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Recensione – Eternals: diretto da Chloe Zhao con Angelina Jolie e Richard Madden

Recensione - Eternals

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: Eternals
Genere: Azione, Supereroistico
Anno: 2021
Durata: 156′
Regia: Chloe Zhao
Sceneggiatura: Chloe Zhao, Ryan Firpo, Kaz Firpo, Patrick Burleigh
Cast: Gemma Chan, Richard Madden, Salma Hayek, Angelina Jolie, Lia McHugh, Barry Keoghan, Don Lee, Kumail Nanjiani, Lauren Ridloff, Brian Tyree Henry, Kit Harington
Fotografia: Ben Davis
Montaggio: Craig Wood, Dylan Tichenor
Colonna Sonora: Ramin Djawadi
Paese di produzione: Stati Uniti d’America

Creati nei fumetti dal genio di Jack Kirby, gli Eterni fanno il loro esordio all’interno del vasto universo del Marvel Cinematic Universe con un film volutamente epico ed ambizioso, ma non privo di difetti. Ecco la recensione di Eternals, film del 2021 diretto da Chloe Zhao.

La trama di Eternals, diretto da Chloe Zhao

Di seguito la trama di Eternals, l’esordio cinematografico del nuovo supergruppo dei Marvel Studios: 

Nel 5000 a.C. gli Eterni, creature immortali e superpotenti provenienti dal pianeta Olimpia, vengono inviati con l’astronave Domo dal Celestiale Arishem sulla Terra per combattere i Devianti, esseri mostruosi che divorano gli esseri umani, insediandosi al principio in Mesopotamia. Nel corso dei millenni gli Eterni proteggono l’umanità da tale minaccia, ma sono obbligati a non interferire mai nel percorso evolutivo della razza umana. Nel 1521, durante la Conquista spagnola in Centro America, quelli che sembrano gli ultimi Devianti rimasti sulla Terra vengono eliminati dagli Eterni, ma tra questi si genera una frattura in quanto alcuni di loro vorrebbero intervenire nella storia umana; il gruppo si scioglie e ciascuno prende la propria strada in attesa di essere richiamati su Olimpia. Nel presente, gli Eterni Sersi (Gemma Chan) e Sprite (Lia McHugh) vivono a Londra sotto mentite spoglie; in passato Sersi aveva avuto una relazione con il compagno di squadra Ikaris (Richard Madden), sfociata in matrimonio. Dopo essere stata abbandonata senza apparente motivo oltre cinquecento anni prima, Sersi ha iniziato una relazione con l’umano Dane Whitman (Kit Harington). Una sera Sersi, Dane e Sprite vengono attaccati da un Deviante e Ikaris appare per aiutarle a respingerlo; i tre Eterni decidono quindi di riunirsi con il resto della squadra sparsa per il mondo per fronteggiare il rinnovato pericolo.

Recensione - Eternals

La recensione di Eternals, la genesi del Marvel Cinematic Universe

Creati dal grande Jack Kirby nel 1976 gli Eterni, definiti nei fumetti con la dicitura di “Homo immortalis”, sono un gruppo di esseri perpetui creati dai Celestiali per sconfiggere la minaccia dei Devianti, le loro controparti malvagie. Da questo semplice plot narrativo parte l’introduzione di Eternals, ventiseiesima pellicola del Marvel Cinematic Universe e terzo della Fase Quattro, film diretto dalla regista premio Oscar Chloe Zhao e infarcito da un cast di assoluto livello. Il film della regista di Nomadland si potrebbe definire, a tutti gli effetti, una sorta di grande e grosso prequel di tutto il Marvel Cinematic Universe: eppure, al netto di un pretesto narrativo furbescamente ruffiano (“non interveniamo perché l’uomo deve evolversi da solo”), Eternals si gioca le sue carte in maniera spontanea con un prodotto profondamente diverso dal classico stilema dei cinecomics made in Marvel Studios. La forza del film di Zhao sta tutta nella caratterizzazione dei personaggi principali: il modo in cui questi dieci personaggi interagiscono tra loro è esplicato in un rapporto interno che va al di la del semplice spirito di squadra, un legame che viene radicato attraverso i millenni della storia umana tramite i conflitti di interesse, amori sbocciati e amicizie legate al senso di appartenenza. Da questo punto di vista, Eternals mostra i muscoli con una sceneggiatura che non lascia nulla al caso, mischiata ad una regia che sa esaltare sia i momenti intimi dei protagonisti che le fasi action più concitate. Strutturalmente la pellicola si diversifica dal resto dei prodotti MCU per la dinamica con cui la guerra contro i Devianti viene affrontata: dai convincenti flashback riguardanti la storia antica dell’umanità, fino agli eventi ambientati nel presente, gli Eterni vengono ben delineati in una direzione artistica che trova la sua strada anche grazie ad un paio di colpi di scena messi a segno in maniera efficace.

 

Dopo lo scoppiettante inizio, dove i protagonisti vengono presentati al pubblico sotto le note dell’ottimo main theme di Ramin Djawadi, Eternals soffre di una fase centrale decisamente diluita in chiacchiere e spiegoni, un secondo atto eccessivamente allungato che fatica a tenere la soglia dell’attenzione ai livelli di guardia. Ci pensa il terzo e ultimo atto a risvegliare il film grazie ad un buon plot twist coadiuvato da una messa in scena credibile e verosimile. Il merito va sicuramente alla scelta di non utilizzare i green screen (o comunque di non abusarne) a favore delle riprese in location esterne che, finalmente, offrono un punto di vista più tangibile e meno patinato rispetto al solito. Se a questo si aggiungono scene action decisamente ispirate (come la lotta tra la velocista Makkari e Ikaris) ed un rinnovato senso di epicità, ecco che Eternals si eleva in un film decisamente convincente nel suo stampo quasi autoriale. A contribuire a tutto ciò ci pensa il variegato cast di attori: dai veterani Salma Hayek (nel ruolo dell’Eterna Primaria AJak), alla sempre brava Angelina Jolie (la bipolare Thena), passando per le sorprese Kumail Nanjiani (nel ruolo di Kingo) a Don Lee (Gilgamesh) e Bryan Tyree Henry (Phastos), chiudendo con l’ottimo Barry Keoghan (Druig) e Lauren Ridloff (Makkari). Ognuno di questi caratteristi riesce, nel suo piccolo, ad offrire un background credibile grazie ad interpretazioni convincenti e mai sopra le righe, anche nelle situazioni più leggere e meno impegnative. Ad uscirne con i lividi, tuttavia, sono i veri protagonisti dell’opera: Sersi e Ikaris. La prima, interpretata da Gemma Chan, non concede una prova d’attrice degna di nota rimanendo fin troppo ancorata ad un personaggio che non ha nulla di interessante da offrire, nemmeno in termini puramente supereroistici. Il peggiore, tuttavia, rimane l’inspiegabile Richard Madden.  L’ex Robb Stark di Game of Thrones viene, letteralmente, paragonato a Superman nel corso del film:  eppure, al netto dei poteri praticamente identici, il personaggio manca di quel carisma necessario per essere degnamente messo al fianco del figlio di Krypton; merito (o colpa) di un Madden completamente imbalsamato, una scelta di casting assolutamente sbagliata per un personaggio che, almeno sulla carta, fa del conflitto interiore la sua parte più interessante.

Recensione - Eternals

Eternals: dove vederlo in streaming

Dieci personaggi, dieci caratteri diversi, una nuova squadra di eroi: Eternals, disponibile su Disney+, colpisce nel segno grazie ad un soggetto azzeccato che si rifà, senza mezzi termini, all’opera originale di Jack Kirby. Il film di Chloe Zhao definisce in maniera ottimale una nuova era di supereroi, mischiando il misticismo alla tecnologia in un’opera dal sapore epico, senza però dimenticarsi dell’intrattenimento con (poche, va detto) scene d’azione ad alto tasso di adrenalina. Nonostante un paio di scelte di casting infelici ed un ritmo altalenante, Eternals convince per il suo tentativo di diversificarsi dal contesto supereroistico delle ultime produzioni made in Marvel con un prodotto che fa della scrittura il suo asso nella manica. Introdurre dieci personaggi nuovi in un progetto editoriale così rodato non era un’impresa facile, ciò nonostante Chloe Zhao riesce nel suo intento portando a casa un risultato più che soddisfacente: Eternals vince grazie ad un worldbuilding volutamente adulatorio, un prodotto narcisista che mostra la sua bellezza pur non accorgendosi di avere qualche difetto. In un modo però talmente autentico che, nella sua vanità, si tramuta in uno dei cinecomics più interessanti degli ultimi dieci anni.

Voto:
4/5
Andrea Barone
5/5
Andrea Boggione
4/5
Christian D'Avanzo
4/5
Emanuela Di Pinto
3/5
Matteo Farina
2/5
Gabriele Maccauro
2/5
Alessio Minorenti
3.5/5
Vittorio Pigini
2.5/5
Bruno Santini
3/5
Giovanni Urgnani
4/5
0,0
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Voto del redattore:
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