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“Una Donna Promettente”: un eccellente mix di generi, tra commedia nera e thriller

“Una Donna Promettente” (“Promising Young Woman”) è un film del 2020 diretto da Emerald Fennell, qui al suo esordio da regista di un film. il film è stato distribuito da Focus Features nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 25 dicembre 2020, mentre in Italia arriverà il 13 maggio al cinema.

Vincitore del premio Oscar alla migliore sceneggiatura originale per Emerald Fennel, il film racconta la storia di Cassandra “Cassie” Thomas (Carey Mulligan), una giovane donna promettente prima di essere traumatizzata da un evento brutale durante il suo soggiorno all’Università di Medicina. Infatti quella che conduce Cassie è una vita apparentemente tranquilla, con un semplice lavoro come barista al fianco di una datrice di lavoro che adora, ma in realtà la donna porta avanti una sua piccola missione: vendicarsi per il trauma causato a lei e non solo! In che modo? Adesso ci arriviamo.

Cassie va appositamente nei locali notturni fingendo di essere ubriaca persa per concedersi alla avance degli uomini, guarda caso sempre dall’aspetto dei cosiddetti “bravi ragazzi” (in gergo intendiamo uomini che offrono supporto emotivo o, come in questo caso, fisico pretendendo in cambio una ricompensa di tipo sessuale). Ma non è finita qua, perché una volta che è riuscita nell’atto di sedurre e di farsi quindi portare a casa (sempre dell’uomo, non caso), continua la sua recita baciando colui che si è prestato nel ruolo del “bravo ragazzo” fin quando si sta per arrivare all’attimo decisivo e svela il suo segreto: è sobria!

Di giorno Cassandra è una donna che conduce una vita apparentemente normale seppur deludente, vivendo ancora con i genitori ad oramai 30 anni e lavorando in un bar piuttosto discreto, ma di notte attua la sua vendetta terrorizzando le vittime maschili. Questo basta per impaurirli a tal punto da impedirgli di approfittarsi in futuro di donne inermi, rompe questa convenzione sociale secondo cui “i bravi ragazzi” sono innocenti, puri d’animo, mentre le ragazze devono stare attente a come vanno in giro per cercare di evitare spiacevoli gesti di catcalling,nel migliore dei casi(sottolineato anche dal libro che legge Cassie in una scena, intitolato “Careful how you go” – Stai attenta a come vai in giro), e lo fa senza ricorrere ad alcun tipo di armi o violenza (solo con la sua sobrietà). Infatti da questo punto di vista, il film riesce benissimo a sottolineare satiricamente lo stereotipo del ragazzo per bene che cerca solo di confortare la ragazza di turno troppo ubriaca e vestita in modo “leggero”. Il messaggio è chiaro: anche se una donna è vestita scollata o ubriaca, ciò non giustifica comportamenti inappropriati da parte degli uomini, arrivando ad accettare gesti estremi come lo stupro (che tra l’altro Emerald Fennell nel suo film non cita mai con questo termine, ma in modo sempre velato).

Ma “Una Donna Promettente” non è soltanto un film di denuncia sociale, bensì un geniale mix di generi che racconta una storia in modo originale (originalità premiata agli Oscar quest’anno). Passiamo dalla commedia nera alla commedia romantica quando la giovane Cassie viene invitata a cena da un suo ex compagno d’università. Nonostante le perplessità iniziali, i due si lasciano finalmente andare ad una storia d’amore che la regista ci mostra attraverso immagini di vita di coppia, accompagnata dalla dolcezza di Paris Hilton con la sua “Stars Are Blind”. Parallelamente però, abbiamo una trama thriller incentrata sulla vendetta che Cassie sta cercando di portare a termine dopo averla progettata dal momento in cui Ryan, il suo compagno, le ha riaperto la ferita del trauma. Come? Raccontandole che un loro vecchio amico e collega d’Università ha ora un lavoro prestigioso e si sta per sposare con quella che era considerata la più bella dell’istituto. Nina Fisher, la sua grande amica all’Università, ha subito un’ingiustizia a quei tempi proprio per mano dell’uomo “per bene” in procinto di sposarsi adesso e con una vita felice davanti. Il problema messo in evidenza è che nel frattempo, Cassie e Nina hanno vita segnata dal dolore e non saranno mai più le stesse, al contrario dell’uomo che invece è passato come per pulito e che adesso si trova con la strada spianata.

Il personaggio di Cassie è emblematico e destinato a restare cucito addosso una straordinaria Carey Mulligan, capace di regalarci una performance di livello (una delle migliori della sua carriera) in soli 23 giorni di riprese (pazzesco!). I suoi sorrisi sono sempre amari e celano un oscuro segreto, mascherando un disturbo quasi jokeriano da una dolcezza irresistibile; un’espressività mai in overacting, sempre equilibrata e sfaccettata per un personaggio apparentemente semplice ma complesso. La colonna sonora calza a pennello mescolando la tensione del violino a momenti di leggerezza pop, così come le scenografie geometriche, vivaci e kitsch, con costumi stravaganti e colorati (il tutto in realtà ha questo effetto color pastello) ed un montaggio sicuramente all’altezza della narrazione. La regia della Fennell mostra sicuramente tanto talento ed ha un’impronta geometrica adattata al film.

Carey Mulligan in una scena del film

Nell’era del “Me Too”, “Una Donna Promettente” si fa avanti in modo deciso e si fa notare da critica e pubblico per il perfetto bilanciamento tra i vari generi che mescola, dalla commedia nera, passando per il dramma fino ad arrivare al revenge movie di stampo thriller. In un periodo storico in cui le donne stanno fortunatamente parlando in modo dei propri traumi e in cui la cultura dello stupro inizia ad essere smantellata, ecco che Emerald Fennell crea il personaggio di Cassie, dolce quanto spietato, in cerca di giustizia personale, pronta a sacrificare quello che né rimasto della sua vita per soddisfazione personale e per un bene più grande, dando voce alle donne la cui vita viene segnata e trasformata in ossessione. L’amaro sorprende tutti, spiazza, lascia riflettere sui passi fatti in avanti ma anche su quelli che continuano a non essere compiuti.

– Christian D’Avanzo