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Recensione – Indiana Jones e l’ultima crociata: il terzo film della saga

Cappello e frusta alla mano, l’archeologo più famoso del cinema torna in pompa magna con un terzo capitolo ricco di avventura, pathos e umorismo. Ecco la recensione di Indiana Jones e l’ultima crociata, film del 1989 diretto da Steven Spielberg con Harrison Ford, Sean Connery, Denholm Elliott e John Rhys-Davies.

La trama di Indiana Jones e l’ultima crociata

L’archeologo Indiana Jones (Harrison Ford), dopo anni di tentativi, riesce finalmente a mettere le mani sulla Croce di Coronado sottraendola ad un losco trafficante di reperti e consegnandola all’amico Marcus Brody (Denholm Elliott), direttore del museo dell’università nella quale Indy insegna. Dopo questa impresa, Jones viene avvicinato dal miliardario filantropo Walter Donovan (Julian Glover) per trovare il Santo Graal, l’antico calice usato da Gesù durante l’ultima cena, al posto dell’archeologo incaricato precedentemente e misteriosamente scomparso. L’archeologo in questione è Henry Jones Sr (Sean Connery), padre di Indiana ed esperto studioso del Graal: Indy e Marcus partono quindi alla volta di Venezia, dove verranno a sapere che Jones Sr è tenuto prigioniero dai nazisti all’interno di un castello in Austria.

La recensione di Indiana Jones e l’ultima crociata

A cinque anni di distanza da Indiana Jones e il tempio maledetto (la recensione qui), la fanfara di John Williams risuona per la terza volta mentre l’avventuriero più famoso della Settima Arte prende a pugni in faccia i nazisti in un’epopea ricca di azione, humor e mistero. Il terzo capitolo del franchise, Indiana Jones e l’ultima crociata, si discosta dalle atmosfere cupe e sinistramente horror del predecessore (che in realtà era un prequel de I Predatori dell’Arca perduta), per tornare alle suggestive avventure in giro per il mondo seguendo le orme del film del 1981. Steven Spielberg e George Lucas (qui produttore e autore del soggetto), tornano quindi ai fasti dei Predatori disegnando un sequel che ne ricalca il concetto narrativo,  espandendo il tutto in un grande e grosso tributo alla saga di James Bond.

 

Non è un caso che Spielberg, da sempre amante degli scritti di Ian Fleming, abbia scelto Sean Connery per la parte del padre di Indy: la chimica tra l’attore scozzese e Harrison Ford è formidabile, i due riescono ad essere credibili come padre e figlio nonostante i pochi anni di differenza (solo dodici), formando una coppia autentica e assolutamente spassosa. Ovviamente l’alchimia tra i due protagonisti principali non è il solo asso nella manica di Spielberg e Lucas, L’ultima crociata è una combinazione vincente di thriller, mistero, umorismo e azione con la solita spolverata di horror che, in un modo o nell’altro, non può mai mancare nella saga di Indiana Jones. Il regista de Lo Squalo e di E.T. a questo giro alza la posta in palio allargando il terreno di gioco in località multiple: da Venezia all’Austria, passando per il Nord Africa alla Giordania, Spielberg sposta i protagonisti e i comprimari rendendo omaggio all’Agente 007 in maniera nemmeno troppo velata non solo per quanto riguarda le location esotiche e non, ma soprattutto per la crescita del protagonista principale che, in questo terzo film, è esponenziale.

 

Ritroviamo un Indiana Jones più esperto, più affascinante nei modi di fare ma comunque non meno ligio al dovere, sempre pronto a gettarsi a testa bassa nelle imprese più pericolose per portare a casa l’obbiettivo, sia da persona matura che in gioventù, come dimostrato nel bellissimo prologo dove Indy viene interpretato dal compianto River Phoenix. Harrison Ford, dal canto suo, porta in scena l’archeologo in modo esponenzialmente migliore rispetto ai primi due film del franchise: da star affermata, Ford si diverte ed è consapevole dei suoi mezzi, regalando agli spettatori una performance di tutto rispetto con un Indiana Jones sicuramente più stagionato (d’altronde “non sono gli anni, sono i chilometri”) coadiuvato da un cast di caratteristi di tutto rispetto (Denholm Elliott e John Rhys-Davies nel ruolo del ritrovato Sallah) che aiutano il buon Harrison a portare a casa il compito. Se il film regala ottime prove d’attore è anche per merito del solito Steven Spielberg, che è sempre capace di dirigere un variegato cast con mano ferma e piglio sicuro, illuminando il set con una messa in scena limpida e pulita, mettendo gli attori sempre al centro degli eventi in sequenze d’azione mozzafiato senza però dimenticarsi della tematica padre-figlio, autentica colonna portante del film e tema tanto caro a Spielberg, che qui viene esplorato in modo semplice e diretto ma non per questo meno efficace.

Dove poter vedere Indiana Jones e l’ultima crociata in streaming

Enigmi ambientali, sparatorie, inseguimenti, battute, tensione e tanta avventura: Indiana Jones e l’ultima crociata, terzo film della saga, è l’altra faccia della medaglia de I Predatori dell’Arca perduta. Se il primo film del franchise è da considerarsi ancora oggi un capolavoro, L’ultima crociata non è da meno: Ford e Connery, insieme, creano un’alchimia scoppiettante e risultano, a distanza di trentaquattro anni, tuttora una delle coppie più azzeccate del cinema anni ’80, ma sarebbe sbagliato relegare il successo de L’ultima crociata al solo talento dei due protagonisti.

 

Spielberg espande il mondo dell’archeologo-avventuriero in un mix esplosivo di generi, regalando allo spettatore un film senza esclusioni di colpi, entrando di prepotenza nel cuore dell’avventura in uno dei sequel più belli della storia del cinema. Il main theme di John Williams risuona tracotante mentre gli eroi cavalcano verso il viale del tramonto: con l’omaggio a John Ford il buon Spielberg, con questo terzo film, consegna Indiana Jones all’Olimpo della Settima Arte, trasformando un semplice archeologo dedito all’avventura in un eroe immortaleIndiana Jones e l’ultima crociata è disponibile, insieme al resto del franchise, nel catalogo di Disney+.

Voto:
5/5
Andrea Barone
4/5
Andrea Boggione
4/5
Christian D'Avanzo
4.5/5
Gabriele Maccauro
0/5
Alessio Minorenti
0/5
Riccardo Marchese
0/5
Paola Perri
4.5/5
Vittorio Pigini
4/5
Bruno Santini
0/5
Giovanni Urgnani
4.5/5
0,0
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Data di rilascio:
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Cast:
Genere:

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