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I Migliori Film del 41° Torino Film Festival

Direttamente dal 41esimo Torino Film Festival giungono alcune pellicole di grande spessore: ma quali sono i migliori film presenti nell’edizione?
La classifica dei migliori film al TFF

In Italia ci sono tante manifestazioni cinematografiche, tra le più conosciute spiccano la famosa Mostra del Cinema di Venezia ed anche la Festa del Cinema di Roma, mentre tra quelle meno popolari si fa largo il Torino Film Festival, nato nel 1982 e che si svolge a Torino. Il festival del capoluogo piemontese, come le altre manifestazioni o competizioni a tema cinema, propone a critica e pubblico una serie di film di vario genere ed in anteprima rispetto all’uscita ufficiale sul grande schermo.

I migliori film del 41° Torino Film Festival

Il TFF, fin dalla sua nascita, si concentra spesso e soprattutto sul cinema indie o indipendente, selezionando diversi titoli che magari faticano a trovare spazio nelle sale italiane e non. Di seguito due brevi classifiche sui migliori film della 41° edizione del Torino Film Festival, sia per i titoli presentati in Concorso sia per i Fuori Concorso.

3) “Chicken for Linda!” di Sébastien Laudenbach e Chiara Malta

Uno dei titoli migliori tra quelli presentati in concorso è senz’altro “Chicken for Linda!” o “Linda Veut du Poulet!”, un film d’animazione scritto e diretto da Sébastian Laudenbach (“La Jeune Fille Sans Mains”, 2016) e Chiara Malta (“Simple Women”, 2019), vincitore del premio per la Miglior Sceneggiatura al 41° Torino Film Festival. Una commedia in salsa animata, colorata e originale, una delicata storia d’infanzia raccontata attraverso gli occhi di una bambina. Gli autori giocano con i loro protagonisti grazie ad uno stile unico e molto espressivo, ogni personaggio ha un colore specifico, il disegno è stravagante, ma trasuda emozionalità da ogni singolo frame. Tante sono le tematiche affrontate, molte delle quali legate alla famiglia, i lati positivi e negativi della crescita ed il rapporto genitori – figli, nonostante una serie di cliché che, fortunatamente, non risultano mai banali, anzi, il film riesce a coinvolgere ancor di più il pubblico che finisce per sentirsi parte integrante di un vorticoso e dinamico turbinio di sensazioni ed emozioni.

La classifica dei migliori film al TFF

2) “About Thirty – Arturo a los 30” di Martin Shanly

Al secondo posto, invece, c’è il film vincitore del premio per il Miglior Attore alla 41° edizione del TFF: “About Thirty – Arturo a los 30” scritto, diretto ed interpretato da Martin Shanly. Il giovane cineasta argentino, dopo una prima esperienza dietro la macchina da presa con “About Twelve – Juana a los 12” nel 2014, torna a dirigere un lungometraggio che racconta di un’esperienza, di uno specifico momento della vita, analizzato da diversi punti di vista attraverso una commedia dal sapore agrodolce dove lo stesso Shanly ricopre il ruolo anche del protagonista. Una riflessione sulla volontà di rimanere giovani, il non voler crescere, scappare dai problemi della quotidianità, ma che alla fine porta il personaggio di Arturo a confrontarsi con sé stesso, raccontando in prima persona i suoi ricordi e le sue (dis)avventure. Anche qui è impossibile non empatizzare con il personaggio che appare sullo schermo, un racconto bizzarro che allo stesso tempo risulta credibile, un percorso interiore che porta il protagonista a rimettersi nuovamente in gioco una volte per tutte.

1) “The Rapture – Le Ravissement” di Iris Kaltenbäck

Infine, il titolo migliore di questa edizione del Torino Film Festival è sicuramente “The Rapture – Le Ravissement”, l’esordio alla regia di Iris Kaltenbäck, il film che ha ottenuto il maggior numero di premi tra i lungometraggi presentati in Concorso aggiudicandosi sia il Premio Speciale della Giuria sia quello per la Miglior Attrice a Hafsia Herzi, la protagonista della pellicola. Due riconoscimenti che non fanno altro che sottolineare la caratura tecnica di un ottimo prodotto, ancora a tratti acerbo, ma già di incredibile fattura. La storia di una donna, un’ostetrica, che si dedica con profonda passione al suo lavoro e che finisce suo malgrado in una spirale di bugie e fraintendimenti. L’unica speranza per lei è una dolce e tenera neonata di cui spesso si occupa per dare una mano alla sua migliore amica, convinta di non essere una buona madre. Un racconto che sprigiona una forte umanità, le sfide della maternità, le relazioni ed i sentimenti tra le vie e gli appartamenti di una Parigi fredda e quasi incolore.

La classifica dei migliori film al TFF

Mentre tra i titoli selezionati tra i cosiddetti Fuori Concorso i 3 titoli migliori sono:

3) “Yannick!” di Quentin Dupieux

Se c’è un titolo che merita di essere menzionato tra i migliori film del 41° Torino Film Festival è lo stravagante “Yannick!” firmato da Quentin Dupieux (“Rubber”, 2010, “Doppia Pelle”, 2019 e “Daaaaaali!” 2023). Il cineasta ed autore francese confeziona una dark comedy fuori dagli schemi che racconta di uno spettatore che durante la visone di una commedia a teatro si innervosisce e finisce per scagliarsi contro gli attori presenti in scena. Irriverente, bizzarra e decisamente molto originale, una pellicola scorrevole dal ritmo incalzante che cattura all’istante lo spettatore. Non mancano risate intervallate da momenti più malinconici, un ambientazione reale travolta da un’atmosfera surreale, il tutto ambientato tra le quattro mura di un piccolo teatro parigino. La scelta del 4:3 “obbliga” i personaggi ed il pubblico a restare all’interno di quella dimensione creata e voluta dall’autore, il quale si interroga sul significato di opera d’arte e sulla differenza tra soggettività ed oggettività, il tutto condito da quell’umorismo tagliente tipico di Dupieux.

2) “The Holdovers – Lezioni di Vita” di Alexander Payne

Tra i Fuori Concorso spicca anche il meraviglioso “The Holdovers – Lezioni di Vita”, il nuovo film diretto da Alexander Payne (“Sideways”, 2004, “Paradiso Amaro”, 2011 e “Nebraska”, 2013) con protagonisti Paul Giamatti, Dominic Sessa e Da’Vine Joy Randolph. Un’altra pellicola dolce-amara che riesce a strappare un sorriso senza tralasciare una serie di risvolti decisamente più drammatici. Il regista statunitense torna alla regia con un film straordinario ripercorrendo le tematiche care all’autore, un piccolo gioiello pronto a stupire critica e pubblico, una storia semplice ed efficace che va dritta al punto. Una splendida metafora sul tema del cambiamento, un racconto intimo che mostra il lato più umano dei suoi personaggi, grazie anche a delle ottime prove attoriali da parte di un cast che vanta già oggi una sfilza di nomination e candidature. Tre storie a tratti differenti che finiscono per intrecciarsi per poi dare vita ad un viaggio emozionante, dolce ed estremamente autentico.

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1) “Il Cielo Brucia” di Christian Petzold

Infine, ad aggiudicarsi il titolo di miglior film tra i cosiddetti Fuori Concorso è lo spettacolare “Il Cielo Brucia” diretto da Christian Petzold (“La Scelta di Barbara”, 2012, “La Donna dello Scrittore”, 2018 e “Undine”, 2020), presentato in Italia in anteprima al TFF e vincitore dell’Orso d’argento al 73° Festival di Berlino. Si tratta del secondo capitolo di una trilogia dedicata al tema della solitudine, alle difficoltà dei rapporti umani e basata su differenti elementi naturali, in questo caso tutto gira intorno al fuoco. Il regista tedesco realizza un’affascinate opera poetica che porta in scena la storia di uomini e donne ricchi di fragilità, paranoie e apparenze, ma anche della paura ed il timore per l’ignoto, il cambiamento e la crescita attraverso una serie indescrivibile di emozioni. Una malinconica riflessione sul mondo giovanile e tutte le sue contraddizioni, uno spaccato della contemporaneità in relazione con l’essere umano che l’autore mostra con estrema sensibilità raccontando del romanticismo moderno.

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