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Recensione – Licantropus a colori, speciale Marvel di Michael Giacchino

Recensione - Licantropus a colori, speciale Marvel di Michael Giacchino

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: Licantropus
Genere: Azione, fantasy, orrore, supereroi
Anno: 2022
Durata: 52 minuti
Regia: Michael Giacchino
Sceneggiatura: Heather Quinn, Peter Cameron
Cast: Gael Garcia Bernal, Laura Donnelly, Harriet Samson Harris
Fotografia: Zoe Wright
Montaggio: Jeffrey Ford
Colonna Sonora: Michael Giacchino
Paese di produzione: Stati Uniti d’America

Distribuito direttamente in streaming sulla piattaforma di streaming di Disney Plus, Licantropus a colori è il nuovo speciale della Marvel che, a un anno di distanza dalla pubblicazione in piattaforma di Licantropus diretto da Michael Giacchino, torna in una veste del tutto nuova, con la proposta a colori e con il medesimo mediometraggio, nato anche per omaggiare i Mostri Universal, presentato in una nuova versione. Ma si può parlare di esperimento riuscito? Di seguito, la recensione di Licantropus a colori. 

La recensione di Licantropus a colori, speciale Marvel diretto da Michael Giacchino

Quando è stato presentato all’interno della piattaforma di streaming di Disney+ in occasione del periodo di Halloween del 2022, Licantropus ha colpito gran parte dei fan per una serie di motivi, che hanno a che fare soprattutto con la concezione strutturale del prodotto e con la sua qualità dal punto di vista narrativo. Prodotto sicuramente atipico negli standard della Marvel, Licantropus viene ripresentato, attraverso la stessa formula, in occasione del 2023, in un momento di grande penuria produttiva per la Marvel, con la versione a colori che sembra perdere decisamente mordente rispetto a quanto già osservato lo scorso. In effetti, come si poteva già immaginare alla vigilia della distribuzione di questo speciale, Licantropus fondava parti della sua qualità proprio sulla scelta, per certi versi audace, da parte della Marvel di presentare il prodotto in bianco e nero, salvo che nella sua scena finale, legando alla Bloodstone anche un significato cromatico, dunque tecnico, oltre che narrativo. 

 

Inevitabilmente, con la presentazione di Licantropus a colori, l’effetto scenico viene totalmente smarrito, con il mediometraggio che resta privo di una serie di quegli elementi che l’avevano caratterizzato. Oltre tutto, la distribuzione di Licantropus a colori svela anche gran parte di quegli errori o di quelle imperfezioni tecniche che potevano essere soltanto immaginate in passato ma che erano comunque lasciate al fattore della sospensione dell’incredulità dello spettatore: non aggiungendo null’altro rispetto alla recensione di Licantropus, contenutisticamente parlando, lo speciale a colori permette di evidenziare quali siano alcune pecche che la Marvel spesso porta con sé, in numerosi prodotti su cui, inevitabilmente, la cura degli effetti visivi è minore rispetto agli standard dei film-evento. Così, come si poteva soltanto immaginare, il bianco e nero sapeva camuffare perfettamente il sangue e il suo trattamento totalmente sbagliato all’interno dello speciale, così come accade anche per gli effetti speciali che evidenziano i mostri e il momento della trasformazione, che avviene con la Bloodstone. Insomma, i colori fanno compiere un enorme passo indietro allo speciale che, se nella versione originale riusciva addirittura a difendersi, pur non trovando alcun eccesso sotto nessun punto di vista, in quella a colori risulta essere un prodotto di ben poco conto, totalmente inferiore rispetto alla versione originale.

Un’operazione artisticamente inutile

Pur comprendendo il motivo che ha portato i Marvel Studios a scegliere di distribuire uno speciale a colori di Licantropus, è evidente, a seguito della visione del mediometraggio diretto da Michael Giacchino, che l’operazione a cui si va incontro sia artisticamente inutile. Il mediometraggio in questione nasce per essere un omaggio ai Mostri Universal, oltre che un prodotto che mostra l’altra faccia della Marvel, come dichiarato anche da Michael Giacchino all’interno di un’intervista in cui gli si chiedeva il motivo per cui lo speciale non presentasse una scena post-credit. 

 

La Marvel, che tanto illude di osare in un solo prodotto, compie uno scivolone che corrisponde ad un vero e proprio passo indietro, tentando di allargare la propria platea ma riducendo, in modo piuttosto stantio, la sua opera a un oggetto senza valore. Basti pensare, addirittura, al fatto che una delle scene più significative di tutta l’opera, quella in cui Elsa impugna finalmente la Bloodstone che svela il mondo a colori, diventa visivamente nulla all’interno dello speciale a colori, che non riesce a reggere il passo, presentando una contrapposizione tra rossi e colori freddi, con quel bianco e nero che aveva omaggiato gli anni ‘40. Le stesse bruciature di pellicola, un vezzo estetico che si perdonava allo speciale del 2022, non hanno senso di esistere in una versione colorata e saturata al massimo. Non c’è che da sottolineare, naturalmente, quanto la versione in bianco e nero sia assolutamente superiore rispetto a quella a colori.

Voto:
2/5
Andrea Barone
4/5
Christian D'Avanzo
1.5/5
Emanuela Di Pinto
4/5
Matteo Farina
1/5
Gabriele Maccauro
1/5
Matteo Pelli
3.5/5
Vittorio Pigini
2/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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