestando un approccio assertivo da parte del governo (in questo caso giapponese). Le sequenze con Godzilla bucano lo schermo, e lo spettacolo è praticamente assicurato.

Classifica dei film presenti nelle varie categorie agli Oscar 2024: dal peggiore al migliore

12) Il ragazzo e l’airone

Quello che probabilmente è – per chi scrive – il peggior film di Hayao Miyazaki, è comunque tra i migliori film candidati agli Oscar 2024. Il ragazzo e l’airone ha una seconda parte fin troppo anarchica, con elementi piuttosto ripetitivi e una perdita di focus sui temi proposti, ma la colonna sonora ricopre un ruolo cruciale, così come i personaggi risultano emotivamente d’impatto. La prima parte del film è insolitamente lenta per essere un lungometraggio del famoso regista nipponico, ma si predilige così uno sviluppo progressivo e una presentazione delle vicende molto approfondita. L’animazione, come sempre, è a dir poco suggestiva.

11) Guardiani della Galassia Vol. 3

Il minore della trilogia, Guardiani della Galassia Vol. 3 riesce ugualmente a veicolare messaggi ambientalisti senza fare retorica, mettendo in luce nuovamente il potere dell’amicizia, nonché l’importanza di fare i conti con il proprio passato. Le sequenze d’azioni sono ancora una volta mozzafiato, e James Gunn chiude benissimo l’arco narrativo dei suoi personaggi. Peccato per qualche approssimazione di troppo e per alcuni cali di tensione. Ottimo il villain.

10) Io Capitano

Un mix tra il suo Pinocchio e Gomorra, Matteo Garrone delinea così il suo bellissimo ed essenziale Io Capitano. Una fiaba che sa essere cruenta in alcune occasioni, tragica quanto vera. Non c’è alcuna retorica spicciola e nessuna provocazione futile nel film candidati agli Oscar 2024, e la storia realmente vissuta dal protagonista viene raccontata con un ritmo forsennato. Si prova un’angoscia costante nel guardare Io Capitano, e tutta la sequenza finale non solo è commovente, ma è anche elettrizzante per gli eventi osservati. Forse si poteva calcare di più la mano per una denuncia maggiormente impattante, ma in fondo va bene anche così.

Classifica dei film presenti nelle varie categorie agli Oscar 2024: dal peggiore al migliore

9) Killers of the Flower Moon

L’ultimo film di Martin Scorsese ha la funzione di analizzare un altro pezzo di storia americana, mettendo gli spettatori statunitensi di fronte uno scenario cruento e sfortunatamente dimenticato. Il regista però ci tiene a far uscire la polvere da sotto il tappeto, e mescolando il genere noir con il western crea un lungometraggio a suo modo perennemente stimolante, disturbante e al contempo drammatico. Killers of the Flower Moon ha qualcosa di tremendamente attuale nel suo lungo racconto, e la macchina da presa di Scorsese si muove tra i luoghi del film come occhio penetrante e giudicante.

8) The Holdovers – Lezioni di vita

Una grande sorpresa che merita di essere in alto in questa speciale classifica, The Holdovers – Lezioni di vita è un film apparentemente di un’altra epoca, e non se ne vergogna mai. In fondo, non c’è nulla per cui provare imbarazzo, e talvolta si fa troppo presto a giudicare gli altri senza conoscere la loro storia personale. La commedia di Alexander Payne ha delle tonalità agrodolci, delle sfumature che ritraggono perfettamente le diverse declinazioni della storia: quella vissuta in prima persona, quella collettiva (accademica) e quella del cinema. The Holdovers – Lezioni di vita è tra i migliori film candidati agli Oscar 2024, senza ombra di dubbio.

Classifica dei film presenti nelle varie categorie agli Oscar 2024: dal peggiore al migliore

7) Spider-Man: Across the Spider-Verse

Tra i migliori film agli Oscar 2024 c’è senz’altro Spider-Man: Across the Spider-Verse, proseguo di un’idea artistica e narrativa inaugurata con il precedente capitolo. La commistione di stili e di tecniche rendono questo prodotto d’animazione ancora unico, nonostante le influenze del primo lungometraggio abbiano contribuito alla realizzazione di varie opere che hanno seguito la scia. Nessuno riesce a fondere con questa capacità gli acquarelli con delle intuizioni puramente meta-artistiche, giusto per fare un esempio. D’altronde, per esprimere le emozioni dei personaggi ci sono diversi metodi, anche esclusivamente visivi, e seppur si tratti di una prima parte di due, questo Spider-Man: Across the Spider-Verse centra perfettamente i temi esposti nel minutaggio proposto.

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6) Past Lives

Esordio folgorante quello di Celine Song con il suo Past Lives, film dotato di una delicatezza da proteggere. Ciascuna inquadratura contiene un micromondo che esprimere nuove sfumature insiste nei protagonisti, e la storia d’amore è un pretesto per manifestare l’essenzialità di esprimersi, di affermarsi e di trovare autonomamente il proprio posto nel mondo. L’accettazione del cambiamento fa parte della vita, così come l’intimità delle scelte e l’ipotetico salto nel vuoto in quanto atto di fede. Insomma, Past Lives è un film che parla delle scelte in opposizione al marasma di universi paralleli a cui si sta assistendo nel cinema contemporaneo.

5) Perfect Days

In Perfect Days c’è una disarmante facilità di immedesimazione per quello che è il modo di pensare e di vivere del protagonista. Lo stile di vita giapponese viene perfettamente trasposto da Wim Wenders, che sembra aver compreso perfettamente le peculiarità, la sensibilità e le intime dinamiche nipponiche. La ciclicità dei gesti rende il film profondamente esperienziale e argutamente esistenziale, ma soprattutto si offre diversi spunti sulla personale percezione che si può avere del mondo.

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4) La zona d’interesse

Jonathan Glazer offre una prospettiva differente, in termini sia cinematografici che umani, sulla Seconda Guerra Mondiale. Capolavoro vero, La zona d’interesse si pone come interrogativo costante e cinico in quanto veritiero: si vive tutto attraverso lo sguardo ancorato ai personaggi della borghesia nazista, mentre dietro le mura si ascolta inermi le voci protagoniste della più grande sofferenza della Storia. Il sonoro ha un ruolo miracoloso all’interno del film, così come hanno una suggestiva rilevanza le immagini documentaristiche del finale. Uno dei migliori film candidati agli Oscar 2024.

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3) Anatomia di una caduta

Anatomia di una caduta è un film clamoroso sia come thriller che come racconto metacinematografico. Justine Triet riesce nell’impresa di esplicitare il rapporto tra significato e significazione, offrendo uno sguardo incredibilmente vicino alla differenza di prospettive, alla potenza della percezione in quanto fenomeno soggettivo. Ci sono sequenze che catturano gran parte delle emozioni umane, mettendo in risalto le reazioni di ciascuno dei personaggi di fronte il medesimo evento. 150 minuti di film semplicemente sublimi, il tempo vola ma la mente elabora progressivamente informazioni e sensazioni, specie quando vengono mostrate le sequenze in tribunale.

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2) Povere creature!

Povere creature! è il risultato di una poetica che Yorgos Lanthimos aveva già espresso, pur in termini germinali, in gran parte della sua carriera; nel gioco dei rimandi che indirizzano verso film come Dogtooth, The Lobster e La Favorita, il regista greco riesce nel suo indiscutibile e assoluto capolavoro, per mezzo di uno studio che affonda la sue radici in una storia cinematografica e letteraria il cui sfondo, l’epoca vittoriana, è l’effimera cornice di uno svisceramento degli ideali femministi e socialisti. Tramite l’interpretazione totale di Emma Stone, che si presta in tutto e per tutto al regista con cui maggiormente collabora, Lanthimos realizza un film che propone uno sguardo complessivo e onnicomprensivo del cinema e sul cinema, a partire dai suoi riferimenti (Bella è la donna che vi-ve due volte, suo padre God è dottore e mostro di Frankenstein allo stesso tempo) e fino a giungere all’utilizzo del grandangolo e fish-eye, che immergono lo spettatore, e il suo sguardo, all’interno della pellicola. Il tutto è mediato da una tecnica magnificente sotto tutti i punti di vista.

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1) Oppenheimer

Oppenheimer è un viaggio nella mente di uno dei personaggi più controversi della storia americana, uno scienziato dalle grandi intuizioni e dai mille sogni, che per un motivo ben preciso però viene tormentato e si tormenta da solo. Il film di Nolan è un mix di elementi sensoriali scaturiti dal linguaggio cinematografico: il meticoloso lavoro del sonoro, la fluidità narrativa del montaggio, la fotografia che alterna colori accesi e sfumature di grigio, il bianco e il nero, la luce filtrata dallo sguardo dello stesso Oppenheimer. A proposito di montaggio, il gioco semantico tra la scissione e la fissione è una perla a tutti gli effetti, e avvalora un film il cui clima crescente tocca le corde emotive più profonde in ogni spettatore. Il miglior film candidato agli Oscar 2024, nonché il favorito alla vittoria finale.