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Godzilla: la classifica di tutti i film dal peggiore al migliore

Godzilla, tra opere giapponesi e americane, è arrivato ad un totale di 38 film, ma quali sono i titoli migliori e quali i peggiori?
la classifica dei film di Godzilla

Godzilla è il personaggio cinematografico dell’oriente più conosciuto di tutta la settima arte. Dalla sua nascita, avvenuta nel 1954, ha cambiato forma e tematiche nel corso dei decenni non solo grazie a grandi effetti speciali, ma anche attraverso numerose sperimentazioni e cambi di tono (dai film per adulti a quelli per famiglie) che hanno sempre lasciato un profondo impatto, ispirando numerosi registi come Steven Spielberg e Tim Burton. In occasione dell’uscita di Godzilla E Kong: Il Nuovo Impero, si è deciso di analizzare quali sono i migliori film di Godzilla e quali invece i peggiori.

Grazie alle produzioni giapponesi e a quelle americane, Godzilla detiene ancora oggi il record di saga più lunga della storia del cinema, essendo arrivato ad un numero di ben 38 lungometraggi. A seguire la classifica di tutti i film di Godzilla che va dal peggiore al migliore (cosa che è stata fatta anche per i film di King Kong):

38) Godzilla 2000 (1999) di Takao Okawara

Nonostante dovesse essere l’introduzione di Godzilla verso il nuovo millennio, l’ultima opera di Takao Okawara risulta essere stanca non solo nei mancati approfondimenti psicologici dei personaggi e nell’enorme carenza di ritmo, ma anche nella messinscena: gli effetti artigianali sono inaccettabili per l’epoca e la direzione dei combattimenti lo fa sembrare un film rimasto 40 anni indietro, il tutto accompagnato da una direzione così confusa da rendere il capitolo il peggior film di Godzilla mai realizzato.

37) Il Re Dei Mostri (1955) di Motoyoshi Oda

Il film ha indubbiamente un’enorme importanza storica cinematografica per essere stato il primo kaiju movie in cui ci sono combattimenti tra mostri, con grandi effetti speciali d’avanguardia. Tuttavia lo sbaglio è stato l’affidamento di Oda alla regia, il quale non è riuscito a nascondere la fretta con cui è stata fatta la pellicola, realizzando un film statico che scimmiotta il capitolo precedente e che è profondamente anticlimatico soprattutto nella parte finale.

36) Godzilla Contro I Giganti (1972) di Jun Fukuda

Nonostante sia ricordato per la prima comparsa di Gigan e per le interessanti sperimentazioni nell’utilizzo dello splatter e negli omaggi fumettosi, Godzilla Contro I Giganti è una riproposizione di elementi già visti nei precedenti capitoli senza particolare inventiva. Inoltre l’utilizzo delle scene in stock footage per riempire la durata del film risulta ingombrante il più delle volte.

35) Godzilla Contro Megalon: Ai Confini Della Realtà (1973) di Jun Fukuda

Si tratta del capitolo con il budget più basso in tutta la saga, tanto che l’utilizzo dello stock footage ritorna… ma in misura minore e bilanciato meglio. Infatti è da apprezzare l’impegno di Fukuda nel realizzare un divertente film d’azione per tutta la famiglia, attraverso giochi visivi che riescono a creare parti comunque notevoli. Ovviamente gli scarsi mezzi e la crisi del genere che all’epoca stava tramontando si fanno sentire e risulta comunque essere uno dei peggiori film di Godzilla, ma in sostanza è una simpatica opera d’intrattenimento che scorre bene.

34) Godzilla (1998) di Roland Emmerich

Al reboot si deve riconoscere il suo straordinario utilizzo negli effetti visivi e analogici, così come è interessante la destrutturazione della figura di Godzilla sia nel design che nell’approccio più realistico, omaggiando numerosi classici occidentali della fantascienza degli anni 50. Tuttavia, al di là dei personaggi umani non memorabili con battute comiche invecchiate male, il film soffre della sua confusione di non sapere se voler mantenere una visione orientale (dove c’è maggiore sensibilità per il mostro) oppure se voler mantenere una visione occidentale (in cui il mostro è solo un essere da abbattere).

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33) Godzilla Vs. Megaguirus (2001) di Masaaki Tezuka

L’opera di Tezuka è molto interessante per aver inserito la prima protagonista action all’interno della saga, nonché per la sua sceneggiatura che evidenzia il profondo odio degli esseri umani nei confronti di Godzilla, per poi ribaltare le carte e mostrare le calamità date dall’indifferenza umana. Purtroppo il capitolo è fortemente penalizzato dagli effetti che sono i peggiori in assoluto tra tutti i film di Godzilla, nonostante l’originalità dell’antagonista e le scene d’azione ben impostate tentino in ogni modo di colmare questa lacuna.

32) Godzilla: Il Pianeta Dei Mostri (2017) di Kobun Shizuno e Hiroyuki Seshita

Il primo film d’animazione mai realizzato su Godzilla inserisce elementi fantascientifici mai sperimentati prima nella saga, inserendo i viaggi intergalattici e trasformando la Terra in una vera e propria trappola mortale. Molto interessante il protagonista Haruo Sakaki, il quale rappresenta la speranza umana che cerca di andare avanti nei momenti peggiori. Tra i capitoli della trilogia anime, questo soffre di più nel ritmo e la sua struttura meramente introduttiva lo fa apparire meno interressante nell’approfondimento dei temi, ma si tratta comunque di un’opera che sa intrattenere e che fa un giusto worldbuilding.

31) Il Figlio Di Godzilla (1967) di Jun Fukuda

Uno dei pochi capitoli della saga destinati esclusivamente ai bambini, ma nonostante ciò sa essere un’avventura esotica avvincente e con degli effetti speciali straordinari (specialmente nella messinscena degli insetti, tra i più realistici del periodo). Minilla, il figlio adottivo di Godzilla, è una creatura adorabile e fornisce numerosi siparietti comici pieni di creatività e divertimento. Inoltre, pur essendo un’opera leggera, presenta uno dei finali più poetici di tutta la saga.

30) Godzilla Against Mechagodzilla (2002) di Masaaki Tezuka

La terza introduzione di Mechagodzilla è una delle migliori reinterpretazioni di un kaiju che si adatta ai tempi, fornendo spunti che si allontanano dalla sua visione originale sia nel design che nell’innovativo concetto di spiritualità. Inoltre è interessante la protagonista che si chiude in sé stessa e che, lentamente, cerca di ritrovare la forza di vivere. Tezuka si dimostra ancora una volta un regista capace di piazzare benissimo la macchina da presa, tuttavia l’opera soffre ancora di una difficoltà visiva causata dalla rappresentazione analogica delle creature, la quale, nel periodo degli anni 2000, stava affrontando un momento di crisi identitaria che faticava ad adattarsi alla modernità.

29) Godzilla Vs. Kong (2021) di Adam Wingard

Il tanto bramato crossover del Monsterverse mostra un’interessante approccio nel worldbuilding e colpisce per la caratterizzazione di Kong. Inoltre presenta un profondo rispetto per il personaggio di Godzilla, ribaltando alcune scelte che erano state prese nel classico originale di Ishiro Honda, regalando anche uno dei combattimenti più belli in tutti i film della saga, girato con grande sapienza tecnica e con effetti visivi meravigliosi. Dall’altra parte, l’opera soffre per diverse scelte narrative improbabili anche per film di questo genere, così come è un vero peccato l’aver sacrificato diversi personaggi che avevano ottenuto un ottimo sviluppo nei capitoli precedenti.

28) Godzilla Contro I Robot (1974) di Jun Fukuda

L’ultimo film diretto da Jun Fukuda è encomiabile per il modo in cui riesce a fondere la mitologia con la fantascienza, creando un ponte tra i vari elementi che fino ad allora avevano fatto amare la saga dell’era Showa. Nonostante non sia tra i migliori film di Godzilla per quanto riguarda l’approfondimento dei temi, a questo capitolo si devono molte delle scene più originali del franchise, tra cui l’introduzione dello scontro tra raggi e la splendida realizzazione di Mechagodzilla, la cui versione degli anni 70 è uno dei robot più belli ed iconici di tutta la storia del cinema.

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27) Godzilla Vs. Spacegodzilla (1994) di Kensho Yamashita

Al di là di Spacegodzilla, il quale è indubbiamente un villain iconico nella sua rappresentazione visiva, il film presenta interessanti ambiguità nella natura umana che si riflette con l’arrivo dei mostri, presentati come esseri incontrollabili, ma non per questo poco vicini alla sensibilità delle persone. Il film è il più problematico dell’era Heisei a causa di cali di ritmo e di alcune scene d’azione poco credibili, ma presenta anche momenti di pathos molto forti, tra cui l’incredibile scontro finale carico di sense of wonder.

26) Godzilla: Tokyo S.O.S (2003) di Masaaki Tezuka

Diversamente dagli ultimi tre film citati, l’opera di Masaaki Tezuka presenta ancora una volta le problematiche degli effetti che hanno caratterizzato la maggior parte dell’era Millennium. Tuttavia il film pone un encomiabile rispetto alla mitologia di Ishiro Honda e va assolutamente lodato il modo in cui raccoglie l’eredità del maestro mostrando l’assoluto trionfo della sensibilità contro l’alienazione del progresso, creando un ponte tra la vecchia e la nuova generazione. Nonostante i limiti tecnici elencati, rappresenta un esempio di come si devono realizzare i remake nel cinema.

25) Godzilla: Minaccia Sulla Città (2018) di Kobun Shizuno e Hiroyuki Seshita

Il secondo capitolo della trilogia animata di Shizuno e Seshita si rifà alla cultura cyberpunk, creando probabilmente la destrutturazione più inquietante che sia mai stata fatta per un kaiju, con Mechagodzilla che diventa un concetto piuttosto che un essere fisicamente presente. Il film infatti è un trattato sulla natura dell’impulsività umana che si deve confrontare con la perfezione della civiltà, dalla quale tuttavia viene abolita qualsiasi emozione dello spirito. Nonostante altri cali di ritmo, l’opera è coraggiosa nel modo in cui riflette sul prezzo da pagare quando si è ossessionati dal raggiungimento dei propri obiettivi.

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24) Gli Eredi Di King Kong (1968) di Ishirō Honda

Gli Eredi Di King Kong è uno dei film più ambiziosi di sempre, trattandosi del crossover più grande mai realizzato fino ad allora, unendo tantissimi mostri provenienti da film diversi. Ishirō Honda raggiunge degli straordinari livelli di spettacolarità, specialmente nell’assalto a Tokyo in cui viene creato un livello di distruzione apocalittico senza precedenti. Per quanto sia il minore dell’autore nella saga per quanto riguarda i temi, il modo in cui il colossal ha anticipato l’intreccio narrativo della Marvel (seppur attraverso una fase embrionale) rappresenta un fascino troppo grande per non essere considerato.

23) Il Ritorno Di Godzilla (1966) di Jun Fukuda

L’esordio alla regia di Jun Fukuda nel franchise introduce l’elemento dell’avventura, mostrando ansiogeni inseguimenti nella giungla in cui i protagonisti però, più che dagli animali, fuggono dagli umani. Il film infatti è una denuncia contro la dittatura e contro la schiavitù, inserendo anche delle interessanti manifestazioni di fede. Nonostante gli elementi citati, i mostri di certo non mancano ed è bellissimo vedere Godzilla combattere contro le creature del luogo attraverso tecniche registiche ottime ed effetti speciali di alto livello.

22) Godzilla: Final Wars (2004) di Ryūhei Kitamura

Il film fatto per celebrare i 50 anni del kaiju presenta delle inaspettate sperimentazioni, con mostri realizzati in costumi più umanoidi ed effetti visivi volutamente cartooneschi. L’intento è infatti quello di omaggiare l’artigianalità del passato e di fonderla con il cinema moderno (numerosi film americani sono omaggiati nell’opera) attraverso uno schizzato manifesto in salsa pop. Oltre a questo espediente creativo, il film riesce ad essere una lettera d’amore alle prime opere di Godzilla, creando un ponte tra la sua iconicità di eroe della Terra e la sua tragedia di mostro generato dall’atomica.

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21) Il Ritorno Di Godzilla (1984) di Kōji Hashimoto

L’opera di Kōji Hashimoto è il primo requel della storia del cinema (il sequel di un film che cancella la continuity di molti altre opere del franchise), il quale vede un ritorno alle atmosfere più cupe della saga. Oltre ai bellissimi effetti speciali che mostrano la distruzione di Godzilla in numerose scene spietate, l’opera mostra la grande paura del nucleare, tirando fuori diverse frecciate all’America e alla Russia che, in piena guerra fredda, decidono di collaborare soltanto quando devono testare le loro armi a discapito di altri paesi.

20) Godzilla E Kong: Il Nuovo Impero (2024) di Adam Wingard

L’ultimo capitolo del Monsterverse dimostra quanto il cinema sia pieno di possibilità illimitate, omaggiando la mitologia dell’Era Showa attraverso soluzioni visive che sembravano essere impensabili nell’epoca moderna, ma che invece riescono a sposare la comicità dei mostri con la loro incredibile spettacolarità. Inoltre il film è profondamente innovativo per come i kaiju diventano espressivi al punto da avere intere scene in cui dialogano senza sottotitoli, offrendo allo spettatore un punto di vista completamente immersivo ed empatico. Uno straordinario omaggio al passato che dimostra quanto quest’ultimo possa ancora essere di grande ispirazione per il futuro.

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19) Godzilla: Mangiapianeti (2019) di Kobun Shizuno e Hiroyuki Seshita

In assoluto uno dei film di Godzilla più atipici, in cui viene fatta una profonda critica al fanatismo religioso, mostrato come mezzo per manipolare le persone e distinto dalla reale fede che crede in un’umanità utopica dove, prima o poi, l’uomo non verrà contaminato dalla presunzione di sostituirsi alla natura stessa. Oltre a ciò, l’opera presenta degli incredibili omaggi ad Evangelion, mentre King Ghidorah si manifesta in una delle sue forme più temibili di sempre. Il finale inoltre è estremamente coraggioso e chiude il cerchio di una trilogia che si è evoluta in modo perfetto.

18) Godzilla Contro Mothra (1992) di Takao Okawara

Mothra si è sempre dimostrata essere un personaggio straordinario e qui non fa eccezione, continuando a rappresentare l’importanza della natura e la continua speranza negli uomini nonostante tutte le debolezze di questi ultimi. L’opera infatti distrugge una realtà dominata esclusivamente dal guadagno a discapito della prosperità della Terra, in cui Godzilla diventa la rabbia assoluta di tutto ciò che è stato fatto ma a cui non è impossibile rimediare. Da segnalare le sempre splendide musiche di Akira Ifukube, soprattutto nelle canzoni di Mothra che sono indimenticabili.

17) Ghidorah! Il Mostro A Tre Teste (1964) di Ishirō Honda

L’introduzione di King Ghidorah è rivoluzionaria nella saga, non solo perché questo è il villain più iconico tra tutti i mostri mai presentati, ma soprattutto perché, per la prima volta, Godzilla diventa il difensore della Terra. Questa sovversione delle cose, accompagnata da una regia meravigliosa ed effetti innovativi, è un altro atto di fede diversamente da un’umanità che continua ad uccidere anche nei peggiori momenti di crisi. In assoluto uno dei migliori film di Godzilla di sempre.

16) All Monsters Attack (1969) di Ishirō Honda

L’ultima opera di Godzilla destinata esclusivamente ai bambini ad essere presente in questa classifica. Si tratta di un omaggio al cinema in cui Honda critica un Giappone che non presta attenzione ai propri figli, in nome della prosperità di una città che però non fa altro che essere sempre più alienante. Per Honda la salvezza delle giovani generazioni è riportata nel sogno e nelle figure cinematografiche con cui crescono, divenendo un’ispirazione per affrontare la vita nel mondo reale. I combattimenti dell’Isola dei Mostri attraverso cui il piccolo Ichiro accede grazie all’immaginazione, sono uno sfogo delle paure del giovane protagonista. In assoluto il film di Godzilla più sottovalutato di sempre.

15) Godzilla Contro Biollante (1989) di Kazuki Ōmori

Godzilla Contro Biollante non è soltanto l’espressione della paura nei confronti delle armi chimiche, ma anche una riflessione su quanto le armi stesse possano nascere dallo sfogo di esseri umani che, paradossalmente, tentano sempre di attaccarsi alla vita, interrogandosi su quanta umanità possa davvero rimanere all’interno del progresso. Gli effetti speciali confermano l’alto livello dell’epoca Heisei, divenendo tra i più belli che siano mai stati realizzati nel cinema degli anni 80, soprattutto nella realizzazione della splendida creatura Biollante.

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14) Godzilla Vs. Mechagodzilla II (1993) di Takao Okawara

Il ritorno di Mechagodzilla doveva essere il massimo trionfo della prosperità umana nei confronti di Godzilla, ma la sua realizzazione, nonostante tutta la sua grande imponenza, è uno splendido modo per ricordare alla civiltà quanto quest’ultima è piccola non solo di fronte alla natura, ma soprattutto nei confronti della vita stessa. Il capitolo dell’era Heisei ricorda in modo estremamente delicato l’importanza del legame in un mondo in cui la violenza viene spesso usata come unica soluzione, ribaltando le creature in maniera assoluta.

13) Il Trionfo Di King Kong (1962) di Ishirō Honda

L’originale scontro tra King Kong e Godzilla è un’originalissima satira nei confronti di un Giappone che si è lasciato completamente inglobare dal boom economico, tanto che i mostri, nonostante stiano causando assoluta distruzione, diventano i protagonisti di una campagna pubblicitaria agli occhi dei media. Con questo incredibile crossover pieno di straordinarie sequenze visive ricche di pathos, Ishirō Honda avverte una società dedita al consumismo che potrà salvarsi soltanto attraverso la tradizione. Da evitare il montaggio rimodellato dagli americani e doppiato anche in Italia, il quale cancella parte della poetica espressa da Honda.

12) Distruggete Kong! La Terra È In Pericolo (1975) di Ishirō Honda

Il finale dell’Era Showa rappresenta un meraviglioso testamento di Ishirō Honda, il quale evidenzia quanto la civiltà sia arrivata ad un punto in cui gli uomini rischiano di essere sostituiti dalle macchine, ma queste ultime fanno meno paura dell’odio con cui l’uomo, nonostante tutti gli anni passati, continua a servirsi per alimentare un corpo che in realtà viene soltanto avvelenato. Titanosaurus è un dinosauro strappato dal suo habitat per fare del male, così come Katsura viene strappata dalla sua umanità. Infine è incredibile quanto, nonostante il film sia stato fatto in un’epoca in cui il genere stava tramontando, Honda sia stato capace ancora di realizzare delle sequenze action immortali che tolgono il fiato.

11) Godzilla (2014) di Gareth Edwards

Mai prima d’ora il ruolo di difensore della Terra di Godzilla era stato manifestato in maniera così cupa, poiché Edwards, attraverso una regia sublime, evidenzia lo stupore ed il terrore degli umani che si sentono completamente piccoli ed impotenti di fronte ad una natura che si dichiara per la prima volta. Omaggiando le vene dark di Yoshimitsu Banno e rifacendosi alla scuola di Christopher Nolan, il primo capitolo del Monsterverse è uno dei reboot più riusciti di sempre.

10) Godzilla Contro King Ghidorah (1991) di Kazuki Ōmori

L’opera di Kazuki Ōmori è stata spesso tacciata di essere troppo anti-americana, ma la critica che realizza contro il continente occidentale non è altro che uno specchio rivolto al Giappone, ripreso come un paese che ha fallito nella sua umiltà, tradendo i valori che avrebbe dovuto istituire e divenendo invece peggio di tutti gli altri stati che critica costantemente. Inoltre per la prima volta le origini di Godzilla vengono esplorate nella sua interezza, mostrando il fallimento di una civiltà che avrebbe dovuto imparare ad essere più clemente con sé stessa e con gli altri, nonostante Ōmori non rinunci anche alla rappresentazione della speranza. In assoluto uno dei migliori film di Godzilla di sempre.

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9) Godzilla, Mothra And King Ghidorah: Giant Monsters All-Out Attack (2001) di Shūsuke Kaneko

Tra i capolavori della saga di Godzilla è impossibile non citare il reboot di Kaneko, il quale trasforma il kaiju in una figura demoniaca che riflette la rabbia delle persone vittime sia della Seconda Guerra Mondiale che dei attacchi atomici: mai prima di allora Godzilla era stato così feroce e distruttivo, come se avesse piacere nel farla pagare alle persone. In questo film, realizzato con delle impressionanti sequenze visive, Kaneko ricorda l’importanza della memoria e la tristezza dell’essere costretti a combattere, affidandosi alla mitologia che, dopo centinaia di anni, è ancora capace di trasmettere qualcosa.

8) Godzilla II: King Of The Monsters (2019) di Michael Dougherty

Il terzo capitolo dell’universo condiviso di Godzilla e Kong presenta alcune delle più belle scene d’azione mai girate nel cinema moderno, con i kaiju che combattono in tempeste colorate che dipingono il cielo attraverso visioni apocalittiche ed eleganti. Ma al di là della grandezza estetica, il film è di una meravigliosa raffinatezza nel dipingere i mostri come divinità naturali che devono seguire il loro corso, mentre gli esseri umani affrontano i loro demoni interiori che li portano a fare scelte sbagliate, ma da cui è sempre possibile rialzarsi, come la società è riuscita a rialzarsi persino dopo gli esperimenti atomici. In assoluto il miglior film del Monsterverse ed uno dei migliori film di Godzilla mai realizzati.

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7) L’Invasione Degli Astromostri (1965) di Ishirō Honda

Il film di Godzilla in cui i mostri hanno meno minutaggio in assoluto, risultando una delle opere più audaci, ma non per questo meno affascinati. Honda realizza un film monumentale sulle invasioni aliene, dove gli abitanti del pianeta X rappresentano l’eterna incomunicabilità tra le nazioni, le quali preferiscono passare alle maniere forti piuttosto che chiedere ciò di cui hanno bisogno. Inoltre è uno straordinario riscatto dei creativi e delle persone emarginate, nonché una grande denuncia contro l’alienazione della tecnologia, accompagnando il tutto da uno spettacolo monumentale.

6) Watang! Nel Favoloso Impero Dei Mostri (1964) di Ishirō Honda

Il primo incontro tra Godzilla e Mothra non solo simboleggia il contrasto tra i disastri dell’atomica e la grandezza della natura, ma è anche un feroce attacco ai grandi proprietari terrieri che misurano l’importanza delle cose soltanto in base al denaro. L’autore evidenzia la sofferenza degli altri paesi che vengono devastati dalle calamità delle civiltà più grandi, ma allo stesso tempo lancia un messaggio di fratellanza, nella speranza che venga afferrato dalle nuove generazioni. Da lodare, ancora una volta, le sequenze di distruzione di Godzilla, il quale viene evidenziato come un pesce fuor d’acqua in mezzo ad una città in cui si sente completamente estraneo.

5) Godzilla Vs. Destoroyah (1995) di Takao Okawara

Tra tutti i film del franchise, Godzilla Vs. Destoroyah è quello che più di tutti evidenzia le sofferenze di Godzilla, dipingendolo come un povero animale abbandonato al suo destino che deve subire le ultime sofferenze impartite dagli uomini. L’opera di Okawara è la rappresentazione più vicina al senso dell’apocalisse del nucleare, in cui ogni secondo è prezioso perché l’umanità non è mai stata tanto vicina all’interruttore mortale. Destoroyah, il demone antagonista, è il simbolo del totale annullamento della vita che si dovrà scontrare con le forze della Terra, la quale è ancora capace di dare qualcosa nonostante le ultime emanazioni. Un capitolo finale da pura maestria cinematografica.

Godzilla: i migliori film

4) Godzilla: Furia Di Mostri (1971) di Yoshimitsu Banno

Quando si pensa ai migliori film di Godzilla, l’unico lungometraggio diretto da Yoshimitsu Banno è uno dei primi che viene in mente grazie alla sua coraggiose sperimentazioni, realizzate attraverso l’uso di straordinarie sequenze oniriche fatte sia in live action che con l’animazione. Banno dipinge un mondo devastato dall’inquinamento, simboleggiato da Hedorah che è il miglior alieno che la saga abbia mai avuto, ancora oggi profondamente inquietante con le sue metamorfosi che devastano l’anima. Le meravigliose sequenze horror, le quali soffocano le nuove generazioni che provano a lanciarsi dove le vecchie hanno fallito, rendono Godzilla: Furia Dei Mostri un capolavoro.

3) Shin Godzilla (2016) di Hideaki Anno

Negli anni Godzilla ha assunto numerosi volti, ma il più coraggioso rimane quello di Hideaki Anno, il quale trasforma Godzilla in una divinità che si evolve attraverso un aspetto zombificato che mostra una natura che sembra sofferente, ma anche pronta a riprendersi tutto quello che gli uomini hanno portato via. Anno attacca fortemente la politica giapponese, rappresentata come un gruppo di uomini fissati con le tradizioni e che ci mettono troppo a prendere decisioni che dovrebbero essere umanamente immediate, dei burattini incapaci di difendere la nazione, come l’umanità è incapace di difendersi da Godzilla. Oltre alla profondità, le scene in cui il kaiju è presente mischiano lo splatter con la spettacolarità in modo inedito e straordinariamente efficace.

2) Godzilla Minus One (2023) di Takashi Yamazaki

L’opera di Yamazaki ha fatto molto parlare di sé grazie alla sua incredibile vittoria agli Oscar per i migliori effetti visivi, premio ottenuto grazie a delle scene con una direzione artistica perfetta, tra cui forse la migliore scena del raggio atomico mai realizzata, la quale rappresenta tutte le atrocità che i Giapponesi hanno passato durante Hiroshima e Nagasaki. Ma oltre alla perfezione tecnica, Godzilla Minus One è un inno alla vita, il quale denuncia un Giappone che per troppo tempo ha preferito sacrificare i suoi cittadini in nome di una prosperità che non è mai esistita durante la guerra, mentre questi ultimi, in quanto normali civili, sono le uniche persone determinate ad andare avanti e che possono garantire un futuro.

quali sono i migliori film di Godzilla

1) Godzilla (1954) di Ishirō Honda

Ovviamente al primo posto non poteva che esserci l’originale capolavoro di Ishirō Honda. Un’opera monumentale che ha cambiato per sempre il modo di concepire i mostri, avendo avuto il coraggio di creare un’entità che denunciasse quello che gli Americani hanno fatto con le bombe nucleari, devastando una Terra che da allora non è rimasta più la stessa. Nonostante siano passati 70 anni, il film presenta ancora dei momenti che distruggono l’animo, nonché una Tokyo devastata mentre i cittadini, pur di sfuggire alla sofferenza, desiderano riunirsi con i loro cari morti in guerra. In tutto questo non manca la fede, unico strumento che permette di avere fiducia in un’umanità dalla quale bisogna sempre aver paura. Da evitare la versione doppiata in italiano, poiché si tratta del montaggio tagliato e rimontato dagli americani per cancellare tutti i messaggi politici, troppo controversi all’epoca. Godzilla è e rimarrà sempre uno dei più grandi capolavori di tutta la storia del cinema.