Her Private Hell: Diego Calva e Aoi Yamada nel cast del film di Nicolas Winding Refn

Dopo quasi 10 anni di attesa, Nicolas Winding Refn è pronto a tornare alla regia con Her Private Hell, il cui cast inizia a prendere forma. Ma chi ne farà parte?
Diego Calva e Aoi Yamada entrano nel cast di Her Private Hell, il nuovo film di Nicolas Winding Refn

Articolo pubblicato il 13 Giugno 2025 da Gabriele Maccauro

Sono passati ormai quasi 10 anni dall’uscita nelle sale di The Neon Demon ma, proprio quando nessuno se lo aspettava, Nicolas Winding Refn ha annunciato di essere al lavoro su un nuovo lungometraggio. Her Private Hell sarà infatti il suo undicesimo film ed il cast sta prendendo forma proprio in queste settimane. Dopo aver resa nota la presenza di Sophie Thatcher e Charles Melton, ecco che arriva la conferma di diversi altri interpreti, tra cui Diego Calva e Aoi Yamada. Un cast giovane e promettente per un film estremamente atteso che, visti i suoi trascorsi, è facile immaginare che il prossimo anno possa debuttare al Festival di Cannes o alla Mostra del Cinema di Venezia.

Il cast di Her Private Hell, diretto da Nicolas Winding Refn

Tra i registi più importanti in attività, Nicolas Winding Refn è finalmente pronto a tornare su grande schermo a distanza di quasi 10 anni da The Neon Demon. Il nuovo progetto sarà Her Private Hell, ma chi farà parte del cast? Oltre ai già annunciati Sophie Thatcher e Charles Melton ed ai sopracitati Diego Calva (Babylon) e Aoi Yamada (Perfect Days), sono stati infatti confermati Dougray Scott (Crime), Shioli Kutsuna (Deadpool & Wolverine) e Hidetoshi Nishijima (Drive my Car). La trama è ancora avvolta dal mistero, ma sappiamo che il film sarà prodotto dallo stesso Refn e da lui scritto insieme a Esti Giordani. Come produttori esecutivi figurano invece Takuma Takasaki (Perfect Days), Kimberly Willming e Christina Erritzøe (Copenhagen Cowboy) e Lene Børglum (Solo Dio Perdona, The Neon Demon). Un byNWR Originals.

La carriera di Nicolas Winding Refn tra cinema e televisione

Nato a Copenhagen il 29 settembre 1970, Nicolas Winding Refn è senza ombra di dubbio uno dei registi più importanti in attività, un autore dallo stile unico che, pur restando lontano dal mainstream, ha saputo ritagliarsi un pubblico di fedelissimi. Il suo debutto arriva con Pusher – L’inizio (1996), primo capitolo di una trilogia divenuta ormai cult e riscoperta soprattutto negli anni seguenti. Nonostante la volontà di proseguire quella storia però, Pusher II – Sangue sulle mie Mani (2004) e Pusher 3 – L’angelo della Morte (2005) arrivano soprattutto per l’insuccesso dei precedenti Bleeder (1999) e Fear X (2003), con protagonista John Turturro. Il successo negli anni della trilogia lo porta però a dirigere il primo film che dà veramente una svolta alla sua carriera, ovvero Bronson (2008), Biopic sulla vita del criminale Charles Bronson interpretato magnificamente da Tom Hardy. Il successivo Valhalla Rising (2009) viene ingiustamente dimenticato, ma fa capire davvero che tipo di autore sia Refn e cosa vorrebbe costruire con piena libertà creativa.

L’esplosione vera e propria arriva però nel 2011: Drive vince il Prix de la Mise en Scène per la miglior regia al 64esimo Festival di Cannes e diventa istantaneamente un cult straordinario, grazie anche e soprattutto alla colonna sonora ed al ruolo ricoperto da Ryan Gosling. Ecco che arriva dunque quella carta bianca totale da lui sempre ricercata e, insieme all’attore di La La Land, decide di fare ciò che solo un grande artista può fare, ovvero fregarsene delle logiche di mercato e di ciò che vuole il pubblico e di andarsene in Thailandia a realizzare Solo Dio Perdona (2013), anch’esso presentato a Cannes ma fischiato dalla platea. Nel 2016 arriva poi The Neon Demon con Elle Fanning mattatrice assoluta ed arriva anche la terza anteprima consecutiva sulla Croisette, ma qualcosa sembra essere cambiato e Refn si allontana dal cinema per anni. Non smette però di lavorare e, oltre a pubblicità come Beauty is not a Sin o collaborazioni con grandi brand, il regista danese dirige due serie tv tanto interessanti quanto però dimenticate: Too Old to Die Young per Amazon Prime Video e Copenhagen Cowboy per Netflix.

Fonte: Deadline