Mission Impossible 4 – Protocollo Fantasma è sicuramente un film molto interessante per la maggior parte degli spettatori, in virtù di una serie di elementi: accanto a trama e cast delle lungometraggio in questione, infatti, altri motivi di grande merito e interesse nei confronti del film sono determinati, naturalmente, dagli stunt di Tom Cruise, che diventano sempre più importanti. Non c’è da sottovalutare anche l’importanza del finale del film: ma qual è la sua spiegazione e che cosa significa l’ultima scena di Mission Impossible 4 – Protocollo Fantasma?

Il finale di Mission Impossible 4 – Protocollo Fantasma

Prima di proseguire con la spiegazione del finale di Mission Impossible 4 – Protocollo Fantasma, è importante prendere in esame le ultime scene del film, attraverso il finale del lungometraggio con Tom Cruise. Quando Ethan si trova a Mumbai, indirizzato da Bogdan, per fermare Hendricks, inizia lo scontro finale tra la squadra del IMF e Hendrix stesso. I primi si dividono, con la Carter che seduce l’imprenditore indiano proprietario del satellite, al fine di ottenerne i codici di controllo, mentre Hunt e Brandt cercano di fermare l’azione del criminale. Il finale del film mostra Hunt inseguire Hendricks: il loro scontro finale c’è in un parcheggio e, una volta messo alle strette, Hendricks decide di suicidarsi lanciandosi da un’altezza molto elevata, proprio quando il missile era già partito verso San Francisco. Per questo motivo, Ethan Hunt cerca di raggiungere il dispositivo e riesce a disabilitare il missile poco prima dell’impatto.

La spiegazione del finale di Mission Impossible 4 – Protocollo Fantasma

Sulla base degli elementi precedentemente citati, è possibile fornire anche una spiegazione del finale di Mission Impossible 4 – Protocollo Fantasma. Come spesso accade all’interno della saga, nulla è come sembra e anche la morte di Julia non è reale: si tratta di un’operazione inscenata da parte della IMF per far sì che assuma una nuova identità, introducendosi nella prigione russa da cui sarà possibile sconfiggere il nemico dall’interno. Per questo motivo, Brandt, che inizialmente voleva ritirarsi dalle forze speciali e non prendere parte ad una nuova missione, si sente sollevato e si dice pronto ad un nuovo futuro nella squadra.