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Confidenza: la spiegazione del finale del film

Uno degli elementi più importanti dell’ultimo film di Daniele Luchetti, Confidenza, è il finale: ma qual è il suo significato e quale la spiegazione delle ultime scene?
Confidenza: la spiegazione del finale del film

Confidenza è l’ultimo film di Daniele Luchetti con Elio Germano nei panni del protagonista. Il film si basa sul McGuffin del segreto che Pietro rivela a Teresa, e si conclude in maniera criptica, tra le note composte da Thom Yorke. Di sicuro, ciò ha provocato una certa attenzione negli spettatori: ma qual è la spiegazione del finale di Confidenza?

Il finale di Confidenza

Prima di proseguire con la spiegazione del finale di Confidenza, è importante prendere in esame innanzitutto le ultime scene del lungometraggio in questione. Rispetto ai momenti che sono stati osservati nel film sono passati diversi anni: Emma è diventata adulta ed è interpretata da Pilar Fogliati, mentre Pietro è ormai anziano così come sua moglie. Il professore viene insignito dal Presidente della Repubblica in virtù dei suoi meriti in quanto docente e, soprattutto, per il saggio sulla pedagogia dell’affetto, per cui sua figlia Emma sceglie che dovrà essere proprio Teresa a pronunciare un discorso in suo onore. Pietro immagina di confrontarsi per l’ultima volta con la donna ma, non ottenendo ciò che cerca, la uccide: in realtà, ciò non accade e Teresa si trova a pronunciare il discorso in cui, per la prima volta, confessa che uomo è. Anche questo, però, fa tutto parte della fantasia distorta dell’uomo.

La spiegazione del finale di Confidenza

Come si può immaginare, il finale di Confidenza persegue la stessa strada che viene scelta all’interno di tutto il film di Daniele Luchetti: ciò che Pietro immagina fa parte soltanto di una sua fantasia deviata e non corrisponde a verità, poiché il confronto con il Presidente della Repubblica e il discorso di Teresa non arriverà mai. L’uomo decide di rinunciare all’ultimo possibile momento di verità nella sua vita scappando dal Quirinale; il finale è ricco di simbolismi che fanno riflettere a proposito del film in questione e che, in realtà, richiamano anche quanto raccontato nel lungometraggio: i limoni, che si riversano sulle scale alla fine di Confidenza, sono il simbolo della fedeltà (una virtù che non appartiene esattamente a Pietro), e richiamano anche quei limoni marci che Teresa aveva tirato fuori dal frigo, la prima volta che era stata proprio con il suo ex professore. Quando ai cartoni nei quali si rifugia l’uomo, il tutto sembra voler sottolineare l’esistenza di una storia costruita, quasi narcisistica e pregna di “castelli di carta”, che si contrappongono alla nuda e cruda vita che Pietro sembra non aver vissuto mai davvero, scegliendo la menzogna costante.