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I migliori film horror da vedere ad Aprile 2024 sulle principali piattaforme streaming

Mettendo alle spalle le festività che inaugurano la primavera, è tempo di tornare ad immergersi nel cinema dell’orrore, con nuovi consigli per scoprire e riscoprire grandi titoli direttamente a casa.
I migliori film horror in streaming da vedere ad aprile 2024

Superato il tanto temuto giorno del pesce d’aprile, il mese inizia con nuovi consigli per recuperare i migliori film horror da vedere in streaming sulle principali piattaforme.

I migliori film horror da vedere ad Aprile in streaming

Il mese di marzo 2024 non ha fatto registrare nuove grandi uscite per il cinema dell’orrore, con Imaginary di Jeff Wadlow che rimane forse il titolo più rappresentativo. La situazione non dovrebbe evolvere molto in positivo per questo nuovo mese, attendendo comunque Omen – L’origine del presagio diretto da Arkasha Stevenson. In attesa di assistere a nuovi grandi titoli del brivido sul grande schermo, tornano i consigli del mese per vedere i migliori film horror in streaming sulle principali piattaforme ad Aprile.

Tra i migliori film horror da vedere in streaming ad aprile 2024 The Omen

The Omen, di Richard Donner – 1976 (Rakuten Tv)

Seguendo la scia – tanto luminosa quanto terrificante – del capolavoro di William Friedkin del 1973, il quarto film diretto da Richard Donner (Superman, I Goonies) si pone come uno dei massimi rappresentanti del cinema demoniaco, con una serie di misteriosi eventi incatenati alla venuta dell’Anticristo. Il Presagio (in originale The Omen) riesce ad ottenere un premio Oscar, quello per la Miglior Colonna Sonora, oltre ad aver inaugurato una serie cinematografica con 3 sequel, 1 remake e il prossimo prequel diretto da Arkasha Stevenson.

The Orphanage, di J. A. Bayona – 2007 (Prime Video)

Il film d’esordio del regista spagnolo J. A. Bayona (Sette minuti dopo la mezzanotte, La società della neve) è stato un grande successo ai premi Goya, riuscendo ad ottenere ben 6 riconoscimenti – tra cui Miglior Regista Esordiente e Miglior Sceneggiatura Originale – su 14 candidature. Prodotto da Guillermo Del Toro, The Orphanage è un thriller-horror drammatico che segue le macabre vicende di un orfanotrofio. Oltre al suo intreccio narrativo, il film rapisce per l’atmosfera gotica che riesce a restituire sullo schermo, convincendo per una grande perizia nella costruzione dell’immagine e nel bilanciamento della tensione.

Videodrome, di David Cronenberg – 1983 (Apple Tv)

Forse il manifesto capolavoro di un autore come David Cronenberg che, senza mezzi termini, mostra una corrosiva e disturbante fusione tra corpo, mente e macchina denunciando il potere subdolo e deteriorante dei mass media, che pongono fine moralmente ed ideologicamente al senso di umanità per lasciare spazio alla “nuova carne“. Oltre alla profondità tematica, in Videodrome ad essere decisamente avanti col tempo è il suo formidabile comparto tecnico, senza contare l’iconica prova da protagonista di James Woods.

Bussano alla porta, di M. Night Shyamalan – 2023 (NOW)

Due anni dopo l’intrigante Old, il regista di culto M. Night Shyamalan torna in cabina di regia con un thriller-horror dai toni biblici, che si veste da morale fiabesca per trattare il sacrificio individuale a favore di una collettività che, forse, nemmeno merita di essere salvata. Adattamento del romanzo “La casa alla fine del mondo” di P. Tremblay, in Bussano alla porta le tinte horror dell’home-invasion e del disaster-movie lasciano spazio al giallo della “stanza chiusa”. Lo spettatore, più che l’assassino, deve infatti riuscire a capire quale pedina abbia realmente ragione, con la sceneggiatura che cambia spesso le carte in tavola e la grande regia di Shyamalan che pulisce e cura la costruzione geometrica dell’immagine.

Mandy, di Panos Cosmatos – 2018 (Rakuten TV)

Red e Mandy vivono un’esistenza pacifica e serena, finché gli adepti di una setta irrompono nella loro casa stravolgendo fatalmente le loro vite. Questo l’incipit del secondo film scritto e diretto dal regista greco Panos Cosmatos (Beyond the Black Rainbow, Cabinet of Curiosities – La visita), ottenendo una grandissima visibilità internazionale fin dalla sua anteprima al Sundence Film Festival. Mandy è un horror molto particolare, che tocca le tonalità del revange-movie, dell’action e del cinema d’avventura, pur mantenendo per quasi tutta la sua durata un’esperienza ai limiti dello psichedelico. Un horror suggestivo, dove a spiccare è anche la prova da protagonista di Nicolas Cage, tra le più alte della sua carriera.

Tra i migliori film horror da vedere in streaming ad aprile 2024 The Invitation

The Invitation, di Karyn Kusama – 2015 (Prime Video)

Presentato al South by Southwest, il quarto film diretto da Karyn Kusama (Jennifer’s Body) mostra come le “reunion” tra amici di vecchia data possano essere tutt’altro che piacevoli. Le vicende di The Invitation ruotano infatti attorno a Will e alla sua ragazza Kira, il quale viene invitato a casa dell’ex moglie Eden e al suo nuovo compagno David insieme alla loro vecchia cerchia di amici, per condividere una piacevole serata insieme. Will ed Eden si sono separati alla morte improvvisa di loro figlio, incapaci di condividere in egual misura il dolore.

Oltre al turbamento per la vicinanza con Eden e ai fantasmi di suo figlio in quella casa, Will capisce fin da subito che qualcosa non va. Sebbene per buona parte non venga mostrato molto dal lato dell’orrore o terrore, si tratta di un thriller-horror di sette sataniche che, fin da subito e per tutta la sua durata, riesce a restituire un’esperienza angosciante grazie ai lenti movimenti di macchina, ai risvolti efficaci della sceneggiatura e al sonoro, fino alla sua esplosione nell’atto finale.

Profondo Rosso, di Dario Argento – 1975 (Mediaset Infinity)

Cult tra i cult del cinema horror italiano, il 5° film scritto e diretto da Dario Argento anticipa il celebre Suspiria e rappresenta uno dei film più rappresentativi della sua importante filmografia. Profondo Rosso è uno dei titoli epocali più importanti del nostro cinema, non solo degli anni ’70, con un film che ha terrorizzato una generazione grazie all’ottima regia di Argento, le sue immagini accattivanti (con Carlo Rambaldi agli effetti speciali) e quasi soprattutto le iconiche musiche dei Goblin.

Cruel Peter, di Christian Bisceglia – 2019 (RaiPlay)

Si rimane in Italia ma si fa un balzo in avanti negli anni di più di 4 decenni, con il formidabile terzo film diretto da Christian Bisceglia che merita assolutamente di essere riscoperto dal grande pubblico. Cruel Peter si ambienta inizialmente nella Messina del 1908, alla vigila del terribile e storico terremoto, quando il violento figlio di una nobildonna – sempre protetto dalla potente madre – paga per le malefatte e i tormenti causati ai domestici della villa.

Un secolo dopo, Norman è un professore di Oxford che inizia a condurre delle ricerche archeologiche a Messina e, portando avanti i suoi studi, si avvicina sempre più alla storia di morte di quel territorio. Oltre alla trama che viaggia spedita con un ottimo ritmo e belle intuizioni narrative, a colpire veramente in Cruel Peter è il suo lato orrorifico, che riesce a convincere grazie a momenti agghiaccianti e ad un’ottima costruzione dell’immagine tetra che sa giocare con il gotico. Esaltante anche il climax nel finale.

Nosferatu il vampiro, di F. W. Murnau – 1922 (Plex)

Frutto di una produzione ed una lavorazione particolarmente complicata e piena di intricati contrattempi, Nosferatu il vampiro del 1922 rappresenta un caposaldo non solo del genere horror ma proprio della storia del cinema, tanto nel suo sviluppo narrativo quanto nell’impressionante comparto tecnico, senza dimenticare il ruolo cruciale del cast capitanato dall’iconico e misterioso Max Schreck.

Fra i maggiori cineasti, che hanno speso parole al miele per l’opera, basti ricordare come questa venga etichettata <<Il miglior film su Dracula mai realizzato>> da Francis Ford Coppola e <<Visionario e premonitore, preannuncia l’arrivo del nazismo mostrando l’invasione della Germania da parte dello spettrale protagonista>> da Werner Herzog – che riprenderà l’opera nel suo “Nosferatu, il principe della notte” del 1979 – non rimanendo che dare loro assolutamente ragione.

Nocturne, di Zu Quirke – 2020 (Prime Video)

Prodotto dalla Blumhouse, Nocturne segna il primo vero ruolo da protagonista cinematografica per Sydney Sweeney che, aspettando il suo prossimo Immaculate, registra una grande interpretazione in questo thriller-horror folkloristico ma dagli intriganti spunti anche dal punto di vista tematico. La storia è quella di Juliet, introversa ragazza iscritta ad un importante collegio dove studia da pianista.

Da sempre all’ombra della sorella gemella (quest’ultima sicura di sé, di successo, apprezzata da tutti ma non necessariamente più brava di lei nel suonare) Juliet inizia a farsi valere quando scopre un misterioso spartito musicale, appartenuto precedentemente ad un’altra studentessa che, tuttavia, è arrivata a togliersi la vita. A parte qualche intramezzo d’orrore, il film vive della sua dilatata tensione e del mistero che ruota attorno lo spartito musicale, portato avanti dalla protagonista che regala un bel personaggio aiutato anche da una scrittura che intreccia tematiche relative alla carneficina della competizione, soprattutto nello scontro con l’ombra dei membri della propria famiglia.