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Oscar 2024, top e flop: quali sono stati i momenti più iconici della serata?

Dopo una serata con pochissime sorprese sul fronte dei premi assegnati, si sono alternati momenti iconici a momenti molto dimenticabili.
Oscar 2024, top e flop della serata

Come ogni anno la notte degli Oscar ha creato momenti che entreranno nella storia della tv. Le cerimonie, di anno in anno, diventano sempre più monotone e sottotono e questa 96esima edizione non ha in alcun modo tradito questo trend con premiazioni prevedibili. Le poche sorprese ben piazzate hanno sicuramente fatto sobbalzare qualcuno dal divano. Iniziata un’ora prima, la 96esima edizione degli Academy Awards è stata trasmessa in Italia su Rai 1, con il commento fin troppo istituzionale e, forse, eccessivamente nazionalista di un parterre di ospiti che, secondo la rete ammiraglia, avrebbero dovuto rappresentare il meglio del cinema italiano mainstream. La cerimonia in sè ha avuto qualche sprazzo grazie a qualche gag ben piazzata e ad esibizioni musicali posizionate al momento giusto ma, in generale, è stata caratterizzata da quella monotonia e vena costantemente istituzionale che caratterizza la cerimonia degli Oscar dal post pandemia. I premi praticamente già annunciati, non hanno contribuito a dare verve alla serata che ha avuto qualche momento di luce solo grazie ai vincitori e a qualche presentatore particolarmente ispirato.

Quali sono stati i momenti Top e Flop della serata?

Prima ancora di essere il coronamento di un anno cinematografico, gli Oscar sono uno spettacolo televisivo e, forse, gli Academy negli ultimi anni hanno un pò dimenticato questa sfumatura dell’evento. Dopo la pandemia la cerimonia ha subito un appiattimento dovuto anche alla mancanza di un “vero” conduttore in grado di mantenere il polso della situazione. Se la presentazione al femminile dello scorso anno aveva lasciato il pubblico abbastanza indifferente, anche il ritorno di Jimmy Kimmel nella 96esima edizione non è stato accolto molto positivamente. Troppi monologhi comici, poca importanza ai premi e un tentativo di fare spettacolo che, ormai, non funziona più neanche negli Stati Uniti. La realtà è che per “rinascere” gli Oscar avrebbero bisogno di una guida in grado di riformare completamente l’approccio alla cerimonia. In continuità con le cerimonie precedenti, gli Academy Awards sono stati un’alternanza di episodi più o meno memorabili. Ma quali sono stati i momenti top e flop degli Oscar 2024?

TOP: Il discorso di Jonathan Glazer agli Oscar 2024

La zona d’Interesse è stato il vincitore annunciato della categoria miglior film internazionale. La pellicola diretta da Jonathan Glazer, è una co-produzione anglo-polacca, che racconta la storia della famiglia di un gerarca nazista che, nonostante viva a pochi passi dall’orrore dei campi di concentramento, cerca di ignorare la realtà degli eventi che sta vivendo. Il regista ha ritirato il premio nel corso della serata presentandosi sul palco dell’Academy con uno dei discorsi più potenti e importanti negli ultimi anni che ha tirato in ballo i conflitti che attualmente si stanno consumando in giro per il mondo. Glazer ha citato direttamente la guerra in Palestina. “Che si tratti delle vittime del 7 ottobre in Israele o dell’attacco in corso a Gaza, di tutte le vittime, di questa umanizzazione, come possiamo resistere?” ha detto il regista accettando il riconoscimento.

Oscar 2024, top e flop della serata

FLOP: I zero premi vinti da Martin Scorsese

Con 10 candidature all’attivo, il grande sconfitto di questa 96esima edizione degli Oscar è sicuramente Martin Scorsese. Killers of The Flower Moon non ha ottenuto nessuna statuetta, perdendo anche quella che, per molti, era risultata scontata fin dall’inizio (Lily Gladstone come miglior attrice protagonista). Oppenheimer e Povere Creature si sono dimostrati dei competitor fin troppo forti per la pellicola di Scorsese che, nonostante continui ad essere annoverata tra i migliori film dell’anno, non è riuscita a conquistare il favore degli Academy diventando lo sconfitto per eccellenza degli Oscar 2024. Insomma, la maledizione di The Irishman si è ripetuta anche questa volta.

TOP: Il discorso di Robert Downey Jr agli Oscar 2024

Una delle grandi certezze della stagione dei premi appena trascorsa sono stati, senza alcun dubbio, i discorsi di Robert Downey Jr. L’ex volto di Iron Man, con la sua personalità straripante e la capacità di attirare l’attenzione in maniera unica ed irripetibile, è riuscito a proporre sempre qualcosa di diverso in ogni discorso di ringraziamento tenuto durante la stagione. Il suo discorso agli Oscar è stato, probabilmente, il più debole di quelli pronunciati dall’attore ma, nonostante ciò, l’emozione si è fatta sentire. Per la sua interpretazione in Oppenheimer e la vittoria dell’Oscar come miglior attore non protagonista, Robert Downey Jr ci ha tenuto a ringraziare la sua “orribile infanzia e gli Academy, in quest’ordine“, dimostrando quanto sia possibile cambiare e trasformare la propria vita. La vittoria dell’attore è, probabilmente, una delle più grandi testimonianze di rinascita della storia di Hollywood. Insomma, un premio che testimonia un riscatto iniziato quasi 20 anni fa.

Oscar 2024, top e flop della serata

FLOP: La conduzione di Jimmy Kimmel

La decisione di far partire la serata un’ora prima è sicuramente stata una manna dal cielo per coloro che hanno seguito la serata dall’Italia. Una benedizione diventata una maledizione nel momento in cui sono stati persi più di 20 minuti di introduzione nel quale il conduttore ha cercato di rompere il ghiaccio non riuscendoci. Nonostante abbia condotto gli Oscar diverse volte, sembra che Jimmy Kimmel non abbia ancora capito come scaldare il pubblico del Dolby Theatre. La sua conduzione è stata fin troppo invasiva, poco divertente ed incapace di creare quel filo conduttore necessario tra le varie premiazioni e candidature. Chiamando Kimmel gli Academy hanno sperato di andare sul sicuro non riuscendo, però, a rispettare le aspettative.

TOP: La vittoria “inaspettata” di Emma Stone agli Oscar 2024

I bookmaker avevano dato Lily Gladstone come vincitrice assicurata. La stagione dei premi che ha visto le due attrici dividersi equamente i riconoscimenti, però, dimostrava il contrario. La vittoria del secondo Oscar di Emma Stone non è stata una sorpresa per tutti ma, sicuramente, lo è stata per lei che, dopo l’annuncio, ha avuto qualche secondo di incertezza prima di salire sul palco. Ad innalzare l’iconicità del momento è stato il modo in cui l’attrice ha genuinamente raccontato di aver rotto l’abito che indossava durante la serata, facendosi aiutare dalle colleghe che presentavano il premio per arrivare indenne a ritirare la statuetta. Con la sua ironia naturale l’attrice ha ironizzato sulla disavventura, ringraziando tutti per il riconoscimento ricevuto e celebrando il lavoro fatto da tutta la troupe e dal cast di Povere Creature.

FLOP: L’annuncio del miglior film di Al Pacino

Uno dei momenti meno solenni dell’intera serata è stato, per assurdo, il più importante: l’annuncio del miglior film. A presentare la categoria è stato Al Pacino che si è presentato sul palco con l’attesa busta nella maniera più rilassata possibile. Invece di pronunciare la formula di rito, l’attore premio Oscar si è limitato ad un semplice “I miei occhi leggono Oppenheimer” che ha creato non poca confusione in sala tanto che, i vincitori, hanno ritardato qualche attimo ad alzarsi e a raggiungere il palco. La presentazione confusa e anticonvenzionale non è stata molto apprezzata dal pubblico social che ha criticato fortemente l’attore per il suo approccio forse troppo menefreghista ad un momento così importante. Insomma, un momento indimenticabile che non è stato affrontato con la giusta serietà e solennità.

TOP: L’esibizione di Ryan Gosling con I’m just Ken

Il momento di spettacolo per eccellenza della serata è stato la grandissima esibizione di Ryan Gosling con I’m Just Ken. In una serata che era andata via via ad anestetizzarsi, l’attore ha dato una botta di adrenalina necessaria che ha risvegliato il pubblico in sala e a casa. In un aperto omaggio a Marilyn Monroe, Gosling si è reso protagonista di uno dei momenti musicali più belli visti agli Oscar degli ultimi anni che ha visto sul palco alternarsi decine di ballerini, membri del cast e un grandissimo coinvolgimento degli spettatori in platea. Ad impreziosire ancor di più la già grandissima esibizione dell’attore è stato l’intervento del produttore della colonna sonora di Barbie, Mark Ronson, e, a sorpresa, di Slash, storico chitarrista dei Guns N’ Roses che si è esibito in un inaspettato assolo finale.

Oscar 2024, top e flop della serata

FLOP: Il politicamente corretto

L’intera cerimonia non ha avuto slanci o colpi di scena particolari. Una delle scelte meno eleganti fatte dall’Academy ha riguardato i criteri con cui sono stati annunciati i premi ai migliori attori (protagonisti e non). La scelta è stata quella di individuare cinque attori o attrici vincitori di una statuetta degli ultimi decenni che potessero presentare i colleghi candidati nelle varie categorie. La scelta realmente infelice degli Oscar è stata quella di accoppiare gli attori di colore, in un tentativo di ripararsi da qualsiasi critica riguardo il politicamente corretto. La realtà è che la decisione presa dall’Academy si è rivelata, probabilmente, la scelta meno inclusiva e corretta che si potesse fare in un contesto di questo tipo.

TOP: I momenti trash degli Oscar 2024

Mai come quest’anno i momenti trash sono stati (stranamente) ben dosati. La tendenza degli Academy nelle ultime edizioni era quella di spingere sull’acceleratore su quel fronte per compensare a serate mediamente noiose e poco memorabili. Insomma, per salvarsi si puntava al meme. Tra la gag dell’uomo nudo di John Cena, che è arrivato sul palco per presentare i miglior costumi totalmente svestito citando una episodio iconico del 1974 che vide un uomo nudo comparire alle spalle di David Niven durante la presentazione di una categoria, e il cane di Anatomia di una Caduta (Messi) che vagava per il Dolby Theatre, i momenti trash della serata sono stati tutti ben dosati, difficilmente dimenticabili e, sorprendentemente, in alcuni frangenti realmente divertenti.