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Napoleon: tutti gli errori e le inesattezze storiche del film

Gli errori e le inesattezze storiche di Napoleon di Ridley Scott

Non bisognerebbe mai giudicare un film soltanto sulla base della sua aderenza ai fatti realmente accaduti, tuttavia in seconda battuta può risultare interessante capire cosa il regista abbia deciso di modificare all’interno della sua opera e quali libertà stilistiche abbia deciso di prendersi. Nel caso specifico di Napoleon diretto da Ridley Scott questo aspetto sta emergendo come preponderante e lo stesso regista si è difeso vigorosamente dalle critiche di diversi storici che accusavano la sua pellicola di essere storicamente approssimativa. Ecco di seguito gli errori e le maggiori inesattezze storiche di Napoleon diretto da Ridley Scott.

Gli errori, le inesattezze storiche e le differenze tra il film Napoleon e la realtà

Mettersi a spaccare il capello in quattro sarebbe un’operazione puramente velleitaria e, anche visti i trascorsi della carriera di Ridley Scott, si ridurrebbe a essere un interminabile elenco di fatti più o meno rilevanti che non sono avvenuti realmente o sono stati omessi. Ecco che dunque in questa sede ci si focalizzerà su le discrepanze storiche più macroscopiche presenti in Napoleon e nello specifico a venir messe in risalto saranno gli eventi rappresentati nel film e non quelli che invece sarebbero dovuti esserci.

La differenza tra finzione e realtà in Napoleon

La battaglia di Austerlitz

La battaglia di Austerlitz è considerata da molti storici militari come una delle più grandi vittorie mai ottenute sul suolo europeo e ha visto Napoleone alla guida del suo esercito sgominare le truppe austriache e russe. Tuttavia nel film diretto da Ridley Scott nel corso di questo epico scontro la tattica che porta il generale francese a vincere si basa su un elemento fittizio. Nel corso di questa battaglia sul suolo dell’impero austriaco viene mostrato come i cannoni dell’armata di Napoleone comincino a bombardare la superficie sulla quale si trovano i loro nemici, rivelando come quella che sembrava essere neve è in realtà un lago ghiacciato. Per ovvie ragioni questo elemento è stato completamente inventato dal regista britannico e il suo team creativo, nello specifico infatti la battaglia si svolse su un terreno paludoso, che favorì la vittoria francese, ma certamente non su una lamina di ghiaccio instabile che avrebbe portato gli austriaci e i russi a rinunciare all’attacco.

L’età di Napoleone e lo schiaffo a Giuseppina

Fin dall’annuncio del cast uno degli elementi di maggior curiosità era rappresentato dalla differenza di età tra i due interpreti a schermo, ovvero Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby. Ecco che una scelta di casting nasconde una delle più grandi discrepanze storiche della pellicola, nella realtà infatti la situazione non solo era diversa ma anzi invertita. Napoleone era 6 anni più giovane di sua moglie Giuseppina, mentre Joaquin Phoenix risulta essere quasi 15 anni più vecchio di Vanessa Kirby. La pellicola tenta di camuffare questo elemento truccando pesantemente l’attrice britannica, tuttavia l’operazione non sempre convince.

 

Anche nella relazione tra l’imperatore e sua moglie vi sono diverse scene che, se passate al setaccio della veridicità storica, scricchiolano e non poco. In particolare una delle scene più intense del film, cioè quella dello schiaffo di Napoleone a Giuseppina nel momento in cui i due si apprestano a divorziare, è frutto d’immaginazione. La maggior parte degli storici ritiene infatti che l’amore per la moglie dell’imperatore fosse tale da poter escludere categoricamente che una simile evenienza potesse verificarsi.

Napoleone non prese mai parte direttamente alle battaglie 

Nel film in almeno una scena viene mostrato Napoleone prendere direttamente parte a una battaglia in sella al suo proverbiale cavallo bianco, tuttavia questo non è mai accaduto. Come tutti i generali di quasi ogni epoca anche quello francese nel corso di tutte le battaglie da lui intraprese cercò di minimizzare le possibilità di un suo decesso, vien da se d’altronde che la morte di un generale non è nemmeno paragonabile, i termini bellici, a quella di un fante. Nemmeno nella battaglia di Waterloo Napoleone, nonostante si rese presto conto della sua prossima disfatta, decise di gettarsi in mezzo alla mischia in compagnia del suo alto comando.

Napoleone non bombardò le piramidi

Forse la scena che richiede la più alta soglia di sospensione dell’incredulità dell’intero film è quella in cui Napoleone decide di bombardare le Piramidi d’Egitto con i suoi cannoni. L’esercito napoleonico combatté effettivamente in nord-Africa in una zona approssimativamente vicina a quella delle Piramidi, tuttavia non pensò mai di attaccarle direttamente e, anche se avesse voluto, la battaglia si svolse a quasi 20 kilometri di distanza da questi immortali monumenti funebri che rimasero intatti. Al di là dell’accuratezza storica poi nel film non vengono fornite ragioni per capire il motivo dietro questa tragicomica scelta, Napoleone era infatti un amante dell’arte e cercò per tutta la sua vita di trafugare tesori e opere d’arte da portare in Francia nel corso delle sue conquiste. Inoltre la messa in scena di Scott non suggerisce nemmeno motivazioni militari a supporto di questa scena, che risulta essere alla fine dei conti solo quella che verrebbe volgarmente definita “un’americanata“.