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I Migliori Film Horror di agosto 2023 da vedere in streaming sulle principali piattaforme

Mese rovente quello di agosto anche per il mondo delle piattaforme streaming, con i consigli dei film del brivido da recuperare.
Halloween del 2007 tra i consigli dei film horror di agosto 2023

Con “Hai mai avuto paura?” e “La maledizione della Queen Mary” ancora attualmente nelle sale, ed in attesa della versione restaurata del leggendario “Cannibal Holocaust” del 1980 diretto da Ruggero Deodato, si continua con i consigli da brivido per l’estate, con i migliori film horror da vedere in streaming sulle principali piattaforme ad agosto 2023.

I migliori film horror da vedere in streaming ad agosto 2023: su Prime Video il sequel di Terrifier e il nuovo film di Brandon Cronenberg

Dopo che, con il precedente appuntamento di luglio, si intendeva prediligere le suggestive atmosfere del folk-horror, le aride temperature di agosto portano verso la necessità di bagnarsi ed immergersi…peccato che si stia parlando di un bagno di sangue. Oltre a due capolavori immortali della storia del cinema, un appuntamento questo infatti che andrà a prediligere una certa violenza nella messa in scena, sebbene non in via esclusiva. Ecco di seguito i consigli sui migliori film horror da vedere in streaming sulle principali piattaforme ad agosto 2023.

The Void film horror agosto 2023

The Void, di Jeremy Gillespie e Steven Kostanski – 2016 (RaiPlay)

Di produzione canadese, indipendente e low budget, è uno spassionato omaggio al grande cinema anni ’70/’80 – body-horror, ma non solo – con tinte squisitamente lovecraftiane, che porta su schermo l’occultismo e la “nuova carne” e sfociando in un gran finale di fulciana memoria. Forte di un ritmo incalzante che incastra action, tensione ed orrore puro, l’opera inscenata dalla coppia di registi “The Void” gode di un comparto tecnico artigianale di gran classe: ottimo splatter e animatronic all’interno di una suggestiva e lugubre ambientazione – resa a dovere dal lavoro sulla fotografia – con un sonoro estraniante e conturbante.

The Innkeepers, di Ti West – 2011 (RakutenTv)

Il quinto film del regista di “X: a sexy horror story” e “Pearl” è un ghost-movie ambientato nel Yankee Pedlar Hotel che, dopo un secolo di attività, è prossimo a chiudere le sue porte, rinchiudendo all’interno un passato agghiacciante. Claire e Luca sono gli ultimi due impiegati dell’ormai desolata struttura ma, ben presto, si renderanno conto infatti che quelle mura non sono così disabitate come credevano. “The Innkeepers” è un horror che vive di atmosfere lugubri e spettrali, che denota una buona mano tecnica del suo regista abile nel cattura l’inquietudine dall’inquadratura, ma prediligendo anche un certo tono umoristico e grottesco.

Notre Dsme consigli film horror agosto 2023

Notre Dame, di William Dieterle – 1939 (RaiPlay)

Con il suo 24° lungometraggio il regista di origini tedesche William Dieterle adatta il celebre romanzo di Victor Hugo e realizza un’opera monumentale, tanto nella sfarzosa ricostruzione scenografica e del numero di comparse, quanto per la brillantezza con cui affronta tematiche dittatoriali, sul razzismo, sulla libertà creativa e sulla conoscenza di un popolo, particolarmente oppresse negli anni ’30. Sebbene possa dare l’impressione di “barare”, presentando in questa lista dei consigli horror un film come “Notre Dame”, la drammatica narrazione segue comunque le vicende del mostruoso Quasimodo dalla superba interpretazione di Charles Laughton (per l’epoca soprattutto una visione particolarmente spaventosa), oltre alle dinamiche tematiche davvero raccapriccianti, senza considerare una folgorante fotografia ed una grande fattura tecnica nella regia di Dieterle che restituiscono in più di un frangente una squisita atmosfera gotica.

La notte dei morti viventi, di George A. Romero – 1968 (VVVVID)

Altra immensa opera per la storia del cinema, frutto del periodo rivoluzionario degli anni ’60, è da registrare l’opera prima di uno dei maestri del genere horror. Con questo suo primo film, George A. Romero conferisce forma e sostanza innanzitutto alla figura del “non morto” così come viene concepita oggigiorno, mixando abilmente una certa creatività artistica alla componente orrorifica e ad una spiccata critica ed analisi della condizione sociale occidental-americana. “La notte dei morti viventi” del 1968 inaugura per il cinema il filone dell’apocalisse zombie e, allo stesso tempo, la carriera artistica dello stesso Romero: cineasta che sfrutta il mezzo cinematografico del genere horror per ammorbare lo spettatore, facendogli aprire gli occhi sulla caotica e conflittuale realtà socio-politica che lo circonda, continuando nella sua “missione” con altri 5 film della saga.

A classic horror story, di Roberto De Feo e Paolo Strippoli – 2021 (Netflix)

Dopo l’intrigante “The Nest – Il nido” del 2019, il regista e sceneggiatore Roberto De Feo viene accompagnato in questa nuova avventura orrorifica dal collega Paolo Strippoli (il quale esordirà da solo in regia con il suo film del 2022 “Piove”) per un film horror elegante e spietato, rubando esplicitamente dalle “classic horror stories” del grande cinema riadattate all’occorrenza al folklore calabrese ed addentrandosi, in maniera peculiare e geniale, nell’ambiente malavitoso. “A classic horror story” del 2021 non presenta alcuna concessione al brivido facile, con molte idee visive e narrative (alcune più riuscite di altre) ed un orrore strisciante che non si esaurisce al termine della visione, che si poggia inoltre su un caparbio reparto acustico palpitante e contrastante nell’innocente colonna sonora, con una messa in scena decisamente accattivante.

Infinity Pool, di Brandon Cronenberg – 2023 (Prime Video)

Con addosso il perenne peso della “spada di Damocle” del padre, il regista e sceneggiatore canadese Brandon Cronenberg si è saputo far notare nel campo horror-fantascientifico indipendente specialmente grazie all’innovativo “Possessor” del 2020. Tre anni più tardi torna dietro la macchina da presa e in sede di sceneggiatura per un nuovo horror-fantascientifico, che si muove sinuosamente su una messa in scena particolarmente ricercata, un comparto sonoro suggestivo ed un cast di prim’ordine con Mia Goth e Alexander Skarsgard. Ciò che sicuramente colpisce nel nuovo film di Cronenberg Jr. “Infinity Pool” è la sua scrittura audace ed interessante che intreccia un peculiare arco narrativo che parte dalla vacanza dei coniugi Foster, per assestare il tema del doppio, della perdizione del sé e della selvaggia società civile. Questi cercano infatti un po’ di relax in un lussuoso resort, dove il romanziere James può cercare la sua fonte d’ispirazione e superare il blocco dello scrittore. Di ispirazione ne avrà anche troppa, anche a causa della particolare legge che punisce i trasgressori sull’isola.

The Addiction, di Abel Ferrara – 1995 (VVVVID)

Con il suo 11° lungometraggio, il regista newyorkese Abel Ferrara sfrutta il mezzo del cinema horror vampiresco per raccontare la dilaniante condizione della tossicodipendenza e, con essa, la generale dipendenza dell’essere umano dal male, verso sé stessi e verso il prossimo. Attraverso una messa in scena minimalista, esaltata da un meraviglioso B/N, e con l’alta sceneggiatura di N. St. John, in “The Addiction – Vampiri a New York” il regista dà pieno respiro ad un racconto spettrale e fortemente immersivo, con abile mano dietro la macchina da presa specialmente nei piano-sequenza che permettono ai personaggi di spiccare nella desolante ed estraniante messa in scena.

Dal tramonto all’alba, di Robert Rodriguez – 1996 (Paramount+)

Un grande cast (George Clooney, Quentin Tarantino, Harvey Keitel, Juliette Lewis, Danny Trejo, Salma Hayek), la leggenda di Kurtzman Nicotero agli effetti speciali, fotografia di Guillermo Navarro ed una colonna sonora elettrizzante incorniciano una perla geniale, folle, divertente e meravigliosamente violenta. “Dal tramonto all’alba” è una delle prime grandi sceneggiature firmate da Tarantino (che verrà seguita proprio da “Le Iene“) e che qui è essenza dominante in una narrazione che mescola di mestiere più generi: dal thriller al road movie, passando per le sequenze action che denotano la grande regia di Robert Rodriguez, fino allo sfociare nell’horror splatter senza mai abbandonare il senso grottesco e di humor delle pellicole tarantiniane.

Terrifier 2 consigli film horror agosto 2023

Terrifier 2, di Damien Leone – 2022 (Prime Video)

Se “Terrifier” del 2016 è rimasto rapidamente e particolarmente impresso nell’immaginario collettivo tanto per l’inquietante maschera horror che presenta (con il suo Art il Clown) quanto per il carico di sangue e violenza della pellicola (ben gestita dal suo regista), il nuovo capitolo del 2022 carica ulteriormente la mano per cercare di regalare l più possibile una visione disturbante. Difficile inquadrare una trama specifica per “Terrifier 2”, se non che vede nuovamente all’opera il diabolico pagliaccio intento a fare, come al suo solito, una carneficina. Nel nuovo film di Leone non si intende infatti ricercare chissà quale trama simbolicamente e tematicamente elaborata, ma come film dai fiotti di sangue e gente spellata male, oltre ad immagini dall’impatto disturbante specialmente nel finale, “Terrifier 2” fa al caso dello spettatore in cerca di visioni forti.

Halloween, di Rob Zombie – 2007 (Netflix)

Con il suo personale dittico, dedicato all’iconica maschera del cinema quale quella di Michael Myers, il regista Rob Zombie accetta il compromesso del rendere omaggio senza tradire l’inizio della storica saga ideata da John Carpenter, ma inserendo la sua poetica della corruzione del male e dell’estenuante ricerca della redenzione, scoprendo solo alla fine che non vi è scampo. Divertendosi a riscrivere le ambigue psicologie dei personaggi, con “Halloween” del 2007 Zombie mostra sullo schermo un Male inesorabile che lascia dietro di sé una scia di morte e distruzione, facendo sentire ogni singolo colpo inferto da un cattivo e violento slasher che si muove sulle corde vibranti di una colonna sonora che inserisce storici temi, spazia da Alice Cooper a Iggy Pop e perseguita con le creazioni dello stesso regista.