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Megalopolis: per Hollywood il film di Coppola sarebbe “invendibile”

Guai in vista per Francis Ford Coppola: il suo nuovo film autoprodotto Megalopolis sarebbe, secondo Hollywood, invendibile.
Secondo Hollywood, il nuovo film di Francis Ford Coppola dal titolo Megalopolis, sarebbe invendibile

In attesa di scoprire se farà parte o meno della selezione di Cannes77 – il cui annuncio si terrà su tutti i canali del festival il prossimo 11 aprile dalle ore 11 – e dopo una prima proiezione trionfale tenutasi di recente dove si parlò di “avanguardia sperimentale”, ecco che arrivano i primi problemi: secondo Hollywood infatti, il film sarebbe “invendibile”. A seguire, tutto quello che sappiamo sulla vicenda.

Megalopolis è invendibile: cosa succede adesso?

Francis Ford Coppola desiderava realizzare questo progetto da più di 20 anni. Dopo tanti sacrifici ed un lungo periodo lontano dalla macchina da presa, il regista di Apocalypse Now e Il Padrino ha deciso di autoprodursi il film per una somma che supera i 100 milioni di dollari, la stessa cifra che vorrebbe ricevere come budget promozionale di P&A (ovvero le spese di copie e di lancio) per il film ma che, al momento, pare impossibile da ottenere e lo stesso passaggio in anteprima nei più prestigiosi festival del mondo – Cannes ma anche Venezia – sembra subordinato a questo accordo. Senza un distributore insomma, non se ne fa niente.

A24 e NEON sembrano perfette per il film ma difficilmente potranno assicurare il budget richiesto. Searchlight ha alle spalle la Disney, ma pare se ne sia già tirata fuori. Focus si rifà invece a Universal, ma anch’essa sembra orientata verso il no. Non resta che sperare in piattaforme come Netflix, Amazon o Apple, ma anche per loro si tratterebbe di un investimento enorme.

Le parole degli addetti ai lavori

L’indiscrezione arriva direttamente da The Hollywood Reporter, con cui diverse personalità di Hollywood e del settore hanno parlato. Alcuni distributori avrebbero infatti confidato che “non c’è assolutamente alcuna maniera per riuscire a posizionare questo film” e che “Fanno tutti il tifo per Francis provando anche una certa nostalgia, solo che poi c’è la questione del business, quella meramente commerciale“. Un noto distributore avrebbe poi affermato le seguenti parole:

“Trovo difficile credere che un qualsiasi distributore sarebbe disposto a metterci i contanti e restando in prima posizione per recuperare i costi di P&A così come la propria tariffa di distribuzione. Se Coppola fosse disposto a mettere in conto il P&A o garantire la spesa, penso che ci sarebbero molte più parti interessate”.

Addirittura, il capo di un importante studio – di cui non viene fatto il nome – ha un’opinione molto più netta:

“Non è un buon film ed è stato così triste guardarlo. Chiunque deciderà di accollarsi i costi di P&A, perderà soldi. Non è così che Coppola dovrebbe concludere la sua carriera di regista”.