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Con Megalopolis di Francis Ford Coppola la Palma d’Oro a Cannes 2024 è scontata?

Sarà presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024, e la sensazione è che Megalopolis sia già sicuro della Palma d’Oro: ma è davvero così e per quale motivo?
Con Megalopolis di Francis Ford Coppola la Palma d'Oro a Cannes 2024 è scontata?

La selezione dei film in concorso al Festival di Cannes 2024 ha portato inevitabilmente a delle valutazioni circa quelli che potrebbero essere i film premiati in occasione della competizione in questione; accanto al regista del Padrino, sono presenti alcuni nomi di grandissimo livello – tra cui anche Paolo Sorrentino, che ritorna a Cannes per l’ennesima volta e a 9 anni di distanza dall’ultima -, ma la sensazione generale è che il 2024 sia un anno in cui, alla Croisette, l’esito della Palma d’Oro sia particolarmente scontato. Perché? Esistono dei motivi che porterebbero a comprendere perché Megalopolis è (quasi) certo di ottenere il tanto ambito riconoscimento a Cannes.

La possibile terza Palma d’Oro di Francis Ford Coppola

Si parte con un motivo prettamente statistico, che vedrebbe in Megalopolis il terzo film in grado di portare Francis Ford Coppola alla Palma d’Oro; il regista ha già ottenuto per due volte il tanto ambito riconoscimento, nel 1974 con La conversazione e nel 1979 per Apocalypse Now. I dati sono assolutamente incontrovertibili e una terza Palma d’Oro, a 50 anni dalla prima (apparirebbe anche questa una suggestione non da poco), suggellerebbe la carriera del regista che, intanto, diventerebbe il più premiato di sempre con questo riconoscimento alla Croisette. Se due indizi non fanno necessariamente una prova – poiché bisogna pur sempre appurare quale sarà la qualità del film – è vero che, in questo caso, fanno certamente pensare.

L’importanza della presenza di Francis Ford Coppola a Cannes 2024 e perché una sua vittoria sarebbe vitale

È un dato di fatto che Megalopolis, presentato ad alcuni addetti ai lavori, sia un progetto che abbia fatto gridare “cinema”, ma la sensazione dell’industria hollywoodiana non è una delle più liete in termini di potenza mediatica di un prodotto che apparirebbe attualmente invendibile. Le richieste di Francis Ford Coppola – che chiede una campagna mediatica particolarmente esosa dopo aver completamente auto-prodotto il suo film – non possono, in questo momento, essere accontentate e anche realtà dello streaming come Amazon e Apple TV, che si è trovata dietro ai progetti di Martin Scorsese e Ridley Scott con Killers of the Flower Moon e Napoleon, sembrano avere delle remore in merito. Il Festival di Cannes 2024, che ha già compiuto un atto tutt’altro che scontato inserendo Megalopolis in concorso, potrebbe rappresentare quel trampolino definitivo di lancio di cui – paradossalmente, e a questo punto della sua carriera, il regista necessita.

Considerando che si immagina la Presidenza di Greta Gerwig (in termini di influenza sulla giuria) non la più forte possibile, c’è la sensazione che – anche se non dovesse essere ritenuto il migliore – Megalopolis vinca comunque. In quel caso, la Palma d’Oro sarebbe un grido disperato del cinema che tenta di divincolarsi da quegli atteggiamenti costrittivi che taglierebbero le gambe ad un regista tutt’altro che banale: Francis Ford Coppola. In un solo anno, allora, avremmo la chiusura perfetta del cerchio e il tentativo di supporto più netto che il Festival possa offrire al regista; certo è che i grandi autori non mancano e le sorprese sono dietro l’angolo, per cui tutto ciò che vale sulla carta non è detto che arrivi allo stesso modo sullo schermo.