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I migliori film horror con pupazzi posseduti

Tra i soggetti più inquietanti rappresentati nei film horror ci sono i pupazzi posseduti: ma quali sono i migliori film appartenenti a questa sotto categoria?
Migliori film horror con pupazzi posseduti: di seguito questa speciale classifica

Uno dei soggetti più frequentemente utilizzati nei film horror vede i pupazzi posseduti come protagonisti, e alcuni di essi sono diventati delle vere e proprie icone del terrore nel corso del tempo. D’altronde, il genere horror è uno di quelli più variegati all’interno del panorama cinematografico, e non casualmente ne esistono moltissime declinazioni e sotto categorie. Alcuni film aventi un pupazzo posseduto al centro della narrazione hanno riscosso un grande successo in termini di apprezzamento generale, ed anche al botteghino sono riusciti a dire la propria con convinzione. Il passaparola positivo è fondamentale da questo punto di vista, e il fatto che ci sia chiacchiericcio attorno a determinati lungometraggi lascia intuire che c’è una certa passione da parte degli amanti dell’horror. Cercando di offrire una guida utile ai lettori, di seguito si propone una classifica speciale: i migliori film horror con pupazzi posseduti.

Incubi notturni (1945), di Alberto Cavalcanti, Robert Hamer, Charles Crichton, Basil Dearden

Uno dei primi film horror diventati di culto è Incubi notturni, del 1945, dove ciascun personaggio racconta degli episodi misteriosi e ambigui. All’interno del lungometraggio c’è l’episodio intitolato Il pupazzo ventriloquo, diretto da Alberto Cavalcanti, dove c’è un inquietante pupazzo a condurre il suo padrone alla pazzia. L’impatto dell’episodio in questione, nonché del film in generale, è stato talmente rilevante da influenzare l’avvenire del cinema gotico.

Trilogia del terrore (1975), di Dan Curtis

Trilogia del terrore è un film televisivo distribuito nel 1975 e diviso in tre episodi. Questo horror mescola tre storie dell’orrore davvero inquietanti, ma è il terzio episodio intitolato Amelia a presentare il famoso pupazzo voodoo. L’ispirazione a Don Mancini potrebbe avergliela data proprio la bambola di legno presente nel suddetto racconto, dove uno spirito malvagio la possiede per tentare di commettere diversi omicidi. L’influenza diventa più evidente quando il pupazzo si serve di un coltello da cucina per tentare di uccidere Amelia, generando una storia ormai cult per la tensione che emana.

Migliori film horror con pupazzi posseduti: di seguito questa speciale classifica

Magic (1978), di Richard Attenborough

Andando in ordine cronologico, un film che viene facilmente in mente è Magic. Si tratta di un thriller psicologico dalle evidenti sfumature horror, con un giovane Anthony Hopkins nel ruolo del prestigiatore Corky Withers. Questo personaggio cerca in tutti i modi di avere successo come mago, ma non vi riesce e prova quindi a specializzarsi come ventriloquo servendosi di un pupazzo di nome Fats. Il rapporto tra i due diventa sempre più ambiguo via via che il film scorre, tant’è che non si riesce a scindere la realtà dalla follia del protagonista: il pupazzo dagli occhi azzurri lo indurrà a compiere azioni inquietanti.

Poltergeist (1982), di Tobe Hooper

Nonostante Poltergeist sia un film horror basato su una casa infestata da presenze paranormali, il cui climax verte sul rapimento di Carol Anne attraverso un portale comparso nell’armadio, è doveroso inserire il lungometraggio di Tobe Hooper in questa speciale classifica a causa dell’iconico pagliaccio. Si tratta di un pupazzo presente nella camera dei ragazzi, protagonista di una scena memorabile dove Robbie in preda al terrore viene avvolto proprio dalle braccia del clown di pezza. Quanto descritto è il perfetto esempio di come Poltergeist riesca a giocare con le paure più comuni delle persone, rendendo qualunque oggetto una potenziale minaccia in grado di incutere paura. Il sorriso e il sinistro sguardo del pupazzo posseduto hanno reso il pagliaccio un’icona del cinema horror.

Dolls (1987), di Stuart Gordon

Un horror che in Italia è probabilmente passato in sordina è Dolls, titolo di punta per il genere in questione negli anni ’80. Durante una tempesta un gruppo di individui in viaggio resta intrappolato nella casa di uno strano vecchietto, il quale ha una vera e propria famiglia di bambole. La tensione sale gradualmente non appena si osservano le bambole agire grazie alla magia nera: questi pupazzi posseduti hanno reso Dolls un film incredibilmente suggestivo, intriso di un’atmosfera terrificante.

Migliori film horror con pupazzi posseduti: di seguito questa speciale classifica

La bambola assassina (1988), di Tom Holland

Tra gli horror più famosi della storia del cinema c’è La bambola assassina, film del 1988 diretto da Tom Holland, ideato da Don Mancini. Il successo del primo capitolo ha indotto i produttori a dar vita ad una saga longeva e ancora in attività, e le sue influenze stilistiche sono ancora oggi d’ispirazioni per molti registi che operano nell’ambito dell’orrore.

La storia vede protagonista un serial killer di nome Charles Lee Ray, il quale perde la vita dopo che è stato inseguito dalla polizia. Tuttavia, prima di morire l’assassino riesce a compiere un rito voodoo per trasportare la sua anima in uno dei pupazzi presenti nel negozio di giocattoli: Chucky. Quando il pupazzo viene acquistato dalla mamma del piccolo Andy, in casa cominciano a verificarsi strani eventi e ci rimettono la vita diverse persone, brutalmente uccise dalla bambola vivente.

Puppet Master – Il burattinaio (1989), di David Schmoeller

Se si parla di pupazzi posseduti è impossibile non fare riferimento alla saga di Puppet Master, in particolare al primo film di David Schmoeller. Questa serie di film si compone di ben 13 capitoli, più un reboot nel 2018 (scritto curiosamente da Craig Zahler) e senza dubbio non è una delle più celebri del cinema horror; tuttavia, la sua bizzarra impostazione è riuscita a fargli guadagnare un nutrito gruppo di fan.

A riguardarla ora certo non si distingue per la sua coerenza (gli inizi della maledizione legata ai pupazzi viene ritrattata a più riprese), eppure riesce a intrattenere con buona costanza tramite degli omicidi sempre fantasiosi che sfruttano al massimo le diverse conformazioni dei giocattoli protagonisti, i quali presentano tutti una propria e differente personalità. In tal senso la saga sembra essere quasi una versione lugubre di Toy Story, in cui a ogni nuovo ingresso nel gruppo di protagonisti si accompagna un nuovo metodo di brutale uccisione. L’unico vero tratto distintivo della serie, oltre ai succitati giocattoli, è la colonna sonora, ricorrente in ogni film e particolarmente calzante con il clima delle pellicole.

Migliori film horror con pupazzi posseduti: di seguito questa speciale classifica

Dead Silence (2007), di James Wan

Il film che in qualche modo consacrato James Wan è stato Dead Silence, dove un pupazzo vivente viene mosso dalla spaventosa ventriloqua Mary Shaw, seppellita decenni prima con le sue bambole nella città di Ravens Fair. Il character design sia del pupazzo che della vecchia Mary Shaw è terrorizzante, così come lo è l’intero processo di costruzione del mistero e dello sviluppo della storia. La filastrocca associata all’antagonista è ancora oggi in grado di far venire i brividi, e la colonna sonora contribuisce a creare un’atmosfera gotica immersiva.

Migliori film horror con pupazzi posseduti: di seguito questa speciale classifica

Annabelle (2014), di John R. Leonetti

Icona istantanea del cinema horror, il pupazzo vivente in ascesa negli ultimi anni è sicuramente Annabelle, la bambola facente parte dell’universo di The Conjuring. Il primo film purtroppo non è memorabile, anzi, ma la storia legata a questo pupazzo è diventata virale e guardare il primo capitolo diretto da John R. Leonetti risulta piacevole a prescindere dagli evidenti limiti. Interessanti alcuni spunti, come quello della maternità, ma il pezzo forte del film – come anticipato – non può che essere l’estetica di Annabelle e la creazione del suo mito.

The Boy (2016), di William Brent Bell

Pur non essendo un gran film, The Boy ha una peculiarità che lo rende meritevole di menzione in questa speciale classifica. La costruzione del mistero ruota attorno alla figura della babysitter protagonista, la quale fugge dal suo traumatico passato per dare una svolta al presente, e si ritrova assunta da un’anziana coppia che le dice di avere un figlio piccolo. Accudire quest’ultimo non è affatto semplice, e Greta (la babysitter) deve seguire delle rigide regole. Quando scopre che non si tratta di un bambino in carne ed ossa ma di un pupazzo di porcellana, Greta viene avvolta dalla paura: il segreto della famiglia Brahms è più inquietante di quanto si pensi.

Annabelle 2: Creation (2017), di David F. Sandberg

Annabelle 2: Creation è un prequel molto più interessante del primo capitolo del 2014, anche perché approfondisce maggiormente il mito della bambola più famosa del momento, inserendo un gruppo di ragazze orfane e una suora. La bambola posseduta da una forza maligna regala un film composto da alcuni momenti di sano terrore e da un’atmosfera molto cupa; le origini di Annabelle sono ancora più affascinanti grazie al prequel in questione.

M3GAN (2022), di Gerard Johnstone

Film recente di successo, M3GAN presenta dei temi tanto cari a questa sotto categoria del cinema horror. Il pupazzo vivente ha a che fare con l’alta tecnologia e dialoga con più aspetti (negativi) della contemporaneità, proprio in virtù dell’abbondante digitalizzazione che contraddistingue la società odierna. Le protagoniste sono la piccola Cady, rimasta orfana, e sua zia Gemma, che ora si occupa di lei.

La bambola meccanica di nome Megan è un regalo della zia a sua nipote per cercare di tirarla su di morale, ma ben presto la situazione degenera e la violenza ruba la scena. Si consiglia comunque la visione di M3GAN per le sue potenzialità e per l’interesse generale mostrato nei confronti della nuova bambola horror, ma il film ha non pochi difetti: l’intrattenimento c’è, ma l’atmosfera è quasi più sci-fi che horror.

Menzione speciale: Slappy, pupazzo posseduto ideato da R.L. Stine in Piccoli Brividi

Pur avendo fatto parte di due film fantasy horror incentrati sullo scrittore R.L. Stine e sui suoi racconti del terrore, Slappy non è ancora stato inserite in un prodotto che lo mettesse completamente in risalto per le sue naturali doti. Già nell’estetica il pupazzo vivente è angosciante, ma attualmente il miglior uso che se n’è fatto è stato proprio nella serie di Piccoli Brividi degli anni ’90, dove è protagonista in ben 5 episodi. Al cinema Slappy deve ancora trovare la sua dimensione, ma è senz’altro il personaggio più iconico e spaventoso dei racconti dell’orrore di R.L. Stine.