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I migliori film horror da vedere in streaming a febbraio 2024

Con il mese di febbraio arrivano anche i nuovi consigli dell’orrore sui film da recuperare online sulle principali piattaforme streaming.
Vampires tra i migliori film horror da vedere in streaming a febbraio 2024

Continuano i consigli del mese per quanto riguarda il mondo del brivido e del terrore, con i migliori film horror da vedere in streaming sulle principali piattaforme nel mese di febbraio 2024.

I migliori film horror da vedere a febbraio 2024: anno bisesto anno funesto

Il secondo mese dell’anno viene inevitabilmente legato alla celebre ricorrenza degli innamorati ma, al fine di regalare un’atmosfera più affine a questa rassegna di consigli, ci si potrebbe riferire al fatto che il febbraio del 2024 non è un febbraio qualsiasi. Capita infatti l’occasione dell’anno bisestile e, con esso, ci si porterebbe dietro il detto della tradizione popolare “anno bisesto anno funesto”.

Questo perché, quello di febbraio, resta per gli antichi romani il mese dedicato ai defunti (“mensis feralis”), con il timore per l’anno bisesto che si è conservato nell’Europa cristiana. Le forze della natura concedono così solo al mese dedicato ai morti un giorno in più, segnando presagi di devastazione e sventura (basti pensare solo all’ultimo anno bisestile e come nel 2020 in Italia sia iniziata l’era pandemica). Tutto ciò giusto per conferire un’aria decisamente più tetra per accompagnare al meglio i consigli sui migliori film horror da vedere in streaming sulle principali piattaforme a febbraio 2024.

Repulsion, di Roman Polanski – 1965 (Plex)

Questo è il primo lungometraggio in lingua inglese per il grande cineasta Roman Polanski, che viene lanciato definitivamente in campo internazionale con questo dramma viscerale, che prende i connotati dell’horror psicologico. Con Repulsion, il regista presenta l’avversione della sua protagonista (interpretata splendidamente da una Catherine Deneuve di fragile porcellana) verso l’altro sesso, affronta il disagio scaturito dall’ingombrante ed opprimente passato della stessa e si muove sinuosamente negli spazi sempre più stretti della sua abitazione, restituendo un’atmosfera tetra nella ricostruzione scenografica da incubo e con una messa in scena espressionista di altissimo livello.

La Cosa dell’altro mondo, di Christian Nyby – 1951 (Rai Play)

Sicuramente più vicino alla realtà fantascientifica, il primo film diretto da Christian Nyby (con Howard Hawks non accreditato dietro la macchina da presa) è sicuramente un must anche per gli amanti del genere horror, con la storia che verrà poi riproposta da John Carpenter con il suo meraviglioso lungometraggio del 1982. Ispirato infatti all’omonimo racconto di John W. Campbell, La cosa dell’altro mondo narra di una spedizione scientifica al Polo Nord, i quali membri si ritroveranno a fronteggiare una misteriosa minaccia extraterrestre, cercando di sopravvivere ad una condizione che sembrerebbe senza via di fuga.

Il rituale, di David Bruckner – 2017 (Netflix)

Prima di realizzare il suo reboot della saga di Hellraiser, il regista David Bruckner adatta l’omonimo romanzo di Adam Nevill per portare sullo schermo un folk-horror ambientato nella terra e mitologia svedese. Ottenendo il premio per i Miglior effetti speciali al British Independent Film Awards, Il Rituale gode infatti di un’ottima e suggestiva ricostruzione visiva, che riesce a restituire una visione rurale e tetra, con l’intreccio narrativo che si fa largo tra i boschi fino ad arrivare a… Loki(?).

L’ultima casa a sinistra, di Wes Craven – 1972 (Plex)

Con l’opera d’esordio di Wes Craven, che ha scritto, diretto e montato il suo primo film, ci si trova dinanzi ad un grande cult per il genere, specialmente per il cinema degli anni ’70. Affrontando diversi problemi di censura legati alle sequenze di sadismo e violenza, L’ultima casa a sinistra si ispirerebbe alla trama di uno dei capolavori del regista svedese Ingmar Bergman, ovvero La fontana della vergine del 1960, per una spietata critica sociale che trova il suo fondamento sul concetto stesso di violenza, intimamente parte dell’essere umano in modo primordiale.

Dr. Jekyll e Mr. Hyde, di John S. Robertson – 1920 (Plex)

Dopo essere tornati indietro nel tempo di oltre mezzo secolo con il film di Craven si opera un ulteriore salto indietro per lo stesso lasso temporale, arrivando al fondamentale cinema muto degli anni ’20. Tratto dal celebre racconto gotico di Robert Louis Stevenson, il Dr. Jekyll e Mr. Hyde del regista canadese John S. Robertson resta un’opera abbagliante anche dopo un secolo di storia, raccontando la mostruosa trasformazione del suo celebre protagonista che incarna la scindibilità del bene e del male nella natura umana.

Titane, di Julia Ducournau – 2021 (Rakuten Tv)

Il film del 2021 della regista francese Julia Ducournau, sua seconda regia dopo l’altrettanto brillante Raw del 2016, è stata un’opera che ha fatto molto parlare di sé, soprattutto per il grandissimo livello di riconoscimenti raggiunto. Titane permette alla regista di diventare la prima donna a vincere la Palma d’Oro, conquistata questa alla 74a edizione (oltre alla scelta di rappresentanza della Francia ai premi Oscar), per un film scisso tra orrore, dramma, thriller e fantascienza dall’esplicito omaggio al body-horror di David Cronenberg. Un’opera roboante, fuori dall’ordinario.

Vampires, di John Carpenter – 1998 (NOW)

Diretto da John Carpenter, il film del 1998 è diventato in poco tempo un grande cult per gli appassionati del genere, specialmente di vampiri ed ambientazioni tanto underground quanto apocalittiche. Vampires ha come protagonisti dei cacciatori di vampiri commissionati dal Vaticano, guidati dal loro leader interpretato alla grandissima da James Wood. Il film fu un successo commerciale anche e soprattutto per l’eleganza e potenza del suo regista di saper mescolare orrore, western, avventura ed ironia in una visione anche squisitamente splatter ed erotica.

El Conde, di Pablo Larraín – 2023 (Netflix)

Rimanendo a tema vampiri, arriva in piattaforma l’ultimo film del regista cileno Pablo Larrain, successivamente ai precedenti Jackie e Spencer, presentati – proprio come El Conde – al Festival di Venezia, dove il nuovo film ottiene premio per la Migliore Sceneggiatura. Questa riprende, infatti, ancora una volta personaggi di spicco del mondo politico, in questo caso è il turno del dittatore Augusto Pinochet, sebbene in vesti molto particolari. Interpretato da Jaime Vadell, il protagonista è infatti un vampiro di 250 anni, ormai stanco della vita e condizionato dalla storia del suo Paese.

Doppia Pelle, di Quentin Dupieux – 2019 (Prime Video)

Tra irriverenza ed ironia macabra, a colpire nel segno è poi il settimo lungometraggio scritto e diretto dal folle e geniale regista parigino Quentin Dupieux. Interpretato da un fantastico premio Oscar come Jean Dujardin, Doppia Pelle sfuggirebbe da una precisa collocazione in termini di generi cinematografici, con il surrealismo che ne sarebbe vincitore. Vero è che la bizzarra missione del suo intraducibile protagonista, nonostante l’ironia quasi onnipresente, prenda da subito pieghe molto singolari e a suo modo inquietanti, per poi sfociare praticamente in uno slasher-movie anche attraverso la tecnica del mockumentary.

Mad Heidi, di Johannes Hartmann – 2022 (Prime Video)

Aumentando i giri della follia, che va di pari passo con la genialità, il film del 2022 diretto da Johannes Hartmann e Sandro Klopfstein è già da pochi mesi un must che deve essere recuperato. Come per il film di Dupieux, anche Mad Heidi sfuggirebbe da una precisa individuazione, narrando la storia dell’innocente Heidi che, in una Svizzera distopica e governata dalla dittatura (nazista) del formaggio, si trasforma in un’eroina vendicativa e spietata. Una geniale gag dopo l’altra arricchiscono una visione orientata all’avventura e all’azione, ma con una fortissima e deliziosa componente splatter e di violenza psicofisica, condita – come se non bastasse – dagli immancabili zombie nazisti.