Beetlejuice Beetlejuice si è finalmente mostrato con il suo primo teaser trailer, ma adesso nuovi dettagli sulla realizzazione dell’atteso sequel di Tim Burton sono venuti fuori.
Beetlejuice Beetlejuice avrà effetti in stop motion
Era già stato confermato che Beetlejuice Beetlejuice avrebbe utilizzato degli effetti pratici, ma adesso ci sono degli elementi più specifici: rispondendo in un’intervista, Tim Burton ha confermato che Beetlejuice Beetlejuice vedrà l’utilizzo della stop motion, la stessa tecnica applicata già nel film originale. Queste sono state infatti le parole del regista quando gli è stata fatta la domanda:
“Assolutamente si. Serviva un ritorno alle origini, a quella qualità artigianale. Ha rinvigorito il mio amore per il cinema.”
Tim Burton userà di nuovo la stop motion
La stop motion è nota in Italia come tecnica d’animazione a passo uno. Originariamente veniva utilizzata per gli effetti speciali riproducendo oggetti e creature in post produzione, essendo impossibili da inserire nei set tramite marionette, costumi e animatronics. A questa tecnica si deve la realizzazione di creature come King Kong e gli scheletri da Gli Argonauti, per non parlare della Cosa nell’omonimo film di John Carpenter, attraverso tecnici innovatori come Willis O’Brien, Ray Harrhausen e Randall William Cook.
Dalla seconda metà degli anni 90 in poi, la stop motion è stata definitivamente abolita dall’uso degli effetti, venendo sostituita dalla CGI. L’unico utilizzo che ne viene ancora fatto, salvo rare eccezioni, è per realizzare film d’animazione, tra cui due che sono stati diretti proprio da Tim Burton (La Sposa Cadavere, Frankenweenie). Una delle rare eccezioni nel campo degli effetti è stata fatta anche da Burton, il quale ha imposto di riprodurre delle creature attraverso la stop motion in Miss Peregrine: La Casa Dei Ragazzi Speciali. Molto probabilmente in Beetlejuice Beetlejuice la stop motion verrà utilizzata per nuovi esseri paranormali, come già accadeva con i vermi presenti nel classico originale del 1989.
