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Chi è Kōji Yakusho: biografia e carriera dell’attore di Perfect Days

Chi è Kōji Yakusho, l’attore feticcio di Kiyoshi Kurosawa protagonista di Perfect Days, il nuovo film di Wim Wenders
Biografia e carriera di Koji Yakusho, l'attore di Perfect Days di Wim Wenders

Nonostante la consacrazione a livello internazionale sia arrivata nel 2023 con il premio attoriale vinto a Cannes76 per Perfect Days di Wim Wenders, Kōji Yakusho è un attore di primissima fascia. Ma chi è? A seguire, biografia e carriera dell’interprete giapponese e perché potremmo rivederlo agli Oscar 2024.

Biografia e carriera di Kōji Yakusho

Nato a Isahaya il 1° gennaio 1956, Kōji Yakusho è il più giovane di cinque fratelli. Si diploma nel 1974 alla Scuola Superiore di Tecnologia della prefettura di Nagasaki ed inizia a lavorare in un ufficio del quartiere municipale di Chiyoda, Tokyo.

La passione per il cinema nasce grazie a The Lower Depths, film del 1976 di Maxim Gorky e con Tatsuya Nakadai e due anni dopo, nel 1978, è uno dei quattro scelti – su oltre 800 candidati – per entrare nella scuola di recitazione Mumeijuku. La sua carriera inizia nel 1983 con un ruolo drammatico in Tokugawa Leyasu, 21esimo titolo di una saga televisiva della NHK – la Japan Broadcasting Corporation – e prosegue sul piccolo schermo fino a quando, nel 1986, non partecipa a Tampopo di Juzo Itami, titolo che lancia la sua carriera. L’ascesa a livello nazionale prosegue, tanto da portarlo ad ottenere, nel 1988, un premio speciale conferitogli direttamente dal Ministro giapponese dell’Istruzione, della Scienza, dello Sport e della Cultura, ma è con gli anni ’90 che arriva il successo internazionale.

Nonostante non vinca premi a livello individuale, nel 1996 è il protagonista di L’Anguilla di Shohei Imamura che vincerà la Palma D’oro a Cannes, mentre A Lost Paradise sarà il secondo più grande incasso al botteghino del 1997 dietro solamente a La Principessa Momonoke dei Hayao Miyazaki. È però Balliamo? il film più importante della sua carriera fino a questo momento, visto che dimostra a tutti come sia in grado di interpretare ogni tipo di ruolo, con il film che farà scoppiare la mania per gruppi e sale da ballo in Giappone e che porterà anche ad un remake con Jennifer Lopez e Richard Gere.

Le sue straordinarie interpretazioni gli permetteranno di ottenere ruoli anche fuori dal suo paese, come quelli in Memorie di una Geisha di Rob Marshall o Babel di Alejandro G. Iñárritu ma, a segnare la sua carriera in maniera indelebile, sarà soprattutto il sodalizio con Kiyoshi Kurosawa: 6 film tra cui il cult Cure ed il suo vero capolavoro, Tokyo Sonata, che a Cannes61 vinse il premio della giuria nella sezione Un Certain Regard. Non a caso, è proprio dal festival francese che arriva una nuova vetta nella sua carriera: il premio per la sua interpretazione in Perfect Days di Wim Wenders. Un successo talmente grande che potrebbero addirittura aprirgli le porte di Hollywood.

Kōji Yakusho e Perfect Days possono trionfare agli Oscar 2024?

Il successo unanime sia di pubblico che di critica dell’ultimo film di Wim Wenders e la conseguente ed incredibile scelta del Giappone di farsi rappresentare proprio dalla pellicola del regista tedesco – ma completamente in lingua giapponese – e non da opere come Il Ragazzo e l’Airone di Hayao Miyazaki o Il Male non Esiste di Rysuke Hamaguchi, portano dunque a porci una domanda fondamentale: possono trionfare ai 96esimi Academy Awards?

La risposta, purtroppo, sembra essere negativa. Kōji Yakusho potrebbe ottenere una storica ed eccezionale candidatura nella categoria per il migliore attore protagonista, dove però i favoriti sembrano essere altri: in primis Cillian Murphy per Oppenheimer, ma anche Bradley Cooper per Maestro, Leonardo Di Caprio per Killers of the Flower Moon e Paul Giamatti per The Holdovers sembrano partire un passo avanti.

Per quanto riguarda invece Perfect Days, la corsa all’oscar per il miglior film internazionale è estremamente interessante e, nonostante il Giappone abbia tutte le carte in regola per finire nella cinquina che si giocherà la statuetta, la lotta è agguerrita. Al netto di titoli come Io Capitano (Italia), Foglie al Vento (Finlandia), La Passion de Dodin Bouffant (Francia) o About Dry Grasses (Turchia), un favorito c’è eccome: The Zone of Interest di Jonathan Glazer, che rappresenterà il Regno Unito. Difficile dunque, ma non impossibile.