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Recensione: Iwajú – City of Tomorrow, la serie animata targata Disney+

Un nuovo prodotto originale Disney+ è arrivato sui piccoli schermi di tutta Italia. Nell’articolo la trama e la recensione della serie animata.
La recensione di Iwaju - City of Tomorrow, la serie animata Disney+

Realizzata in collaborazione con lo studio Kugali Entertainment, composta da sei episodi, rilasciati contemporaneamente in tutto il mondo in data 10 aprile 2024, sulla piattaforma digitale Disney+ come prodotto originale. Ma qual è il risultato di Iwajú – City of Tomorrow? Di seguito la trama ufficiale e la recensione della serie animata.

La trama di Iwajú – City of Tomorrow, di Olufikayo Adeola

Di seguito la trama di Iwajú – City of Tomorrow, diretta da Olufikayo Adeola:

Ambientata in una futuristica Lagos, in Nigeria, questa emozionante storia di crescita segue Tola, una giovane ragazza dell’isola ricca, e il suo migliore amico, Kole, un esperto di tecnologia autodidatta, alla scoperta dei segreti e dei pericoli nascosti nei loro diversi mondi.”
La recensione di Iwaju - City of Tomorrow, la serie animata Disney+

La recensione di Iwajú – City of Tomorrow, la serie originale Disney+

Sono passati sei anni da quando il Marvel Cinematic Universe ha introdotto per la prima volta al su grande schermo il regno fittizio africano del Wakanda, protetto dalla “Pantera Nera”, nell’omonimo film diretto da Ryan Coogler, con protagonista il compianto Chadwick Boseman. In quell’occasione si era criticato il concetto di isolazionismo di uno stato possessore della risorsa energetica più importante al mondo; stavolta invece, la serie animata originale Disney+ ambienta la vicenda in paese africano esistente come la Nigeria, in un futuro prossimo (?), in cui la tematica principale è la riflessione sul sistema economico capitalista. Il concetto di società civile molto spesso è associato al progresso tecnologico, all’avanguardia dei servizi e il potere d’acquisto della popolazione, mentre la capacità individuale e il conseguente valore delle persone è, purtroppo, misurato in base al loro patrimonio.

Nel corso della storia umana sono tanti gli eventi che hanno segnato lo sviluppo economico: dalle due rivoluzioni industrial, al boom economico del secondo dopoguerra, fino all’epopea di internet; ognuno di essi considerati dall’immaginario collettivo come episodi che hanno migliorato la condizione generale, portando benefici, prosperità e aumento dei consumi. Probabilmente la realtà racconta qualcosa di diverso, poiché nel corso dei decenni non si è fatto altro che aumentare la disparità e diminuire le opportunità, a conti fatti, nel corso delle sei puntate, si riflette sul fallimento del sistema o, meglio, della sua estremizzazione, dove l’unica realizzazione possibile è guadagnare più del giorno prima, cosicché la produzione di tecnologie o risorse è finisce per essere finalizzata solamente al profitto di pochi piuttosto che all’agevolazione e alla prosperità di tutti.

Una mentalità classista colpevole di accentuare e marcare la differenza tra ricchi e poveri, generatrice di “mostri”, che per raggiungere il tanto agognato potere economico non si fanno problemi a navigare nell’illegalità, visto quanto sia importante apparire, tanto da non preoccuparsi di come si ottiene; si formano così i fenomeni delle criminalità organizzate, di cui il cattivo di turno ne rappresenta un possibile boss, non a caso infatti il personaggio di Bode De Sousa ammicca, sia negli atteggiamenti che nel fisico, al Kingpin marvelliano, celebre villain di Spider-Man e Daredevil.

La profondità è la maturità della tematica avrebbero meritato una conclusione più organica, purtroppo però il finale, per dover rispettare il format della miniserie, difetto assai comune nei prodotti della suddetta piattaforma, risulta ghigliottinato, sia sotto l’aspetto narrativo che sotto quello della caratterizzazione dei personaggi, chiudendo il tutto in maniera frettolosa, mentre invece sarebbe stato necessario aggiungere almeno un paio di puntate per completare e portare a termine un discorso così importante, rimanendo a malincuore incompiuto.

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La recensione di Iwaju - City of Tomorrow, la serie animata Disney+
Iwajú – City of Tomorrow
Iwajú – City of Tomorrow

"Un viaggio unico nel mondo di una Nigeria futuristica, in cui si riflette sulla disparità tra ricchi e poveri"

Voto del redattore:

7 / 10

Data di rilascio:

10/04/2024

Regia:

Olufikayo Adeola

Cast:

Simisola Gbadamosi, Dayo Okeniyi, Femi Branch, Siji Soetan, Weruche Opia

Genere:

Fantascienza

PRO

La tecnica d’animazione, impeccabile e bella da vedere
La maturità della tematica principale in un prodotto per l’infanzia
Il finale tronco e frettoloso