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Anatomia di una caduta (di una capra) nel nuovo film Il caso Josette

Il caso Josette è una commedia francese che ha debuttato al cinema ad aprile 2024 e che si basa sulla materia (parodizzata) del processo: ma qual è il suo risultato?
Anatomia della caduta (di una capra) nel nuovo film Il caso Josette - Recensione

Il 2023 è stato segnato dalla grande importanza del cinema francese che, come ogni anno, ha portato in sala prodotti di grandissimo valore, in questo caso anche dell’incredibile respiro internazionale. Il caso più eclatante è stato quello di Anatomia di una caduta di Justine Triet, che ha ottenuto una doppietta tutt’altro che scontata con la Palma d’Oro e l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale nell’edizione 2024. Quasi come se per riflesso di tale importanza, l’anno successivo si è aperto nello stesso segno e non è un caso che, con una componente comica notevolmente differente e con un peso specifico del lungometraggio assolutamente inequarabile, arriva al cinema Il caso Josette. Ma con quale risultato? Di seguito, la trama e la recensione del film diretto da Fred Cavayé.

La trama di Il caso Josette: di che parla il film sul processo a una capra

Prima di procedere con la recensione di Il caso Josette, come di consueto, vale la pena specificare qualcosa di più a proposito della trama del lungometraggio in questione. Pampignac è un avvocato assolutamente fallimentare, che non piace al pubblico e che si trova in uno stato di grande povertà: nonostante ciò, porta avanti la sua professione e tenta di insegnare a suo nipote (che racconta la storia che lo vede protagonista) il mondo della legge. Quando, a seguito della morte di un ex soldato francese, si tenta di scongiurare la possibile presenza di un Savoiardo nel delitto, incolpando una capra di omicidio, Pampignac viene assunto per difendere Josette. In un primo momento crede si tratti di una bambina di 11 anni a cui hanno sbranato la famiglia, poi si renderà conto di star difendendo una capra al processo. Da questo momento in poi, inizierà un confronto in tribunale con Valvert, avvocato piacente e amato dal pubblico, a suon di dimostrazioni, situazioni grottesche e ricostruzioni possibili del delitto.

La recensione di Il caso Josette: un giocattolone che scherza con la materia del processo

Film sui processi, dunque, come si accennava precedentemente: nel muovere i passi nell’ambito della recensione di Il caso Josette non si può che analizzare quel materiale d’origine che il film di Justine Triet offre al lungometraggio in questione; è evidente che, per quanto si sia ben lontani dal voler replicare le fattezze di Anatomia di una caduta, il genere del thriller processuale abbia parecchio impressionato e posto le basi per una nuova produzione futura, di cui Il caso Josette non rappresenta che una piccola, e forse insignificante, produzione comica. Si badi bene: non è un brutto film; l’idea di base è sympatique, a voler parafrasare i cugini d’Oltralpe, e anche in quell’atteggiamento che potrebbe sembrare svogliato si rivede qualcosa di molto interessante, nella cura del lavoro – e della commedia – che non manca mai nell’umorismo e nell’ambito del cinema francese.

Il caso Josette gioca molto bene con la commedia degli equivoci, richiamandola attraverso l’ambiguità sull’identità di Josette, ma non manca di acquisire punti di forza nella trattazione dello straniero: sono mai davvero stati visti, i Savoiardi dai nasi torvi, gli occhi vicini e l’odore nauseabondo? Di sicuro è molto interessante il tema culturale del film, in una Francia che si appresta al prossimo regno di Luigi XIV e che ritrova, nella Savoia, il nemico di turno da scacciare e da allontanare: quando, però, una mappa di qualche decennio addietro dimostra che forse la Savoia non è così lontana come si crede si è pronti a trattare da Savoiardi amici e parenti con cui era stata condivisa una locanda fino al giorno prima. Anche il tema femminile, con la padrona di Josette che respinge i tentativi di Jean sono interessanti, nel desiderio di restituire all’interno spettatore qualche elemento di socialità e di attualità nonostante la cornice da ancient règime.

Nell’esacerbare, ed esorcizzare, il costume dell’antichità il film si basa su scenografie povere ma comunque efficaci, di fatto trasformandosi ben presto in commedia in costume con le parrucche di Valverde che cambiano continuamente o con i denti sporchi per impressionare l’uditorio. Per il resto, il film non offre altro: trattasi di un giocattolone che scherza con l’idea del processo, che si arricchisce di momenti di comicità mal assortita e che, pur derivando da una cultura che spesso lavora di fino con l’umorismo, ricerca in stereotipi e atteggiamenti grossolani (come l’uomo-capra che incorna il malcapitato barone, in una pura scena da cinepanettone) la sua chiave per far ridere lo spettatore. Sono debolissimi tutti gli aspetti tecnici e molti confronti tra i personaggi, che avrebbero potuto regalare una resa anche satirica migliore, appaiono particolarmente fiacchi e senza mordente. Una commedia semplice, dunque, che si accontenta di essere carina, simpatica e poco altro: poco male per il cinema, in cui Il caso Josette sicuramente non lascia traccia, che non viene affatto scosso da una produzione di questo genere; ciò che fa riflettere, ancora una volta, è il milione guadagnato in Francia per una – comunque – traccia di cultura che, per attenzione e amore per la sala, risulta essere lontana anni luce dalla nostra e che, anche a quelli che definiremmo “filmetti”, sa destinare rispetto e attenzione. Valori che, indipendentemente dal risultato del film, fanno riflettere molto sullo stato attuale del cinema francese.

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Il caso Josette
Il caso Josette

Il caso Josette è una commedia francese che si basa sul contesto del thriller processuale e che racconta un'indagine su un possibile omicidio condotto da una capra.

Voto del redattore:

5 / 10

Data di rilascio:

24/04/2024

Regia:

Fred Cavayé

Cast:

Dany Boon, Jerome Commandeu, Claire Chust, Alexandre Desrousseau

Genere:

Commedia

PRO

La parodizzazione del genere del processo
Il sottotesto sociale del film
La comicità a tratti è molto blanda
La commedia di costume non funziona
Molti intermezzi comici sono degni dei peggiori cinepanettoni