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Perché Creators – The Past è scomparso

Creators the past dove vederlo, perché il film è scomparso

Recentemente il web ha riscoperto l’esistenza di “Creators – The Past”, uno dei film italiani più costosi degli ultimi anni, che però, dopo anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche avvenuta l’8 ottobre 2020, è attualmente impossibile da recuperare, dal momento che non si trova né un’edizione home video e né una distribuzione in qualche piattaforma streaming. Ma per quale motivo il film è sparito dalla circolazione? Per comprenderlo bisogna prima capire il perché tale kolossal sia stato realizzato e quali erano le sue principali ambizioni.

Le intenzioni apparenti di Creators The Past

Negli anni ci sono stati numerosi film indipendenti italiani che hanno cercato di riportare il genere della fantascienza o del fantasy nel nostro paese, ma questo entrò con una produzione a testa alta: il budget ammontava infatti a 10 milioni di euro, una cifra superiore al già molto costoso “Il Ragazzo Invisibile” di Gabriele Salvatores, uguale a quella di “Quo Vado?” con Checco Zalone ed inferiore di pochissimo a quella di “Pinocchio” di Matteo Garrone (un milione di differenza). La campagna marketing osò pure sfidare tali opere menzionate, dal momento che la tagline del film stampata sul poster recitava “Cast stellare per il più grande colossal sci-fi italiano“. E l’operazione non voleva fermarsi qui, dal momento che l’opera fu programmata come l’inizio di una trilogia che sarebbe poi stata seguita da “Creators – The Present” e “Creators – The Future“, ricreando quindi le ambizioni della saga “Smetto Quando Voglio” ed anticipando quella di “Diabolik” gestita dai Manetti Bros, tanto che i casting del secondo capitolo iniziarono ben prima dell’uscita nelle sale del primo.

 

E nella tagline non fu scritto “cast stellare” per puro caso, perché effettivamente, a differenza di tutti i titoli italiani citati, questo film ha inserito la presenza di ben tre star internazionali: il candidato all’oscar Gerard Depardieu, William Shatner e Bruce Payne. E se il cast di attori italiani cercò di equilibrare il tutto con attori che attualmente si stanno ancora costruendo una carriera come Jennifer Mischiati, fu comunque utilizzato anche un grande gruppo di doppiatori con la presenza di Luca Ward, Maria Pia Di Meo e Giancarlo Giannini. Inoltre parte del cast di tecnici degli effetti visivi proveniva dalla lavorazione di film come “Star Wars: Gli Ultimi Jedi“, “Dunkirk” e “Interstellar“. Il tutto era gestito dall’esordiente Piergiuseppe Zaia, creatore anche della sceneggiatura e delle musiche, il quale, a detta dei lavoratori, assunse un controllo maniacale sull’opera. Ed in tutto ciò, questa era la trama:

 

“L’universo è governato da otto dei, i Creators, ognuno dei quali è in possesso di una Lens, una sfera che contiene la chiave dell’essenza del sistema da lui (o lei) governato. Ci sono però alcuni pianeti la cui vita sta andando alla deriva ed uno di essi è la Terra. Il Concilio Galattico si riunisce in vista di un allineamento galattico con la necessità di ricostituire l’ordine complessivo. Per far ciò sono necessarie tutte e otto le Lens. Uno di essi però, colui che regge la Terra, non intende sottomettersi al volere del Concilio e fa in modo che la sua Lens non venga ritrovata, affidando tutto alle mani umane per dimostrare che c’è ancora speranza nel libero arbitrio degli uomini.”

Creators the past streaming

L’accoglienza di Creators The Past da parte del pubblico e della critica

Al di là di un altro fine del kolossal che verrà inevitabilmente analizzato tra poco, l’intento era quello di costruire una saga italiana che rimanesse impressa nell’immaginario collettivo della gente, attraverso una storia sci-fi piena di azione che appassionasse anche con enigmi ed elementi di altri mondi e dimensioni. E da questo punto di vista si notavano le grandi ambizioni negli effetti visivi, i quali, pur non essendo sempre all’altezza di un kolossal americano, esercitavano delle soluzioni interessanti, come esseri umani che si decomponevano in scie di insetti che percorrevano poi le campagne e le città, ottenendo un alto tasso di spettacolarità. Non era tutto perfetto, perché i costumi erano per esempio realizzati con grande ingenuità e degli sfondi in cgi si notavano, ma dettagli come l’occhio meccanico di William Shatner dimostravano comunque un grande dispendio di mezzi. E che cosa accadde quindi il giorno della presentazione al Lucca Comics 2019 e soprattutto durante la sua uscita tanto attesa?

 

Quando l’opera uscì il risultato fu un completo disastro: diverse recensioni che videro l’opera distrussero quest’ultima, accusandola di essere eccessivamente confusionaria con numerosi elementi contraddittori, di avere un montaggio che sembrasse far saltare intere parti fondamentali che non sarebbero mai state spiegate, di presentare una struttura che si allontanasse dal linguaggio cinematografico nel senso più negativo del termine e, come ciliegina sulla torta, della inutile blackface applicata sul corpo dell’attrice Eleonora Fani. Anche nella nostra redazione sono presenti alcune persone che sono riuscite a visionare il film… e duole confermare tutti gli elementi citati oltre che quelli che stanno per essere descritti adesso. Tra le numerose accuse fatte all’opera, non mancò un’eccessiva pretenziosità sfociata poi in messaggi profondamente controversi, che saranno collegati poi a ciò che ha probabilmente decretato il destino dell’opera. Ma prima di entrare nella parte più oscura dell’opera, come fu invece l’accoglienza del pubblico?

 

Il film guadagnò appena 112.199 euro, divenendo il blockbuster italiano con il peggior risultato al botteghino degli ultimi 10 anni. C’è da dire tuttavia che l’opera, estremamente (ed eccessivamente) fiduciosa di acchiappare il pubblico proponendosi come una delle speranze delle sale italiane, uscì durante la prima riapertura dei cinema nostrani dopo la pandemia, periodo in cui ogni singolo film era in estrema difficoltà a causa del basso numero delle sale e della paura dell’epidemia ancora molto persistente che faceva allontanare il pubblico del botteghino. Sarebbe quindi ingiusto attribuire il pessimo risultato dell’opera di Zaia esclusivamente al passaparola negativo, il quale di certo non contribuì alla riuscita del progetto. Ma si sa che in Italia, diversamente dagli altri paesi, è possibile recuperare anche un budget corposo come questo attraverso i diritti televisivi e le vendite internazionali, ma allora cosa ha impedito i tentativi di vendita di “Creators – The Past” dall’andare avanti?

Creators The Past è un film complottista?

Questo kolossal italiano fu tratto dal libro omonimo scritto da Eleonora Fani, sceneggiatrice e già menzionata attrice dello stesso lungometraggio. Tale libro, per quanto appartenente al genere dei romanzi di finzione fantascientifica, fu presentato in realtà come trattato documentaristico che svelasse che il mondo fosse stato in realtà sempre manipolato dai politici e dalla Chiesa che hanno nascosto le reali origini del mondo che dobbiamo ad entità aliene. Eleonora Fani è infatti da anni una delle principali figure pubbliche a diffondere queste teorie che concordano con numerosi testi di Mauro Biglino, tra i più influenti espositori di queste teorie che vedono l’uomo come una creazione di esperimenti extraterrestri (!), il quale fa addirittura un cameo nel film attraverso il ruolo di sé stesso.

 

“Creators – The Past” non fu quindi un semplice racconto di fantascienza accolto male dal pubblico, ma si trattò di un’opera che credeva realmente alle teorie estreme che venivano narrate in essa. L’obiettivo dell’opera era quindi estremamente propagandistico, affinché tale visione del mondo si diffondesse presso il grande pubblico attraverso un successo dovuto ad un kolossal che divertisse con scopi però più perversi, i quali però non rischiarono mai di essere prese veramente in atto a causa del grande disinteresse e del passaparola negativo, che però fu diffuso da questioni anche al di fuori della qualità stessa dell’opera e che ne decretò probabilmente la sua completa condanna all’oblio.

Perché Creators The Past è scomparso

Il tentativo di diffusione di un verbo come non se ne vedevano da tanto tempo non passò inosservato e fu tacciato immediatamente come ridicolo sia per il modo di diffonderlo a causa non solo delle teorie estremamente bislacche alla base, ma anche dell’incomprensibilità dei dialoghi che, oltre a presentare un soggetto bizzarro, non furono capaci nemmeno di far capire bene l’assurdo motivo del perché il mondo dovesse ribellarsi ai “poteri forti” negativamente rappresentati (e questo era un problema per un’opera che volesse semplificare al grande pubblico dei concetti tanto controversi). L’accoglienza negativa dell’opera ottenne un effetto molto molesto, dal momento che decine di persone sostenitori delle teorie complottiste e quindi del film stesso, andarono ad intasare tutte le discussioni sul web che potessero mettere in discussione il film di Piergiuseppe Zaia… ed il risultato fu spaventoso.

 

Lentamente cominciò a diffondersi una vera e propria violenza mediatica e basti pensare ai pochi recensori che ebbero la fortuna di guardare l’opera in sala, ignari delle reali intenzioni del film, per parlarne poi su YouTube. Questi ultimi si limitarono semplicemente a spiegare la poca efficacia del lungometraggio anche solo dal punto di vista narrativo, ma ciò bastò per ricevere numerosi messaggi propagandistici che invitavano alla conversione ed insulti per “l’incapacità di comprendere un’opera di questa portata”. Fu esilarante (e tragico) per esempio un commento di un complottista che definì la trama tranquillamente comprensibile ad un bambino di 9 anni e, quando lo youtuber accusato chiese in maniera seria che gli fossero date delle spiegazioni sulla trama e sui significati del film, fu detto a quest’ultimo di essere troppo stupido per capirle… così come tanti altri commenti che aggredivano senza mai dare una reale motivazione a tutto quello che fu narrato da Piergiuseppe Zaia.

 

Oltre alla pessima aura che avvolse ormai completamente il film, ci furono anche dei rumor che dicevano che l’opera fosse entrata in contrasto con la Chiesa che era stata aspramente attaccata dal film, tanto che si vociferava addirittura di una director’s cut di “Creators – The Past”. Tuttavia si trattò di voci senza fondamento, ma tutti questi elementi creati non fanno di certo stupire del perché al momento, fino a prova contraria, nessuna casa di distribuzione abbia voluto prendersi la responsabilità di distribuire il film in piattaforma o in home video e di riaccendere quindi degli animi tanto controversi ed inutilmente incontrollabili. Certamente questa è la teoria più diffusa, ma i motivi possono essere anche collegati al mancato interesse di qualità per l’opera o magari al rifiuto degli stessi creatori del film. Ciò non toglie tuttavia che le coincidenze sono molto strane, ma al momento ovviamente non si può dire nulla con certezza.

Dove vedere Creators The Past in futuro

Recentemente “Creators – The Past” è tornato sotto i riflettori (anche molto di più di quanto lo fosse stato al momento dell’uscita) grazie al video di ricerca pubblicato su YouTube e realizzato dal content creator comico Karim Musa (in arte Yotobi), in cui vengono raccontati retroscena sulla realizzazione del film e l’assurdità del movimento complottista legato ad esso. Grazie al video, l’opera cinematografica è diventata momentaneamente un oggetto di ricerca particolarmente ambito dai curiosi o dai cultori del trash. La cosa divertente è che i soggetti trattati da Karim Musa che riflettono su qualcosa in stallo si sono avverati poco dopo il successo mediatico dei suoi video: si sta parlando infatti del ritorno della coppia Boldi e De Sica e del ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo allo stile che si ispiri alla Commedia All’Italiana abbandonato per molti anni prima di “Odio L’Estate.” Che la fama del film resuscitata dall’influencer non spinga dei distributori ad approfittare della cosa? Può essere molto probabile che settori come Prime Video o Cecchi Gori colgano subito la palla al balzo.


A prescindere dal suo destino, è palese che “Creators – The Past” sia stato uno dei più grandi fallimenti del cinema italiano e dispiace moltissimo che uno dei tentativi più dispendiosi per risollevare il cinema fantascientifico nostrano sia stato sprecato per un’ assurda operazione di propaganda. Tale operazione, per fortuna, si tratta di un bizzarro unicum della nostra cultura cinematografica odierna e si invita il lettore a dare una possibilità a blockbuster futuri nostrani che davvero hanno delle forti ambizioni cinematografiche: essi sono i cinecomic “Dampyr“, in uscita il 28 Ottobre, e “Diabolik: Ginko All’Attacco“, in uscita il 17 Novembre, che promettono un’ambizione ed un tasso di spettacolarità molto più credibile.

Creators – The Past è in streaming su Prime Video

A seguito di una grande attesa da parte degli spettatori che, naturalmente, dopo aver sentito parlare di Creators – The Past hanno iniziato a chiedere insistentemente che il film uscisse in streaming, finalmente un colosso si è mosso per accontentare il desiderio di molti; Creators – The Past è disponibile in streaming su Amazon Prime Video, incluso nell’abbonamento del catalogo. Per guardarlo, basterà accedere alla piattaforma e cercare il film direttamente all’interno del servizio.