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5 Film da Guardare su Netflix a Gennaio 2023

Scarface, film di Brian De Palma del 1983 con protagonista Al Pacino

Il nuovo anno porta con sè diverse novità e, viste le numerose uscite previste per questo 2023 e le tante piattaforme a disposizione, nasce questa rubrica con l’intento di suggerire e consigliare film da vedere su ciascuna di esse. Ciò significa che ogni mese, con un articolo a settimana, si andranno ad approfondire le piattaforme più utilizzate ed interessanti disponibili in Italia: Netflix, Amazon Prime Video, Disney Plus e Mubi. Va specificato che con Gennaio 2023 si intende solamente il mese del sopracitato approfondimento, quindi non si parlerà di film e/o serie tv uscite in quel determinato momento ma di qualsiasi prodotto disponibile sulla piattaforma in questione, qualsiasi sia il suo genere, anno di uscita o durata.

Di seguito dunque, 5 titoli da non perdere e che sono disponibili su Netflix.

1) Django&Django : Sergio Corbucci Unchained – Luca Rea (2021)

Nel 2021, mosso da una grande passione ma, inevitabilmente, anche dal grande successo del Django Unchained di Quentin Tarantino, Luca Rea decide di dirigere questo documentario, Django&Django: Sergio Corbucci Unchained, che non è altro che un tributo a Sergio Corbucci, uno dei padri del cosiddetto “Spaghetti Western” e considerato da Quentin Tarantino, col suo solito e caratteristico modo di fare, “il secondo miglior regista di western italiani“. 

 

Tarantino infatti, non ha mai nascosto il suo amore per questo genere e per il cinema italiano in generale, citandolo praticamente in ogni sua pellicola, dal ballo di Pulp Fiction alle mille citazioni all’interno di C’era Una Volta Ad Hollywood. Il più grande omaggio però, è probabilmente arrivato con il sopracitato Django Unchained, che riprende chiaramente il Django del 1966 diretto dallo stesso Corbucci e con Franco Nero protagonista, che nel film del regista americano avrà anche un meraviglioso cameo. Aiuto regia di Corbucci, in quel caso, fu il grande Ruggero Deodato, regista importantissimo per il nostro cinema e sempre troppo poco citato che ci ha lasciato da poco. Un documentario che sembra accessibile solo ai veri cinefili ed appassionati del genere ma che invece, anche grazie ai meravigliosi personaggi intervistati, diventa assolutamente per tutti.

Django&Django, documentario di Luca Rea su Sergio Corbucci, con interventi di Ruggero Deodato e Quentin Tarantino

2) Storia Di Un Matrimonio – Noah Baumbach (2019)

Noah Baumbach, regista legato da una stretta collaborazione con Netflix, nel 2019 mette insieme avvenimenti autobiografici ed il capolavoro del grande Ingmar Bergman, Scene Da Un Matrimonio, per raccontarci questa storia d’amore e di rottura, di rabbia e di passione con due meravigliosi interpreti : Scarlett Johansson ed Adam Driver, uno dei più grandi attori del cinema contemporaneo e della sua generazione, che con Baumbach ha collaborato più volte, ultima delle quali è stata Rumore Bianco, l’ultima opera di Baumbach che ha aperto la 79a Edizione della Mostra D’arte Cinematografica Di Venezia e che è disponibile da pochi giorni proprio su Netflix.

 

Storia Di Un Matrimonio, anch’esso presentato in concorso a Venezia nel 2019, è un film con grandi prove attoriali, una grandissima scrittura ed una storia che non potrà non far commuovere lo spettatore. Da non perdere.

3) Scarface – Brian De Palma (1983)

Cosa dire di questo film che non sia già stato detto ? Lo Scarface di Brian De Palma ed il Tony Montana interpretato da Al Pacino sono a dir poco iconici, entrati ormai nell’immaginario comune e con citazioni che ancora oggi vengono utilizzate e citate. Film forse fin troppo sopra le righe ma che non è altro che l’interpretazione di De Palma, uno dei più grandi registi americani di sempre (di cui, certamente, in questa rubrica verrano citate altre opere), dell’originale Scarface, diretto da un altro maestro come Howard Hawks nel 1932 e che, tra l’altro, vedrà presto una terza e nuova interpretazione per mano del nostro Luca Guadagnino che, non è un caso, è molto più apprezzato negli Stati Uniti che in Italia. Un film da vedere e rivedere e, se ci fosse mai qualcuno che non lo conosce, va assolutamente riscoperto perchè, a prescindere dal gusto personale, si sta parlando di storia del cinema americano.

4) Blade Runner 2049 – Denis Villeneuve (2017)

Dopo aver citato Scarface di De Palma, Remake del capolavoro del 1932 di Hawks, adesso è il turno di un Sequel

Un seguito di Blade Runner, il capolavoro del 1982 di Ridley Scott, sembrava impossibile : troppo difficile avvicinarsi all’originale, sembrava quasi una missione suicida con un destino già scritto. Denis Villeneuve invece, nel 2017 accetta la missione e, con Ryan Gosling, Ana De Armas ed il ritorno di Harrison Ford, da vita a Blade Runner 2049 e riesce nell’impossibile. Sì perchè probabilmente non siamo ai livelli del film di Scott ma il lavoro portato avanti dal regista canadese è incredibile, riuscendo a mescolare velato ed intelligente citazionismo (citazioni non solo sotto forma di battute ma anche dal punto di vista estetico, scenografico, fotografico a riprova di un grande studio sulla materia chiamata in causa) ad un film che risulta essere totalmente autoriale e che, nel guardarlo, non fa pensare sia stato girato da Scott ma proprio da Villeneuve. Ciò non è assolutamente scontato ed anzi, serve per farci capire la portata di un regista che, dal suo debutto nel 1998 ad oggi, non ha fatto altro che dimostrare il suo talento, sfornando film meravigliosi come La Donna Che Canta, Prisoners, Enemy, Arrival e Dune, la cui seconda parte uscirà nelle sale proprio nel corso di questo 2023 e, per la precisione, il 3 novembre. Un film meraviglioso che può essere visto anche a prescindere dall’opera di Scott.

5) Whiplash – Damien Chazelle (2014)

Mancano pochi giorni all’uscita in sala di Babylon, il nuovo film del premio Oscar Damien Chazelle, il 19 gennaio. Chazelle però, prima di Babylon e prima del successo e dei premi ottenuti grazie a La La Land durante una delle edizioni più assurde della storia degli Oscar (ricordate la busta sbagliata e la vittoria di Moonlight?), debuttava alla regia di un lungometraggio ormai 9 anni fa con quello che è, indubbiamente, uno dei migliori debutti degli ultimi decenni. Whiplash, che vanta due grandissime intepretazioni con Miles Teller e J.K. Simmons (che gli valse un premio Oscar), è un film sulla musica, su ciò che costa voler essere il top in una disciplina, sul sudore, il sangue e la fatica che sono dietro ad un grande talento. 

 

E’ un film che nasce dalla passione dello stesso Chazelle e del suo amico Justin Hurwitz (che cura le musiche di tutti i suoi film) per la musica e per il Jazz e la passione risulta essere un elemento chiave non solo in questo film ma nell’intera filmografia del regista di Providence, perchè la si nota in ogni singola inquadratura e, come Teller lotta per diventare un batterista Jazz, Chazelle lotta per farsi spazio tra i nuovi migliori registi americani e mondiali. Non tutti lo apprezzano ma, di certo, il suo lavoro merita rispetto e questo suo debutto è un film da vedere a tutti i costi, a prescindere dalla passione o meno per la musica visto che essa è sì il centro del film ma è anche, volendo, un MacGuffin, come lo erano anche gli Zombie di George Romero, per veicolare il proprio pensiero e punto di vista su una determinata questione.

Whiplash, film di debutto del premio Oscar Damien Chazelle con Miles Teller protagonista