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Recensione- L’Esorcista – Il Credente, il nuovo film horror di David Gordon Green

foto di copertina l'esorcista- il credente

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: L’Esorcista – Il Credente

Genere: Horror

Anno:Ā 2023

Durata: 110 minuti

Regia:Ā David Gordon Green

Sceneggiatura:Ā David Gordon Green, Peter Sattler

Cast: Ellen Burstyn, Leslie Odom Jr., Ann Dowd, Raphael Sbarge, Jennifer Nettles, Lidya Jewett e Olivia MarcumĀ 

Fotografia:Ā Michael Simmonds

Montaggio:Ā Timothy Alverson

Colonna Sonora: Amman Abbasi, David Wingo
Paese di produzione:Ā USA

L’Esorcista – Il Credente ĆØ un film horror uscito nelle sale italiane e di tutto il mondo il 5 ottobre 2023. La pellicola ĆØ prodotta da Jason Blum e diretta da David Gordon Green e si propone di essere un sequel di L’Esorcista del 1973 diretta da William Friedkin.Ā Di seguito la trama e la recensione di L’esorcista – Il Credente.

La trama di L’esorcista- il credente, diretto da David Gordon Green

Di seguito la trama ufficiale di L’Esorcista – Il Credente:


Esattamente 50 anni fa, questo autunno, il film horror piĆ¹ terrificante della storia sbarcava sugli schermi, scioccando il pubblico di tutto il mondo. Dopo la morte della moglie incinta in un terremoto haitiano 12 anni fa, Victor Fielding ha cresciuto la loro figlia Angela per conto suo. Ma quando Angela e la sua amica Katherine, scompaiono nel bosco, solo per tornare tre giorni dopo senza alcun ricordo di quello che ĆØ successo loro, si scatena una catena di eventi che costringerĆ  Victor ad affrontare il punto piĆ¹ basso della sua vita, cercando l’unica persona viva che ha giĆ  assistito a qualcosa di simile: Chris MacNeil.”

foto di l'esorcista il credente

La recensione di L’esorcista – Il Credente, un film fallimentare

Sapersi rapportare al cinema di genere ĆØ un’arte. Capita non di rado che bravissimi registi non siano in grado di calibrare la loro cifra stilistica con le specifiche esigenze di pellicole quali quelle horror. L’ultimo esempio ĆØ facilmente rintracciabile in El Conde di Pablo Larrain, da molta critica considerato come il film piĆ¹ debole della sua filmografia. Tuttavia in queste opere capita spesso di trovarsi, anche nei casi piĆ¹ disastrosi, di fronte a guizzi inattesi, a stimolanti cortocircuiti estetico-narrativi che provocano nuove riflessioni. Insomma anche nelle sue riuscite peggiori un horror con alle spalle un autore a dirigerlo, o perlomeno una vivace mente creativa, lascerĆ  sempre degli spunti di dibattito. A risultare indigesti invece, almeno per chi scrive, sono quegli horror in cui a mancare ĆØ una visione di insieme, nei quali le esigenze artistiche sono totalmente subordinate a quelle della casa di produzione e che vedono la loro unica ragione d’essere nel resuscitare un brand morto al fine di succhiarne fino all’ultima goccia di linfa vitale. In tal senso la collaborazione tra David Gordon Green e Jason Blum ĆØ una delle piĆ¹ nefaste del cinema contemporaneo.


Dopo la pessima trilogia di Halloween da lui diretta, il regista nordamericano torna dietro la macchina da presa per deturpare un’altra icona horror del cinema del passato. L’Esorcista: Il Credente ĆØ un disastro su tutta la linea, un film che fallisce da ogni verso in cui lo si guardi. Da un punto di vista tecnico ĆØ un film assolutamente mediocre: fotografato in modo approssimativo, montato in modo confuso e recitato mediocremente. Il regista americano, che si rivela essere di film in film sempre di piĆ¹ come uno dei piĆ¹ sfacciati “Yes Man” hollywodiani, non ĆØ in grado di dare una direzione univoca alla pellicola e il suo apporto creativo all’operazione ĆØ risibile. In mancanza di idee migliori infatti il film prende la strada piĆ¹ ovvia, ovvero quella di replicare nella sua struttura il film originale. Tutto quello che ci si trova a vedere su schermo per quasi due (interminabili) ore di pellicola ĆØ perfettamente riassunto nei pochi minuti del trailer pubblicato mesi fa. Al di lĆ  infatti di una sterile opposizione tra fede e ateismo il film non presenta alcuni spunto di riflessione ma anzi riesce persino ad annoiare in piĆ¹ punti. Anche in questo caso infatti Green affoga la pellicola in un guazzabuglio di dialoghi sfiancanti, scene mal dirette e momenti horror degni della filone dei Piccoli brividi. L’incapacitĆ  del film di generare anche il minimo senso di tensione ĆØ sorprendente, nemmeno una sequenza risulta essere costruita con sufficiente perizia e gli unici momenti in cui si sobbalza dalla sedia sono quelli in cui si palesano i soliti ingiustificati jumpscare. A livello narrativo il film ĆØ assolutamente inconsistente e non riesce a introdurre un singolo personaggio di minimo interesse. A differenza della saga di Halloween poi non si puĆ² fare neanche affidamento sull’importanza del ritorno dei personaggi storici, il ritorno di Ellen Burtsyn ĆØ infatti limitato a poco piĆ¹ di una comparsata a causa principalmente dell’anagrafe dell’attrice. La pigrizia intellettuale ĆØ tale che il film non si preoccupa nemmeno di aggiornare i conflitti etici e sociali dell’opera originale all’epoca corrente.


L’Esorcista: Il Credente ĆØ un film che nasce irrimediabilmente come giĆ  vecchio e che nulla ha da aggiungere rispetto al capostipite cui si vorrebbe collegare. Non dialoga in alcun modo con la contemporaneitĆ , non si aggiorna e non possiede nemmeno un gusto retrĆ²: ĆØ soltanto un’operazione commerciale eseguita in modo dozzinale. Impossibile poi non sottolineare come in un’opera che dovrebbe ruotare intorno alla figura dell’esorcista, questo sia appena una comparsa a schermo. La non padronanza degli elementi horror di David Gordon Green ĆØ tale che non riesce a rendere nemmeno propriamente omaggio al film di Friedkin, valorizzando perlomeno il fascino di questo rituale religioso che invece si avvicina molto di piĆ¹ alle orribili riproposizioni degli ultimi film di The Conjuring. Per chi scrive, questo tipo di horror commerciale con zero idee e alcuna ambizione, il cui unico obiettivo ĆØ incassare al box office facendo leva su un nome forte e una buona campagna marketing, ĆØ il peggio che il cinema attuale possa proporre, una serie interminabile di sequel e reboot che si fagocitato tra di loro, dando vita a uno spettacolo davvero deprimente. Come se non bastasse il personaggio interpretato da Leslie Odom Jr. (il padre della protagonista) compie una scelta a inizio film, che viene svelata solo sul finale, moralmente riprovevole e che non viene mai problematizzata in un film che si riprometterebbe di essere femminista, ma che non si interroga nemmeno per un secondo su cosa questo significhi. Anche il finale appare insulso e raffazzonato, con il male che non viene sconfitto (per pure esigenze commerciali, bisogna fare altri due capitoli) ma che pone i protagonisti di fronte a una scelta per decretare chi di loro abbia un cuore piĆ¹ puro. La pietra tombale su uno dei piĆ¹ brutti film dell’anno.

Voto:
1.5/5
Andrea Barone
3/5
Christian D'Avanzo
0/5
Emanuela Di Pinto
0/5
Matteo Farina
2.5/5
Gabriele Maccauro
0/5
Vittorio Pigini
0/5
Bruno Santini
0/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO