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Harry Potter: la classifica di tutti i film dal peggiore al migliore

Conclusa la retrospettiva dei singoli film, è il momento di stilare la classifica dal peggiore al migliore, compresi gli spin-off. Siete d’accordo con le posizioni stilate?
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban classifica film franchise

All’apertura del nuovo millennio, nel 2001 viene inaugurato il franchise cinematografico del maghetto più famoso nella storia della Settima Arte, con ben otto capitoli principali ed una trilogia spin-off. In attesa dei nuovi progetti in casa Warner Bros., ambientati nuovamente nella magica Hogwarts, ecco di seguito la classifica dei 11 film del franchise cinematografico di Harry Potter dal peggiore al migliore.

Animali Fantastici e i Segreti di Silente classifica film Harry Potter

11) Animali Fantastici e i Segreti di Silente, di David Yates – 2022

Il peggior film del franchise di Harry Potter non può che essere anche l’ultimo in ordine di uscita, con “Animali Fantastici – I segreti di Silente” che raggiunge l’ultimo posto della classifica. Un film dagli enormi difetti già prima dell’uscita stessa nelle sale, soprattutto per le questioni riguardanti i membri del cast. L’assenza di Johnny Depp – comunque sostituito egregiamente da Mads Mikkelsen che concede tutto se stesso al personaggio, ma non basta – sicuramente presenta un fattore di estraniamento rispetto alla continuity dei precedenti due capitoli, ma è davvero il male minore. Una narrazione piatta, ricchissima di inutili forzature di trama, personaggi abbandonati a sé stessi e alla loro inutilità, effetti speciali datati e molti altri elementi che fanno non di poco precipitare la magia dietro la saga.

10) Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald, di David Yates – 2018

Poco più in alto nella classifica (ma effettivamente non di troppo) si trova, anche qui in perfetto ordine, il penultimo capitolo della saga, sempre diretto da David Yates. Una peculiarità di questa classifica sta inoltre nel fatto che, su 11 capitoli, ben 7 vengono diretti dal regista britannico dalle non brillanti doti tecniche, che fanno scendere i film della saga da lui diretti ai posti inferiori della classifica. Fatto sta che “Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald” del 2018 presenta sostanzialmente molti dei punti critici riscontrati nel suo seguito, sebbene il carisma di Johnny Depp qui faccia bene la sua parte ed un certo interesse nella parte narrativa che, da capitolo centrale della trilogia, poteva presentarsi dall’ottimo potenziale per il capitolo finale. Potenziale, purtroppo, mandato di diritto alle ortiche e così anche le sue premesse inevitabilmente si scaricano.

Animali Fantastici e dove trovarli classifica film Harry Potter

9) Animali Fantastici e dove trovarli, di David Yates – 2016

Il primo capitolo della trilogia prequel/spin-off “Animali Fantastici e dove trovarli” ha un pregio che, in un modo o nell’altro, deve essergli riconosciuto, ovvero essere riuscito sostanzialmente a tornare nelle magiche atmosfere di Hogwarts e cercare di aggiornare quell’iconico immaginario. La valenza magica è palpabile, così anche la scelta di concentrarsi su un racconto più fiabesco e a portata dei più piccoli, attraverso l’introduzione e allo sviluppo della ricerca alle “bestie magiche” rese anche ottimamente dagli effetti speciali, senza considerare che arriva – per la prima volta nella saga – un premio Oscar, quello ai Migliori Costumi (nell’anno di “Allied” e “La La Land”). Sembrerebbe dunque un capitolo almeno dalla piena sufficienza, e invece non solo la deriva dei prossimi capitoli fanno inevitabilmente sprofondare il film ai posti bassi della classifica, ma a livello narrativo il film è pressoché inesistente, una comicità che non funziona perché non funziona il target di riferimento, colpi di scena telefonati e personaggi scritti con fin troppa superficialità.

8) Harry Potter e il Principe Mezzosangue, di David Yates – 2009

Rimanendo sempre alla regia di David Yates, ma fuoriuscendo dalla saga prequel/spin-off, dei film incentrati sul maghetto più famoso del cinema “Harry Potter e il Principe Mezzosangue” è quello che potrebbe risultare più debole, pur raggiungendo a pieni voti una sacrosanta sufficienza artistica. Il capitolo probabilmente più cupo dell’intera saga, anche e soprattutto per rispecchiare al meglio l’atmosfera che i mangiamorte stanno continuando a dilagare nel mondo magico, il film vince quasi esclusivamente per le forti vibes emotive create appositamente per gli amanti della saga – specialmente per la dipartita di Albus Silente – e prova ad intrecciare (in parte largamente fallendo) una trama mystery anche attorno al misterioso libro del Principe. Gli effetti speciali funzionano – decisamente meno la realizzazione dei flashback, narrativamente vitali – il cast convince e la messa in scena ha il suo lato accattivante. Peccato che, oltre alle grandi forzature in chiave narrativa, il film si perda in un montaggio troppo spesso soporifero, la regia perde l’occasione tanto di rilasciare la carica di determinate sequenze (eccessivamente pronunciate) quanto di aumentarne la portata quando queste risultano fin troppo spente, oltre alla trama che presenta un generale senso di vuoto.

Harry Potter e l'Ordine della Fenice classifica film Harry Potter

7) Harry Potter e l’Ordine della Fenice, di David Yates – 2007

Due anni dopo che il quarto capitolo della saga ha definitivamente aperto le strade ad una via magica e dark, “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” non solo solidifica questa presa di posizione – dato soprattutto dalla presenza fisica di Voldemort nella narrazione – ma esce definitivamente dalle vicende “scolastiche”. Se con il quarto film infatti il processo inizia solo nella seconda parte del film, con questo quinto capitolo si iniziano ad intrecciare gli affari ministeriali, il passato politico dei maghi e si pongono le basi per la grande guerra magica che si scatenerà. Il film in sé pone un registro anche tecnico-artistico che verrà fedelmente seguito anche nei prossimi capitoli, ma a colpire è soprattutto la tematizzazione politica e mediatica della narrazione che si distacca fortemente dai primi capitoli, presentando anche un personaggio molto forte e convincente come la Dolores Umbridge di Imelda Staunton.

6) Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, di David Yates – 2010

Si accennava poco fa della Grande Guerra tra maghi e la conclusione della saga non poteva che regalare questo epico momento soprattutto ai suoi fan. Per ovvie ragioni i due capitoli conclusivi “Harry Potter e i Doni della MorteParte 1 e 2 andrebbero presi ed analizzati nel suo complesso, ma affrontati singolarmente comunque riescono a presentare dei caratteri di peculiarità. In particolare, il settimo capitolo della saga prende più le vesti di un vero e proprio road-movie, con la squadra diretta alla ricerca e alla distruzione degli Horcrux e da questo punto di vista il ritmo narrativo sicuramente un po’ ne risente. Rimane comunque il fatto che come capitolo di transizione tra il caos del sesto film e la grande conclusione si presenta egregiamente, con alcuni momenti – non solo la dipartita dell’amato elfo domestico, ma anche il racconto dei fratelli – che regalano belle emozioni ed un’architettura tecnica di gran livello.

5) Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, di David Yates – 2011

Se il penultimo capitolo della saga di Harry Potter pone le basi di una conclusione il più possibile spettacolare attraverso una camminata sostenuta nei boschi alla ricerca delle armi vincenti, “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2” è la cavalcata finale. Più per discorsi tecnicistici, soprattutto in fase di scrittura, che avrebbero meritato una cura maggiore – eccezion fatta per il comparto degli effetti speciali, sempre di ottimo livello – come era prevedibile aspettarsi l’ottavo film punta tutto sul fan-service, in senso più onorevole del termine. Una vera e propria royale rumble, dove i fan della saga possono gustarsi tutti i personaggi, fino ad ora conosciuti, scontrarsi in una guerra totale dall’alto tasso di spettacolarità. Oltre però alla magia e al conflitto generalizzante soprattutto nell’ultimo atto, a tenere il banco sono anche momenti dalle sentite emozioni, dove a vincere è la chiusura del cerchio a quello che forse è il miglior personaggio dell’intera saga.

4) Harry Potter e il Calice di Fuoco, di Mike Newell – 2005

Avendo lasciato alle spalle i capitoli diretti da David Yates, ci si avvicina al podio della classifica con un film di forte rottura per il registro estetico-narrativo della saga, ovvero il 15° film diretto dal regista britannico Mike Newell (“Donnie Brasco”, “Mona Lisa Smile”). “Harry Potter e il Calice di Fuoco” imposta una via particolarmente da dark-fantasy che verrà seguita ed esaltata dai prossimi capitoli. Fortissimo il piglio nazista conferito ai mangiamorte che, già dalla loro irruzione alla Coppa del Mondo di Quidditch, presentano una resa scenica anche orrorifica dal forte impatto, così come negli incubi sofferti da Harry e soprattutto per una costruzione della scena finale dall’accattivante e magnetica realizzazione. Per il resto il film perde sicuramente di piglio sullo spettatore nella parte centrale, con il Torneo Tremaghi sfruttato esclusivamente a mo’ di MacGuffin, dialoghi a volte imbarazzanti ed un ritmo narrativo non sempre convincente. Tuttavia, il registro mystery dietro agli eventi del Torneo riesce a suscitare il giusto grado di interesse, il personaggio di Alastor Moody dell’immenso Brendan Gleeson lascia il segno, ma questa entrata in scena del Voldemort di Ralph Fiennes rimane memorabile.

Harry Potter e la Pietra Filosofale classifica film franchise

3) Harry Potter e la Pietra Filosofale, di Chris Columbus – 2001

Si entra così sul podio della classifica dei film del franchise di Harry Potter con tre capitoli, guarda caso, diretti dai registi che sicuramente hanno importato un certo livello di classe ed eleganza e, anche per questo, alquanto interscambiabili tra di loro. Al terzo posto si trova infatti “Harry Potter e la Pieta Filosofale” alla decima regia di Chirs Columbus, ovvero dove tutto è cominciato. Preso come film a sé stante, il primo capitolo della saga potrebbe risultare distante da un certo livello di eccellenza, con spesso momenti alquanto soporiferi, tutto il cast che deve ancora entrare veramente nel personaggio ed un piglio “bambinesco” che si fa decisamente sentire, sebbene come scelta sia assolutamente coerente e funzionale alla narrazione. Tuttavia, il film di Columbus ha l’innegabile pregio di dare il via ad una saga cinematografica che entrerà nella storia, attraverso un immaginario visivo dal fascino irresistibile, una ricostruzione della messa in scena di gran classe, momenti che – seppur privi dell’attaccamento ai personaggi che vi sarà inevitabilmente più avanti – riescono a suscitare intense emozioni e con la colonna sonora di John Williams che dà le sue prime forti stoccate.

2) Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, di Alfonso Cuaron – 2004

Medaglia d’argento – anche se il materiale potrebbe essere dannoso per qualcuno – per quello che, almeno tecnicamente, potrebbe essere considerato dai più il miglior capitolo della saga, ovvero “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban”. Terzo film del franchise, il futuro pluripremiato agli Oscar Alfono Cuaron imposta una messa in scena particolarmente cupa e totalizzante, soprattutto attraverso un comparto fotografico eccellente, ma non solo. Almeno visivamente, lupi mannari, mastini infernali e Dissennatori conferiscono al film – precedentemente diretto ai più piccoli – un piglio horror e fortemente dark, nonostante sia forse il capitolo al quale più di tutti manca il contatto diretto ed indiretto con il Signore Oscuro. I personaggi crescono di spessore, il comparto tecnico denota la grande classe del regista e, a livello di scrittura, la parte dei viaggi temporali nella sua complessità realizzativa rimane davvero ben gestita.

Harry Potter e la Camera dei Segreti classifica film franchise

1) Harry Potter e la Camera dei Segreti, di Chris Columbus – 2002

Capitolo di transizione tra il registro magicamente infantile del primo e quello cupo e tetro del terzo, il secondo capitolo della saga si aggiudica la medaglia d’oro al miglior film del franchise del maghetto più famoso del cinema. Diretto sempre da Chris Columbus, “Harry Potter e la Camera dei Segreti” rasenta l’eccellenza infatti nel mixare con grande abilità i toni gioiosi – di pur sempre bambini alle prese con la magia – e quelli dell’opprimente mano della morte sugli stessi. L’iconico personaggio del Gilderoy Allock di Kenneth Branagh – maschera grottesca del giullar richiamo della ragione, con una presa scenica dal gran coinvolgimento ma anche una certa psicologia del personaggio non banale – e l’ironia si scontrano con bambini pietrificati, fantasmi e bestie mostruose. Ciò che rende il secondo capitolo della saga un film decisamente riuscito rimane, soprattutto, la sua impostazione narrativa accattivante e fortemente intrigante nel venire a galla del mistero che sta diffondendo il terrore ed il panico ad Hogwarts.