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Recensione – Basic, l’ultimo film di John McTiernan con John Travolta e Samuel L. Jackson

John McTiernan, dopo Caccia a Ottobre Rosso, torna nel campo del thriller paramilitare con un film che convince a tratti. Ecco la recensione di Basic, film del 2003 con John Travolta, Samuel L. Jackson, Connie Nielsen e Giovanni Ribisi

La trama di Basic, ultimo film di John McTiernan

A Panama un team di Rangers, una branchia dell’esercito degli Stati Uniti appartenente alla fanteria leggera, viene addestrata dal sadico e prepotente sergente Nathan West (Samuel L. Jackson), allo scopo di forgiare i soldati in vere e proprie macchine da guerra. Durante un’esercitazione nella giungla, West scompare e la maggior parte della squadra viene ritenuta dispersa in azione; gli unici due superstiti al massacro vengono interrogati dalla polizia militare rappresentata dal capitano Osborne (Connie Nielsen) che, tuttavia, non riesce a cavare un ragno dal buco a causa delle versioni differenti dei due militari sopravvissuti. Viene così chiamato in causa l’agente della DEA Tom Hardy (John Travolta), esperto in interrogatori ed ex-Ranger, per dare man forte a Osborne nel tentativo di scoprire chi ha ucciso West e che fine ha fatto il resto del team.

La recensione di Basic

A John McTiernan piace la giungla, questo si era capito già dai tempi di Predator e Mato Grosso. Quale migliore occasione, quindi, per tornare nel caldo afoso del Centro America per ambientare il suo undicesimo e ultimo film, cronologicamente parlando: Basic, film del 2003 con John Travolta, Connie Nielsen e Samuel L. Jackson, è un thriller investigativo di stampo militaresco che si rifà a classici come Codice d’onore (di Rob Reiner, 1992) con lo stampo da film di Serie B anni ’80 tanto caro al regista di Caccia a Ottobre Rosso. In novanta minuti scarsi, John Travolta e Connie Nielsen devono districare il bandolo di una matassa assai intricata: chi ha ucciso West? Che fine ha fatto il resto del plotone?

 

 

Il punto di forza di Basic  è una sceneggiatura ispirata (ad opera di James Vanderbilt) che fa dei trucchi e degli inganni il motore trainante della trama: i militari sopravvissuti danno versioni diverse dell’accaduto per depistare gli investigatori, infarcendo la fruizione della pellicola di quel pepe necessario per insaporire delle prove attoriali che funzionano collettivamente ma se prese singolarmente risultano insipide e poco accattivanti. Se il soggetto è intrigante, con la messa in scena di McTiernan che torna a convincere dopo i disastrosi Gioco a due e Rollerball, lo stesso non si può dire delle forze in campo:  John Travolta, con il suo classico fare da gigione, appare poco convinto del suo personaggio limitandosi al compitino senza mai eccellere, lo stesso si può dire della splendida Connie Nielsen fin troppo ingessata nei panni di una militare che dovrebbe sapere il fatto suo ma che rimane spaesata per la maggior parte della pellicola. Samuel L. Jackson appare come sempre in grande forma e, tra un motherfucker esclamato e un altro, l’attuale Nick Fury risulta credibile come istruttore di ferro strizzando l’occhio al sergente Hartman di Kubrickiana memoria nonostante il poco screentime che ha a disposizione il suo personaggio.

 

 

Rimane un grosso punto interrogativo su un delirante plot twist che manda letteralmente in vacca tutta la tensione accumulata durante la visione del film. McTiernan, fino alla fine del secondo atto, tiene a galla la nave grazie ad un montaggio alternato scolastico ma maledettamente efficace, tuttavia una specifica scelta narrativa spedisce il film nel limbo della mediocrità, facendo precipitare Basic in un (evitabile) baratro di monotonia: un autentico peccato originale che trasforma l’undicesimo film di McTiernan da thriller/giallo ben costruito a normalissimo film di genere da cassetta senza infamia e senza lode.

La fine della carriera di McTiernan e dove vedere Basic in streaming

Basic è intelligente ma non si applica, l’ultimo film di John McTiernan del 2003 riesce ad essere un passo avanti a flop disastrosi come Gioco a due e Rollerball, senza però avere quel guizzo finale che fa avvicinare questa pellicola ai fasti iniziali del regista newyorkese. Complice un colpo di scena inspiegabilmente mal concepito, Basic è un pellicola superficiale che poteva essere un ottimo prodotto se solo avesse avuto la voglia di elevarsi a qualcosa di più, piuttosto che preferire i binari tranquilli della normalità.

 

 

Questo film fu, cronologicamente parlando, l’ultimo lavoro per John McTiernan: nel 2007 il regista newyorkese venne condannato ad un anno di carcere per aver fornito falsa testimonianza all’FBI, McTiernan infatti venne accusato di spionaggio industriale ai danni di alcuni produttori tra cui Charles Roven, produttore di Rollerball. Uscì di galera nel 2014, da allora il regista di Predator non ebbe più modo di lavorare ad Hollywood: una fine indecorosa per uno dei migliori registi action del secolo scorso, che ha in Basic (disponibile alla visione su Amazon Prime Video) il suo non esaltante testamento finale.

Voto:
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