Cerca
Close this search box.

Il mio amico robot: la spiegazione del finale del film d’animazione

Il mio amico robot è un film d’animazione distribuito nei cinema italiani a partire dal 4 aprile 2024, e candidato agli Oscar. Il suo finale è riuscito a sorprendere: ma qual è il significato? La spiegazione.
Il mio amico robot e il suo finale: spiegazione

Il mio amico robot è un film distribuito nelle sale italiane a partire dal 4 aprile 2024, ed è stato diretto da Pablo Berger. La curiosità attorno al lungometraggio in questione è stata alimentata grazie alla nomination ricevuta alla 96esima edizione degli Oscar, dove Il mio amico robot figura nella cinquina d’animazione che ha visto trionfare poi Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki. Ciò che più ha colpito di questo prodotto, oltre il come viene raccontata una storia semplice ma efficace, è il suo finale. Ma qual è il significato del finale di Il mio amico robot? Segue la spiegazione.

Cosa accade nel finale di Il mio amico robot

Nel finale di Il mio amico robot si vede finalmente, a distanza di oltre un anno, ricongiungersi almeno spiritualmente e per qualche istante i due grandi amici protagonisti del film, ovvero Robot e Cane. Tuttavia, se da un lato viene mostrato il sogno di Robot (il titolo in originale è Robot Dreams) dove scende in fretta e furia le scale dell’edificio in cui si trova per riporre la mano sulla spalla di Cane, dall’altro ci si rende conto dell’elemento onirico e si attende il compiersi del destino. Robot vive ormai un’altra vita dopo essere stato bloccato in spiaggia, “ucciso” e riportato in vita dal suo nuovo amico Tasso, ed è proprio accanto a quest’ultimo che intende passare il proseguo dei suoi giorni; Cane ha invece superato “la perdita” e ha acquistato un nuovo Robot amico per smetterla finalmente di sentirsi solo.

Il fattore sorpresa non tarda ad arrivare, e la decisione di Robot appare saggia, quasi pessimistica, ma al contempo veritiera: anche lui è andato avanti, e ricongiungersi con Cane non avrebbe lo stesso sapore siccome entrambi dovrebbero abbandonare i loro nuovi amici. Dunque, Robot usa il suo nuovo corpo-stereo per riprodurre la canzone September adottata per tutto il film allo scopo di idealizzare il legame tra i due protagonisti, e la reazione di Cane non tarda ad arrivare poiché in split screen si vedono entrambi i personaggi ballare nello stesso modo. Ad un certo punto però Cane nutre un senso di malinconia che invade lo schermo, anche perché arriva nel momento in cui gli sembra di aver visto Robot alla finestra. Si tratta di una vera e propria presa di coscienza da parte di entrambi, che infatti proseguono con le loro vite pur ricordando con emozione ciò che è stato.

La spiegazione del finale di Il mio amico robot

Il finale di Il mio amico robot è sorprendente perché, nonostante la semplicità e la pedagogia della storia, lascia l’amaro in bocca allo spettatore e lo invita a prendere coscienza di un fatto insieme ai due protagonisti: l’amicizia ed i rapporti sociali più in generale non hanno obbligatoriamente una data di inizio e di fine, così come non sono destinati – per forza – a durare per il resto della propria vita. Non si sa mai cosa può accadere durante il corso dell’esistenza, e di fatto a intromettersi nella potente amicizia tra Robot e Cane ci sono una serie di situazioni sfortunate che si ripropongono per tutta la parte iniziale del film. I personaggi ne soffrono per un lungo periodo di tempo, ma alla fine per entrambi c’è l’accettazione, sanno di aver perso l’altro e prendono la decisione reciproca di andare avanti.

In un primo momento è Cane, il quale acquista un nuovo modello, ma è poi la volta di Robot, che sul finale resta fermo sul punto: è stato riportato in vita e ha instaurato un profondo legame con un altro individuo (Tasso), per cui, pur desiderandolo, non se la sente di scendere ad abbracciare Cane, altrimenti potrebbero ferire i rispettivi nuovi amici. Ciò che stupisce di Il mio amico robot è questo finale apparentemente gioioso – sfuggente come nel sogno di Robot – dove però si nasconde una certa malinconia, perché ormai sia Cane che Robot sono andati avanti e non avrebbe senso per nessuno ritornare indietro, perché il flusso della vita progredisce e apre strade differenti. Il passato non può essere dimenticato, e infatti September è una canzone che riporta a quella leggerezza, quella felicità fugace e ormai andata, un ricordo ben impresso nella mente e scolpito nel cuore dei due protagonisti, i quali consapevolmente si ripensano con grande affetto.