Si può dire che al cinema Batman sia tranquillamente paragonabile alla figura di James Bond: un personaggio destinato ad andare avanti per decenni, attraverso numerosi cineasti che gli forniscono sempre nuove personalità che si adattano ai tempi e a nuove visioni creative fornite con un grande dispendio di mezzi, di cui il risultato è sempre atteso sia dal pubblico che dalla critica. La qualità nelle opere dell’Uomo Pipistrello è sempre visibile, ma quali sono i film che hanno saputo esprimerle al meglio? Dopo la classifica dei migliori cinecomic mai realizzati, ecco quella dedicata esclusivamente ai film su Batman che vanno dal peggiore al migliore!
12) “Batman Forever” (1995) di Joel Schumacher
Un ribaltamento del personaggio che porta lo spettatore in una Gotham dai colori molto più accesi, attraverso un ritmo scoppiettante che richiama alle run fumettistiche degli anni 50, mischiate con il dualismo tra la figura di Bruce Wayne e quella di Batman stessa. Purtroppo quest’ultimo elemento viene approfondito poco e la figura di villain bidimensionali (nonostante le ottime performance di Jim Carrey e di Tommy Lee Jones) rende determinate scene meno intense di quello che sarebbero potuto essere, ma la splendida messa in scena e la formazione di Robin riescono a creare comunque un film d’intrattenimento divertente.
11) “Batman: Il Film” (1966) di Leslie H. Martinson
Sequel della prima stagione dell’iconica serie televisiva, questo lungometraggio con Adam West è un’esplosione pop piena di gag riuscite (nonostante alcune invecchiate male come la famosa scena dello squalo), attori divertiti e meravigliosamente in parte, degli spunti satirici interessanti (i leader della terra che non fanno altro che litigare) e persino alcuni risvolti drammatici che sottointendono la tragedia dell’eroe (la rivelazione di Catwoman). Pur non avendo picchi di scrittura che caratterizzano i migliori episodi della serie, il risultato finale sa essere un cinecomic decisamente dignitoso.
10) “Batman & Robin” (1997) di Joel Schumacher
Spesso tacciato di aver rovinato l’uomo pipistrello, in realtà questo sequel è un omaggio molto forte proprio al periodo pop appena citato di West, che però viene contestualizzato in una chiave più moderna che attacca l’ego smisurato di Batman, evidenziando l’importanza dell’ascolto e della fiducia nel prossimo. La figura di Mr. Freeze omaggia i villain camp anni 60 ed allo stesso tempo mette in chiaro risalto la sua condizione drammatica che, per la prima volta nei film del personaggio, fa luce sulla speranza del reinserimento nella società. Elementi come la brutta performance di Clooney e la pessima gestione di Batgirl non lo rendono perfetto, ma l’unicità dell’esperimento lo rendono oggi un cinecomic estremamente sottovalutato.
9) “LEGO Batman: Il Film” (2017) di Chris McKay
Tra i migliori film di Batman non si può non citare il prodotto di Chris McKay, LEGO Batman: Il Film. Si può fare una parodia ed allo stesso tempo ricordare al mondo quanto il personaggio di Batman sia condannato ad autodistruggersi con la sua solitudine? Chris McKay (che sta tornando con il Dracula di Nicolas Cage) risponde di si a questa domanda, realizzando una splendida lettera d’amore al personaggio e prendendo spunto da tutti i periodi più famosi che l’Uomo Pipistrello abbia mai affrontato, che siano i film più cupi o le storie a fumetti più kitch. Tutto ciò causa anche un’unione di generi che tira fuori inaspettati ed esilaranti crossover con i brand più famosi della Warner Bros (la comparsa di Sauron è per esempio un tocco di classe), accompagnati da animazioni davvero eccezionali.
8) “Batman v Superman: Dawn Of Justice” (2016) di Zack Snyder
La visione più cinica del crociato incappuciato, mostrato da Snyder come un uomo maturo ma allo stesso tempo disilluso dalla sua attività da vigilante, che si arrende alla consapevolezza che il male è inestirpabile e si può solo provare a contenerlo. Il rifiuto delle capacità sovraumane da parte di Bruce Wayne dovute al fatto che nell’umanità non c’è futuro, si sovrappone alla speranza di Superman in una ricerca della sensibilità attraverso un rapporto tra uomo e Dio, rendendo questo controverso crossover estremamente coraggioso e molto meno banale di quanto sia stato accusato.
7) “Batman” (1989) di Tim Burton
Il film, che ha consacrato il supereroe anche nell’immaginario cinematografico, viene avvolto dalla poetica di Burton attraverso omaggi ai noir anni 40 uniti ad una fortissima dose di grottesco, evidenziati soprattutto dal personaggio del Joker di Jack Nicholson, dal quale la sua follia fumettosa inquieta grazie all’impossibilità di autocontrollo ritratta in un contesto visivo credibile e tangibile. Le atmosfere cupe e dark dell’opera hanno cambiato per sempre la percezione del personaggio, dove la straordinarietà del volto di Michael Keaton (che ha girato delle scene nel sequel di “Aquaman”) mette in atto un’idea inedita e coraggiosa del concetto di transformazione.
6) “Batman Begins” (2005) di Christopher Nolan
Una delle più grandi storie di origini mai raccontate, in cui il personaggio viene per la prima volta trasferito nel contesto più realistico possibile, dando un’idea completamente nuova ad un genere che era abituato a farsi vedere in una salsa più eccentrica. Ma al di là del realismo, l’opera fornisce un grande ritratto sulla paura del fallimento dell’uomo dedito alla lotta e all’importanza delle azioni, denunciando il terrorismo e la corruzione a differenza della volontà ferrea che può avvolgere ognuno di noi.
5) “Batman: La Maschera Del Fantasma” (1993) di Bruce Timm ed Eric Radomski
Pur essendo pubblicizzato per il grande pubblico, quest’opera, che funge da prequel alla storica serie animata, è una delle più adulte che siano mai state realizzate tra le produzioni occidentali. La rappresentazione dell’impossibilità di Batman ad essere in pace con sé stesso offre un parallelismo molto forte con la totale ipotesi di un futuro per il progresso di un’umanità condannata all’ossessione per i rancori del passato, i quali scatenano un instinto vendicativo che ci ancorerà per sempre ad un bagno di violenza.
4) “Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno” (2012) di Christopher Nolan
Lo straordinario finale di Nolan, in uno dei migliori film su Batman, mette in forte risalto l’esistenza del dolore causato da una ferita capace di spezzare non solo l’animo di Bruce Wayne, ma quello dell’intera città di Gotham. La forza di volontà già citata qui ritrova piena potenza in un giubileo della resistenza fisica ed emotiva, dove il credere negli uomini è la chiave per la salvezza del mondo, dove chiunque di noi può essere un eroe anche nel gesto più semplice che però può salvare delle vite.
3) “The Batman” (2022) di Matt Reeves
Al terzo posto tra i migliori film su Batman c’è sicuramente The Batman, con Robert Pattinson. Reeves (che tornerà con una serie TV spin-off del film) dimostra di essere uno straordinario appassionato del crociato incappucciato, prendendo spunto persino dai videogiochi dedicati ad esso. Ma al di là dell’incredibile fedeltà, l’inedito tuffo nel mondo investigativo della figura, la quale è completamente dilaniata dal suo desiderio di giustizia contro il filo sottile del sistema reazionario delle sue azioni crea uno straordinario una divisione emotiva rispecchiata in ogni personaggio che incontra questa figura che brancola nel buio in attesa di una luce. In tutto questo, Robert Pattinson può sicuramente essere definito il miglior attore ad aver interpretato Batman grazie ad un’espressività senza pari di ogni singolo muscolo del viso dietro la maschera.
2) “Batman: Il Ritorno” (1992) di Tim Burton
Se Reeves da sfogo al film più fedele, Burton da invece sfogo al più grande stravolgimento del personaggio, diffondendo al massimo il suo amore per l’espressionismo tedesco in una Gotham completamente deforme. Tra tutti i film sul personaggio, nessuno più di questo è stato capace di rappresentare al meglio la figura della maschera che esprime, nel modo più eccessivo, tutta la rabbia e la solitudine che sfoghiamo in una società distruttiva e ruffiana. Il personaggio del Pinguino è l’emblema assoluto dell’emarginazione in uno dei ritratti più tristi della mancanza di affetto.
1) “Il Cavaliere Oscuro” (2008) di Christopher Nolan
Il cinecomic che ha cambiato tutto, dimostrando alle persone che la definizione supereroistica può essere utilizzata per importanti analisi sociopolitiche, affrontando il caos degli impulsi umani completamente senza controllo contro il tentativo di mantenere un’ordine affrontando il male a qualunque sacrificio ed a qualunque costo, pur mettendo in discussione le ambiguità morali e le scelte che ogni eroe è costretto ad affrontare. Il Joker interpretato da Heath Ledger è probabilmente è il miglior villain mai realizzato in un cinecomic e dimostra quanto si possa tranquillamente destrutturare un personaggio senza mai perdere lo spirito principale.
