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Ripley: la spiegazione del finale della serie Netflix

Sono numerosi gli elementi che contribuiscono al grande successo di Ripley su Netflix: tra questi, sicuramente il finale della serie che forse non tutti hanno compreso e che merita di essere spiegato.
Ripley: la spiegazione del finale della serie Netflix

Ripley è la nuova serie Netflix che ha fatto il suo esordio sulla piattaforma di streaming Netflix e che vede Andrew Scott nei panni del protagonista. Gli elementi di merito, per la serie in questione, sono numerosi, considerando sia la tecnica che la narrazione che adatta il primo romanzo scritto da Patricia Highsmith, che prende il nome di Il talento di Mr. Ripley: tra questi, si cita sicuramente il finale della serie in questione che non tutti hanno compreso totalmente. Ma qual è la spiegazione del finale di Ripley?

Il finale di Ripley: che cosa succede nell’ultima puntata?

Prima di proseguire con la spiegazione del finale di Ripley, vale la pena offrire innanzitutto un resoconto dell’ultimo episodio in termini di trama. Quando, nei panni di Dickie Greenleaf, sembra essere spacciato, Tom Ripley decide di assumere nuovamente la sua identità e si svela alla polizia di Venezia: acquistando una parrucca e modificando il suo volto – anche grazie alla luce – decide di parlare con l’ispettore Ravini inducendolo a pensare che per Dickie ci sia stato un suicidio. Lo stesso avviene anche con il padre dell’uomo e con l’investigatore privato di quest’ultimo, oltre che con Marge; Tom riesce, grazie ad una serie di espedienti – tra cui una diversa macchina da scrivere, la lettera inviata alla portiera di Roma o l’indizio dell’anello – a far credere che Dickie si sia suicidato a seguito della cocente delusione amorosa. La serie si conclude con il libro “My Atrani” inviato da Marge a Ravini, in cui un dettaglio sembra risvegliare l’ipotesi del caso: Tom, però, è già lontano.

La spiegazione del finale di Ripley

A questo punto, è possibile offrire anche dei dettagli in più a proposito della spiegazione del finale della serie. Come si comprende perfettamente, Marge inserisce una vera foto di Dickie sul suo libro My Atrani e ciò fa comprendere a Ravini che il caso si è sì chiuso, ma esattamente come voleva Tom Ripley, il reale assassino dello stesso Richard e di Freddie Miles; naturalmente, fino a quel momento non era mai stata mostrata una foto di Dickie e ciò rivela anche parte di quegli errori che sono stati commessi dalla polizia nel corso della propria indagine. Intanto, Tom Ripley ha cambiato ancora una volta identità (anche grazie al commerciante e falsario d’arte interpretato da John Malkovich, un omaggio a Il gioco di Ripley di Liliana Cavani in cui è protagonista) ed è pronto a trasferirsi all’estero, dove farà perdere totalmente le tracce di sé. È evidente che Netflix si prepari, in questo modo, ad un sequel della serie.