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Chi è David Oyelowo: biografia, carriera e film dell’attore

Nonostante una carriera di alti e bassi, David Oyelowo torna a calcare il red carpet degli Oscar con “The After”, film candidato per il miglior cortometraggio.
Chi è David Oyelowo: biografia, carriera e film dell’attore

La notte del 10 marzo 2024 si terranno i 96° Academy Awards e tra le categorie che ricevono meno attenzione c’è quella che premia il miglior cortometraggio: tra i candidati c’è “The After” diretto da Misan Harriman con David Oyelowo, in veste anche di produttore. L’attore britannico, circa dieci anni fa, era salito alla ribalta con il suo ruolo nel biopic “Selma – La Strada per la Libertà”, ma negli anni successivi è incappato in diversi progetti meno rilevanti e spesso deludenti al box office. Ma chi è David Oyelowo? Di seguito la biografia e la filmografia dell’attore protagonista del corto candidato agli Oscar “The After”. 

Chi è David Oyelowo: la biografia dell’attore di “The After” 

David Oyetokunbo Oyelowo è un attore e produttore britannico di origini nigeriane, nato ad Oxford e cresciuto nel sud di Londra, che ha raggiunto la notorietà grazie all’interpretazione di Martin Luther King Jr. in “Selma – La Strada per la Libertà” (2014), un film diretto da Ava DuVernay (“Middle of Nowhere”, 2012, “Nelle Pieghe del Tempo”, 2018 e “Origin”, 2023) che rievoca la storica marcia da Selma a Montgomery del 1956, uno dei simboli della rivolta per il diritto di voto della comunità afroamericana. Un ruolo che all’epoca sembrava avesse segnato definitivamente la carriera di Oyelowo, grazie ad una serie di riconoscimenti e premi tra cui una nomination come miglior attore in un film drammatico ai Golden Globe. Successivamente, però, è tornato, proprio come agli inizi della sua carriera a prendere parte ad alcuni titoli che si sono rivelati fallimentari ed anche ad alcuni grandi progetti, ma in ruoli secondari. 

Chi è David Oyelowo: biografia, carriera e film dell’attore

La carriera di David Oyelowo: dal successo di “Selma” alla nomination all’Oscar 

David Oyelowo ha debuttato nei primi anni 2000 nel film “Dog Eat Dog” di Moody Shoaibi, ma il primo grande progetto a cui prende parte è il pluripremiato “L’Ultimo Re di Scozia” (2005) di Kevin Macdonald nei panni del primario ospedaliero ugandese Thomas Junju, un film che in realtà ha segnato la consacrazione del collega Forest Whitaker. Dopo una serie di prove, alcune migliori rispetto ad altre, raggiunge la notorietà con il precedentemente citato “Selma – La Strada per la Libertà”. Dal 2015 in poi ha cominciato ad ottenere un discreto successo e le prime candidature, tra cui tre nomination ai Golden Globe, tre anche ai Critic’s Choice Awards, due agli Emmy ed altre due anche agli Screen Actors Guild Awards, oltre alla vittoria del premio per il miglior attore non protagonista ai NAACP Image Awards per “The Butler – Un Maggiordomo alla Casa Bianca” (2013) e un Satellite Awards per il miglior attore in una miniserie per “Five Days” (2007). Nel 2024, dopo un’altra serie di ruoli secondari in progetti meno famosi, è tornato a far parlare di sé con la sua interpretazione in “Lawmen – La storia di Bass Reeves”, miniserie prodotta dallo stesso Oyelowo e per il cortometraggio “The After” di Misan Harriman, anch’esso prodotto dall’attore britannico e candidato agli imminenti Academy Awards che si terranno a Los Angeles il 10 marzo. 

I film di David Oyelowo: “The After” e non solo 

Quella di Oyelowo ad oggi è stata senz’altro una carriera ricca di alti e bassi, navigando spesso in ruoli di secondo ordine. Nonostante una filmografia che vanta alcuni ottimi titoli, basti pensare a film come “The Help” di Tate Taylor (2011), “Lincoln” di Steven Spielberg (2012), “Jack Reacher – La Prova Decisiva” di Christopher McQuarrie (2012) e “Interstellar” di Christopher Nolan (2014), dopo aver raggiunto quel pizzico di notorietà interpretando uno dei simboli della comunità afroamericana, l’attivista, politico e pastore protestante Martin Luther King Jr., l’attore britannico ha tentato più di una volta a sfondare in quel di Hollywood, ma senza riscontrare il successo sperato.

Nella seconda parte della sua carriera ha intrapreso diverse strade: è tornato a collaborare con Ava DuVernay in “Nelle Piaghe del Tempo” (2018), ha recitato in una serie di film meno conosciuti come “A United Kingdom – L’Amore che Ha Cambiato la Storia” di Amma Asante (2016), “Alice e Peter” di Brenda Chapman (2020) e “Omicidio nel West End” di Tom George (2022), ma ha prestato la voce anche per due prodotti televisivi d’animazione, ha cominciato a produrre alcune pellicole e serie tv a cui ha preso parte ed, infine, ha esordito dietro la machina da presa con “The Water Man” (2020). Una filmografia si durante non di altissimo livello, nonostante la giovane età dell’attore, ma ai prossimi Oscar calcherà il red carpet del Dolby Theatre per “The After”, un cortometraggio di genere drammatico che racconta di un autista costretto a confrontarsi con il proprio dolore dopo aver assistito ad un crimine violento.