La Marvel sta stancando il pubblico?

La Marvel sta fallendo

Articolo pubblicato il 11 Marzo 2023 da Andrea Barone

Ant-Man And The Wasp: Quantumania” non solo è stato il film del Marvel Cinematic Universe ad aver ricevuto l’accoglienza critica peggiore in assoluto, ma è stato anche la prima opera dell’universo condiviso creato da Kevin Feige ad essere un flop al botteghino, con un incasso attuale di 424 milioni di dollari che non riuscirà ad arrivare ai 600 milioni, cifra che avrebbe dovuto raggiungere per rientrare nel budget di 200 speso per realizzare il film. A causa di questo gigantesco flop, diverse persone hanno cominciato a credere che i Marvel Studios stiano cominciando ad arrivare alla loro fase di discesa e che il pubblico si stia stancando, ma è davvero così?

La fase 4 della Marvel è un disastro?

Molti hanno fatto questa teoria pensando agli incassi della fase 4, i quali sono inferiori a quelli della fase 3 in cui la Marvel ha stabilito numerosi record al botteghino. Da queste valutazioni è giusto lasciare fuori “Black Widow“, “Eternals” e “Shang-Chi E La Leggenda Dei 10 Anelli“, dei quali incassi sono stati condizionati pesantemente dalla prima ripresa post-pandemica e da cui comunque le opere appena citate sono riuscite ad imporsi molto più di diversi blockbuster usciti in quel periodo.

Escludendo il fenomeno di “Spider-Man: No Way Home” che è stato il più grande incasso degli ultimi 3 anni finché non è arrivato “Avatar: La Via Dell’Acqua“, tutti i film successivi della fase 4 hanno avuto un forte calo al botteghino nel secondo weekend, cosa diversa dai film delle precedenti fasi. Questo significa che per queste opere c’è stato un passaparola diverso rispetto al solito ed è più difficile mantenere ancorato il pubblico generalista, ma vuol dire davvero che quest’ultimo sia stufo delle opere Marvel?

Va ricordato infatti che i film citati in questione, prima del flop del terzo Ant-Man, sono “Doctor Strange Nel Multiverso Della Follia“, “Thor: Love And Thunder” e “Black Panther: Wakanda Forever“. Il primo aveva una forte componente horror per il tipo di target a cui era rivolto, il secondo aveva una componente demenziale estrema anche per i normali standard Marvel ed il terzo, nonostante il successo abnorme del capitolo precedente, doveva fare i conti con l’importante assenza del protagonista T-Challa.

La Marvel sta stancando il pubblico

Dopo il grande risultato di “Avengers: Endgame“, la Marvel sta cercando più vie sperimentali che facciano trovare il modo giusto per non far credere al pubblico di aver finito le idee, senza utilizzare sempre lo stesso stile. A quanto pare però, la struttura visiva o narrativa diversa dal solito, almeno con le tre opere citate, sono proprio gli elementi che rendono divisivi i pareri delle persone che vanno a vederlo, specialmente “Eternals” che è stato, prima dell’ultimo “Ant-Man”, il film peggio criticato proprio per il suo quasi totale distaccamento dagli stilemi dei Marvel Studios.

Inoltre, a conti fatti, va notato che, dopo il 2022, il film con Doctor Strange ha realizzato 955 milioni di dollari, il quarto capitolo su Thor ne ha fatti 761 ed il nuovo Black Panther è arrivato invece ad 858 milioni di dollari. Queste cifre sono molto potenti, perché gli incassi dei blockbuster vanno ormai al ribasso rispetto agli anni precedenti ed è una cosa difficilissima arrivare ai 700 milioni, incassi che sono principalmente raggiunti dai Marvel Studios se non si contano le eccezioni del 2022 come “Top Gun: Maverick” ed il già citato film di Cameron.

Verificate le sperimentazioni, la Marvel ha tutto il tempo di aggiustare il tiro reimpostando le cose che possono funzionare meglio (Chris Hemsworth ha già parlato di un’impostazione più seria per il personaggio di Thor per esempio) e comunque è riuscita a fare un enorme fatturato. Inoltre c’è anche la questione delle serie televisive, che per la bolla degli appassionati rappresentano il punto più basso da parte del Marvel Cinematic Universe.

Se però si verifica la reale accoglienza del pubblico generalista, la maggior parte delle serie su Disney Plus sono state un grande successo di ascolti ed anche l’accoglienza critica è stata molto alta: l’unica serie televisiva a non aver registrato particolare riscontro è stata “What If“, unico prodotto d’animazione degli studios. Unendo i dati dei prodotti cinematografici, in realtà il fenomeno Marvel è ancora tanto forte.

la Marvel sta finendo

Il flop di “Ant-Man And The Wasp: Quantumania”

Il flop di “Ant-Man And The Wasp: Quantumania” a cosa è dovuto allora? Bisogna considerare che Ant-Man è sempre stato il personaggio meno popolare di tutto l’universo Marvel, con le opere precedenti che non hanno mai superato i 630 milioni e rappresentano tra gli incassi più bassi delle prime tre fasi. Ovviamente la Marvel sperava in una spinta maggiore dopo l’evento di “Avengers: Endgame” ed ha alzato la posta inserendo il personaggio di Kang, cattivo principale della saga del Multiverso.

Per molti il flop del film con la presenza di Kang è un elemento fondamentale che significherebbe la mancanza di interesse del pubblico generalista, ma perché il pubblico generalista dovrebbe essere interessato a Kang se non sa chi sia quest’ultimo? Nei trailer non veniva spiegato che lui sarebbe stato il cattivo principale degli Avengers ed il pubblico generalista non sa nemmeno dell’esistenza diAvengers: Secret Wars“, di cui campagna marketing non è partita. Il pubblico, in parole povere, non ha idea di quale sia il prossimo grande evento Marvel.

Infine, le critiche negative persino da parte degli appassionati hanno generato un passaparola negativo che ha ucciso un’opera per cui già non c’era particolare hype. Tuttavia va notato che il film è arrivato a oltre 400 milioni di dollari, una cifra che nell’ultimo anno è stata difficile da raggiungere persino da altri blockbuster rivali, anche se ovviamente non difficile quanto i 600 milioni. La Marvel quindi risulta sempre a testa alta persino in un flop in cui perde denaro.

Il fallimento della Marvel

Ovviamente il passaparola estremamente negativo del film su Ant-Man è comunque un segnale che dimostra che non basta più il marchio Marvel per essere un successo assicurato e che qualcosa del tiro va aggiustato, tanto che la decisione di Bob Iger di diminuire il numero di prodotti e di dare più tempo ai Marvel Studios si è immediatamente manifestata, quindi questo flop potrebbe essere un elemento che dia il segnale per sistemare delle cose dopo la produzione di tantissime opere.

L’insuccesso di “Ant-Man And The Wasp: Quantumania” è solamente un incidente di percorso. Ovviamente, se i flop della Marvel dovessero cominciare ad aumentare, allora sì che ci sarà da preoccuparsi, ma per il momento i Marvel Studios possono dormire sogni tranquilli. Inoltre, dovessero esserci ulteriori problemi, va ricordato questo: basterà un altro film degli Avengers per far dimenticare a tutti degli eventuali errori del passato ed ogni dubbio verrà sciolto con incassi che saliranno ancora una volta alle stelle.