Cerca
Close this search box.

Non solo Challengers: i migliori film sul tennis da recuperare prima del film con Zendaya

Il nuovo film di Luca Guadagnino, Challengers, non è certo il primo che parla di tennis o che sfrutta la sua ambientazione: ma quali sono i migliori film su questo sport?
Non solo Challengers: i migliori film sul tennis da recuperare prima del film con Zendaya

Secondo recenti dati, l’Italia vive un grande momento per quanto riguarda l’attenzione rivolta al mondo del tennis, che è quasi raddoppiata rispetto alle stime degli ultimi anni. Di sicuro, ciò è dovuto alla grande epopea di Jannik Sinner che, dopo aver conquistato la vittoria nel contesto degli Australian Open, si è issato fino al secondo posto in classifica; non stupisce che, in questo contesto, Challengers di Luca Guadagnino calzi a pennello, sfruttando quella rinnovata passione per lo sport spesso raccontata anche nel mondo del cinema. Il film con Zendaya, Josh O’Connor e Mike Faist, però, non è certo l’unico da vedere sul mondo del tennis: ma quali sono i migliori da recuperare in attesa dell’ultimo prodotto di Luca Guadagnino?

King Richard – Una famiglia vincente

Il film in questione è valso la vittoria del Premio Oscar come miglior attore protagonista a Will Smith, in una serata certamente indimenticabile, anche se per altri motivi legati agli scontri con Chris Rock. Una famiglia vincente non è esattamente il miglior film della storia sul mondo del tennis, ma ha comunque la capacità di raccontare un uomo – più che il tennis delle sorelle Williams – che si trova alla base di una delle dinastie più forti della storia del tennis. Si parla di Richard Williams, padre di Venus e Serena, due delle tenniste più importanti di sempre nello sport in generale, predestinate ancor prima che nascessero con un programma di 78 pagine sul loro futuro.

Wimbledon

Paul Bettany e Kirsten Dunst sono protagonisti di un film che ricalca – anche se in maniera romanzata – la vita di Goran Ivanisevic, fino a pochissimo tempo fa anche allenatore del serbo Novak Djokovic. Un giocatore che, nel mondo del tennis, non ha ottenuto forse tutto ciò che meritava, anche a causa di problematiche ai tendini e ad infortuni che hanno limitato le potenzialità della sua carriera ma che, presentandosi al Wimbledon con la posizione numero 125 e con una wild card, è riuscito in una straordinaria impresa che rimarrà nella storia. A partire da questo elemento, la rom-story del film vede i due tennisti spingersi emotivamente per andare oltre nel torneo più prestigioso nel mondo del tennis.

Match Point

Non è esattamente un film sul tennis, ma l’ambiente, il titolo, le connotazioni emotive lo ricordano; del resto, non era possibile non inserire un film di Woody Allen in questa lista, soprattutto dato il ruolo di Jonathan Rhys Meyers, un attore che si è certamente perso nella sua carriera ma che – in questo film – regala un’interpretazione sicuramente indimenticabile (un ex campione del tennis), accanto a quella di Scarlet Johansson, che veste i panni della cognata della moglie di cui si innamora. Se si cerca un prodotto che possa, in qualche modo, mostrare lo sport in maniera attiva, Match Point non fa al caso proprio ma, comunque, si tratta di un film eccezionale da vedere.

Borg McEnroe

È una delle rivalità più importanti di sempre nel mondo dello sport in generale e, nel tennis, si tratta di uno degli scontri che si è verificato maggiormente: Björn Borg (Sverrir Gudnason) e John McEnroe (Shia LaBeouf), due tennisti assolutamente eccezionali che sfidavano – anche se in modo differente – le convenzioni del proprio tempo. Personalità distinte, modi di giocare differenti, con la glacialità di Borg che nascondeva problematiche sociali e tentativi di suicidio, mentre il carattere di McEnroe, sempre sfidante degli arbitri del tennis in generale, celava una bontà non sempre mostrata in campo. I due sono poi diventati grandi amici e, ancora oggi, vengono messi l’uno contro l’altro in momenti come la Laver Cap, di cui sono capitani: il film racconta tutto il processo, soffermandosi sullo storico scontro a Wimbledon del 1980, finito con uno straordinario tie-break per 16-14.

La battaglia dei sessi

Billie Jean King, qui interpretata da Emma Stone, è una delle tenniste più importanti nella storia dello sport in generale, non soltanto dal punto di vista del talento e delle sue partite, ma anche per quella personalità che le ha sempre permesso di ergersi a idolo di un movimento. Il film è raccontato da Jonathan Dayton e Valerie Faris, che mostrano la grande ascesa della tennista e la sua volontà di sfidare Bobby Riggs (interpretato da Steve Carell) che dichiarò come le donne fossero inutili su un campo da tennis, se non per essere raccattapalle; in una delle battaglie tra sessi più iconiche nella storia dello sport in generale, il film mostra uno spaccato certamente considerevole.