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Recensione – Indiana Jones E Il Tempio Maledetto: il secondo capitolo della saga di Steven Spielberg

recensione indiana jones e il tempio maledetto

Dopo il successo de I Predatori Dell’Arca Perduta nel 1981, Steven Spielberg torna a dirigere Harrison Ford nel secondo capitolo della saga di avventura più celebre nella storia del Cinema: Indiana Jones E Il Tempio Maledetto. Il film venne distribuito nel 1984 e viene ricordato come l’episodio “horror” dell’attuale tetralogia. Di seguito la trama e la recensione di Indiana Jones E Il Tempio Maledetto, diretto da Steven Spielberg e con protagonista Harrison Ford.

La trama di Indiana Jones E Il Tempio Maledetto, film di Steven Spielberg

Giappone, 1935. Indiana Jones (Harrison Ford) fugge da una rissa di criminali a Shanghai, accompagnato dal suo piccolo assistente cinese Shorty (Ke Huy Quan) e dopo aver salvato la cantante americana Willie (Kate Capshaw). Un aereo dirottato li conduce in India, dove vengono accolti dagli abitanti di un piccolo e povero villaggio. Questi ultimi spiegano all’archeologo di essere stati derubati della propria pietra sacra, nonché di tutti i bambini all’interno della tribù. I colpevoli sembrano risiedere nel Palazzo Reale di Pankot, governato dalle “forze del male”.

 

Indiana accetta di raggiungere il misterioso Palazzo, insieme al fedele Shorty e a una Willie non altrettanto condiscendente. Qui vengono accolti come ospiti dal giovane maharajah, il quale offre loro una stanza per la notte prima che si rimettano in viaggio, ma non prima di aver preso parte ad un sontuoso e bizzarro banchetto. Quella stessa notte Indy viene attaccato da un assassino, ma riesce a difendersi e ad ammazzare il sicario. Dopodiché scopre un tunnel segreto che porta (dopo aver superato diversi ostacoli) ad un enorme Tempio sotterraneo.

 

Nascosti agli occhi dei seguaci fanatici del culto “Thug”, Indy, Willie e Shorty assistono ad un inquietante sacrificio umano offerto alla Dea Kalì. Dopo che la sala è stata svuotata, l’archeologo esce allo scoperto e trova tre pietre sacre, tra cui quella rubata dal villaggio indiano. Scopre inoltre che i bambini spariti sono stati ridotti in schiavitù e costretti ai lavori forzati nelle catacombe del Palazzo. In un momento di distrazione, sfortunatamente i tre protagonisti vengono scovati e catturati dai seguaci Thug. 

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La recensione di Indiana Jones E Il Tempio Maledetto, il capitolo horror della saga

Nonostante Indiana Jones E Il Tempio Maledetto sia stato rilasciato in seguito a I Predatori Dell’Arca Perduta, non tutti sanno che il secondo capitolo della saga è in realtà ambientato cronologicamente prima del film d’esordio. Infatti, le avventure in India accadono nel 1935, mentre quelle in Egitto nel 1936. Harrison Ford riprende il ruolo dell’affascinante archeologo Indiana Jones, e dietro la macchina da presa torna Steven Spielberg affiancato in produzione dal suo caro amico George Lucas. La trama e la regia rendono questo film il capitolo “horror” del celebre franchise.

 

 

Va detto, a tal proposito, che le recensioni iniziali del pubblico nel 1984 risultarono discordi. Vennero criticate le scene più cupe, la forte presenza del sangue e la componente violenta nei momenti action. Le critiche si sono poi affievolite con il passare degli anni, favorendo la creatività di scrittura e il coraggio del regista nel sorprendere e destabilizzare gli spettatori. Emblematica la scena “disturbante” del sacrificio umano, in cui il sacerdote Thug strappa “a crudo” il cuore dal petto di uno schiavo. Il film ha vinto un premio Oscar per gli effetti speciali.

 

 

I toni dark della pellicola erano implicitamente un riflesso del periodo complesso all’epoca attraversato da Spielberg, in fase di divorzio. A posteriori, Il Tempio Maledetto è stato un film importantissimo per la sua vita personale, dato che ha avuto modo di conoscere sul set la sua attuale moglie Kate Capshaw, l’interprete di Willie. Tuttavia, la spettacolare sequenza iniziale stempera efficacemente la “pesantezza” delle tinte orrorifiche, di cui il film è imbastito. La sua introduzione musical è ancora oggi una delle scene più iconiche della saga d’avventura. Indubbio che il gradimento del film dipenda infondo da una “digestione” soggettiva dei momenti più conturbanti. Ma, come citato sopra, il coraggio mostrato in fase di produzione va assolutamente premiato. Forse Il Tempio Maledetto non è il capitolo di Indiana Jones preferito dal pubblico, ma la caratterizzazione esotica dell’India e il trittico comico dei protagonisti si fondono perfettamente alla sua sceneggiatura provocatoria. Insomma quantomeno lo si può definire come unicum della saga, data la sua diversità.

Voto:
5/5
Andrea Boggione
4.5/5
Christian D'Avanzo
3/5
Gabriele Maccauro
2.5/5
Riccardo Marchese
4/5
Matteo Pelli
4/5
Vittorio Pigini
4.5/5
Bruno Santini
2.5/5
Giovanni Urgnani
4/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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