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39° Edizione del TORINO FILM FESTIVAL (7° giorno)

Manca davvero poco alla fine di questa edizione del TFF e la giornata di oggi è particolarmente incentrata sulla figura femminile, ma attraverso tre film molto diversi tra loro. 

  • JANE PAR CHARLOTTE“ di Charlotte Gainsbourg: il primo titolo di oggi è un documentario realizzato dalla nota attrice e cantante franco-britannica su sua madre. Scossa dall’idea del tempo che scorre e non ritorna, la Gainsbourg porta in scena un dialogo con la cantante e attrice Jane Birkin, mostrando al pubblico un lato della sua vita molto riservato. Piano piano Charlotte e Jane si aprono e si confrontano l’un l’altra, con l’aggiunta di qualche cameo della piccola Alice Jane, la figlia di Charlotte. Un film che va ad analizzare in maniera sempre più intima il rapporto madre – figlia, lasciando tutto in mano all’obiettivo di una macchina da presa. Un esordio eccezionale per la Gainsbourg e l’ennesima opera prima presente in questa 39° edizione del festival (86’ – FRANCIA); 
  • SUZANNA ANDLER” di Benoit Jacquot: il secondo film di oggi è un adattamento  cinematografico dell’omonima pièce teatrale di Marguerite Duras. La storia di Suzanna (interpretata dalla già citata in precedenza Charlotte Gainsbourg), una quarantenne che, accompagnata dal suo amante, visita una casa in riva al mare con l’intento di acquistarla per la sua famiglia. Quello stesso giorno, proprio in quell’abitazione, un evento spezza gli equilibri e la sua tipica routine. Un delicato ritratto di una donna intrappolata in un matrimonio infelice che si ritrova di fronte ad una scelta: restare una madre e moglie borghese oppure inseguire il suo sogno di libertà assieme al suo nuovo amante. Il tutto ambientato nella Francia degli anni ’60. Una protagonista che si porta sulle spalle l’intera pellicola con un regista che lavora totalmente su di lei e sulla grande attrice che la interpreta. Un dramma intimo e che porta in scena un’altra grande figura femminile (91’ – FRANCIA); 
  • CODA – I Segni sul Cuore” di Sian Heder: l’ultimo titolo visionato durante il settimo giorno del festival racconta, invece, la storia della diciassettenne Ruby (Emilia Jones), una ragazza C.o.d.a. (Child of Deaf Adults) ovvero figli di genitori sordi. Lei è l’unico membro della famiglia nata udente e quindi in grado di sentire. Oltre ad andare a scuola, Ruby lavora sul peschereccio di famiglia. Attività che quando comincia ad entrare in difficoltà porta la ragazza di fronte ad una scelta: seguire il suo sogno di diventare una cantante, continuando a studiare per guadagnarsi una borsa di studio, oppure rimanere a lavorare sul peschereccio per non abbandonare i genitori in difficoltà. Un film emozionante, una produzione indipendente audace e sperimentale, in particolare modo sul suono e di come questo possa venir messo a confronto con il silenzio attraverso anche la lingua dei segni. Una meravigliosa opera prima della cineasta che, prima di passare in rassegna al Torino Film Festival, si è aggiudicata il Gran premio della giuria: U.S. Dramatic ovvero quello per il miglior film del Sundance Film Festival, la manifestazione di cinema indipendente per eccellenza (111’ – USA/FRANCIA).

Una penultima giornata di festival che si conclude con uno dei film migliori dell’intera manifestazione. Rimangono da visionare ancora tre film durante l’ultima giornata, nella speranza che questa 39° edizione si chiuda al meglio.

Andrea Boggione