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Recensione – Holly: Il film in concorso a #Venezia80

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Holly è il nuovo film di produzione olandese diretto da Fien Troch, presentato nella sezione “Concorso” all’Ottantesima Mostra Del Cinema Di Venezia. Nel cast Cathalina Geeraerts, Felix Heremans, Greet Verstraete, Serdi Faki Alici, Els Deceukelier, Maya Louisa Sterkendries, Robby Cleiren e Sara De Bosschere. La pellicola copre un minutaggio di 103 minuti. Di seguito la trama e la recensione di Holly di Fien Troch.

La trama di Holly, film in Concorso a #Venezia80

Presentato nella sezione “Concorso” all’Ottantesima Mostra Del Cinema Di Venezia, il film Holly presenta la seguente trama, come citata dal programma ufficiale della Biennale: “La quindicenne Holly chiama la scuola dicendo che quel giorno resterà a casa. Poco dopo nell’istituto scoppia un incendio in cui muoiono diversi studenti. L’intera comunità, colpita dalla tragedia, si riunisce per cercare consolazione. Anna, una delle docenti, è affascinata dalla strana premonizione di Holly e la invita a far parte del suo gruppo di volontari. La sola presenza di Holly trasmette tranquillità, calore e speranza. Presto però tutti vogliono incontrarla e sentire l’energia catartica che emana da lei, chiedendo alla ragazza sempre di più.”

La recensione di Holly, film di Fien Troch

Nel nuovo film di Fien Troch, Holly, presentato in Concorso all’ottantesima Mostra del Cinema di Venezia, si assiste ad una “coming of age” di un’adolescente olandese (colei che dà il titolo alla pellicola), dotata di misteriosi poteri soprannaturali. Una terribile vicenda sconvolge le vite di diversi membri della sua comunità. In qualche modo Holly riesce a sopravvivere all’incendio che causa la morte di molti suoi compagni studenti, non essendosi presentata quel giorno a scuola. Le sensazioni “premonitrici” della giovane ragazza le permettono dunque di scampare all’accaduto, e da quel momento la sua vita viene stravolta.

 

Accertati i suoi bizzarri poteri benefici, Holly diviene improvvisamente una divinità agli occhi della sua comunità. Quest’ultima si rivolge alla giovane per trovare conforto ed eleborare il lutto delle giovani perdite subite. Inesorabilmente però il suo talento rischia di schiacciarla, essendo ormai vista come un “fenomeno da baraccone” o come unica fonte di sfruttamento e di sollievo personale, laddove fino a poco tempo prima veniva addirittura bullizzata. Citate le premesse narrative interessanti, la sceneggiatura procede tuttavia con un ritmo troppo lento, e le interpretazioni sono tutt’al più dimenticabili, particolarmente quella della giovane attrice protagonista che sembra non riuscire a parlare che con un flebile fil di voce.

 

Si citava prima il concetto di “coming of age”, questo perché metaforicamente il film Holly rappresenta una sorta di percorso di formazione adolescenziale, una presa di coscienza e l’abbandono dello stato fanciullesco e dell’ingenuità. Non si tratta del primo film presente alla Mostra di quest’anno con queste tematiche. Diversi sono infatti i film proposti che parlano direttamente ai ragazzi (leggasi ad esempio la recensione dedicata al film ungherese Una Spiegazione Per Tutto). Ma Holly è purtroppo uno dei meno convincenti della lista. La narrazione appare talmente distaccata e blanda, che viene quasi da domandarsi come un film del genere possa essere rientrato nella categoria “Concorso”.

 

Al suo posto avrebbero sicuramente meritato considerazione film “Orizzonti” come Tatami o “Fuori Concorso” come Hit Man. Menzione speciale va fatta al personaggio del fratello di Holly, decisamente più accattivante per lo spettatore della sua sorella protagonista. Con un carattere più irascibile e impulsivo, il ragazzo rappresenta la dualità dell’animo umano. La gentilezza di Holly è in un certo qual senso lo specchio della violenza inconscia di suo fratello, metafora sottolineata dal finale mistico della pellicola, in cui le sagome dei due fratelli si fondono divenendo un’unica persona, probabilmente per fronteggiare le avversità di una vita altanelante, in cui una faccia della medaglia non può sussistere senza l’altra.

Voto:
2/5
Andrea Barone
1.5/5
Christian D'Avanzo
1.5/5
Gabriele Maccauro
1.5/5
Alessio Minorenti
1.5/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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