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Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco: I ladri più cool di Hollywood

Il 2001 è stato senza dubbio l’anno d’oro di uno dei registi protagonisti della Hollywood anni ‘90/2000: Steven Soderbegh. Si aggiudica l’Oscar per la miglior regia per “Traffic” (che ne porterà a casa altri tre) e nella stessa edizione un altro suo film, “Erin Brokovich”, regala la statuetta per la miglior attrice a Julia Roberts. Non contento di li a poco porterà nelle sale quello che sarà indubbiamente il suo maggior successo commerciale: “Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco”. Remake di “Colpo Grosso“, film del 1960 diretto da Lewis Milestone con Frank Sinatra e Dean Martin, “Ocean’s Eleven” riporta in auge un genere che ha da sempre accompagnato il cinema negli anni, regalando molti cult ma senza mai incidere più dell’ordinario: L’Heist Movie. Al centro di tutto la rapina, il piano per metterla in atto e ovviamente i rapinatori.

Danny Ocean (George Clooney) è un affascinante ladro professionista che, appena uscito di prigione, decide di organizzare un elaborato piano per svaligiare l’incasso di tre casinò di Las Vegas. Per metterlo in pratica avrà bisogno di 10 abili complici. Gli “Undici di Ocean” avranno però di fronte a loro un temibile e spietato avversario: il direttore dei tre Casinò Terry Benedict, con cui forse Danny ha qualcosa in sospeso. Soderbergh infonde questo sottogenere del Giallo di un puro spirito Pop, lo modernizza e lo catapulta verso il nuovo millennio. Tutto è “cool”, dal cast alla colonna sonora, dal ritmo alle location. Sceglie come protagonisti i due attori più in voga e desiderati del momento, George Clooney e Brad Pitt e non contento li circonda di un cast ricchissimo. Abbiamo attori del calibro di Matt Damon, Casey Affleck, la stessa Julia Roberts, Don Cheadle ed un magnifico Andy Garcia nella parte di Terry Benedict.

L’alchimia sul set palpabile, la qualità attoriale innegabile e le dinamiche tra i personaggi ben congegniate fanno il loro lavoro e non sarà certo difficile per lo spettatore farsi catturare dal fascino e dalla simpatia della banda degli “Undici di Ocean” capitanati dal nostro George. Nelle location colorate e sfarzose di Las Vegas, Soderbergh fa muovere dei ladri gentlemen modaioli e raffinati, decisamente più vicini a James Bond che a “Le iene“. Il ritmo della pellicola non da certo spazio alla noia. Lavora molto di montaggio, va avanti e indietro nel tempo, gioca con lo spettatore, lo conduce dove vuole lui e lo sorprende con colpi di scena ben orchestrati come lo sono i piani dei nostri protagonisti. Geniale, poi, l’utilizzo dello split screen per enfatizzare il coordinamento della banda. Lo sceneggiatore Ted Griffin da in pasto al ricco cast dei dialoghi frizzanti, ricchi di humour e sarcasmo e la colonna sonora molto presente di David Holmes contribuisce prepotentemente a dare un tono cool e pop alla pellicola. Si respira a pieni polmoni tutta l’atmosfera che solo la città delle luci sa dare istaurandosi così un vero e proprio rapporto simbiotico tra la pellicola e Las Vegas. Se la prima ottiene molto dalla sua ambientazione, la città stessa ottiene di contro un rinnovato  fascino e appeal, rilanciandosi, così, per gli anni 2000.

Ocean’s Eleven è puro intrattenimento. Un film che riesce a creare un suo immaginario e un suo stile subito riconoscibile che si impianta nella mente dello spettatore diventando subito Cult. Un film che magari non offre molti spunti di riflessione o tematiche interessanti ma che sa tenerti incollato allo schermo e ti fa venir voglia di rivederlo all’infinito. Non a caso sarà il primo di una trilogia a cui recentemente si è aggiunto anche un (dimenticabile) spin-off al femminile. Nessuno dei suoi seguiti, però, sebbene il terzo capitolo ci si avvicini, riuscirà a replicare il suo perfetto bilanciamento tra tutte le parti in gioco. Un bilanciamento che lo rende senza di dubbio una delle migliori pellicole di Soderbergh e uno dei film più iconici, rappresentativi e meglio riusciti del suo genere. Assolutamente consigliato!