Cerca
Close this search box.

Recensione – Indiana Jones E Il Regno Del Teschio Di Cristallo: Il Quarto Film Della Saga

recensione indiana jones 4 harrison ford steven spielberg

Dopo il celebre terzo capitolo con Sean Connery nei panni del padre di Indy, Indiana Jones E L’Ultima Crociata, arriva dopo quasi venti anni (nel 2008) l’attesissimo quarto film della tetralogia d’avventura più famosa nella storia del Cinema: Indiana Jones E Il Regno Del Teschio Di Cristallo. Riprende la macchina da presa il regista Steven Spielberg, e il ruolo di protagonista un Harrison Ford con qualche anno in più, accompagnato dalla giovane promessa Shia LaBeouf. Di seguito, la trama e la recensione di Indiana Jones E Il Regno Del Teschio Di Cristallo.

La trama di Indiana Jones E Il Regno Del Teschio Di Cristallo, film diretto da Steven Spielberg

1957. In piena Guerra Fredda la scienziata Irina Spalko (Cate Blanchett) guida una divisione di militari sovietici verso l’Hangar 51 in Nevada, per trovare una cassa contenente resti di un possibile extra-terrestre, dopo aver catturato e portato con sé l’archeologo Indiana Jones (Harrison Ford). Quest’ultimo riesce a scappare, rifugiandosi in un piccolo paese che si rivela essere costruito artificialmente per sperimentare una bomba nucleare. Il Professore sopravvive miracolosamente al test e viene recuperato dagli Americani. 

 

Di ritorno in America, tuttavia, viene ritenuto una spia comunista. Decide dunque di lasciare il paese. Prima che possa partire, però, un giovane di nome Mutt (Shia LaBeouf) lo raggiunge spiegandogli che sua madre Marion (Karen Allen), una vecchia fiamma di Indy, è stata rapita dai russi da cui lui stesso era riuscito a scappare. I due partono dunque alla ricerca della donna, seguendo alcuni indizi criptati in possesso del ragazzo che li conducono in Perù, dove rinvengono all’interno di un’antica tomba il famigerato Teschio di Cristallo.

recensione indiana jones 4 steven spielberg harrison ford

La recensione di Indiana Jones E Il Regno Del Teschio Di Cristallo, film diretto da Steven Spielberg

Indiana Jones E Il Regno Del Teschio Di Cristallo è, ad oggi, il film con l’incasso maggiore della saga, avendo raggiunto quasi 800 milioni di dollari al botteghino. Nonostante il successo monetario, però, secondo il pubblico la pellicola non è all’altezza della trilogia originale degli anni ’80. Nelle scene più dinamiche Harrison Ford comincia a “mostrare i suoi anni”, e Steven Spielberg e George Lucas non risultano in grado di stendere una soggetto abbastanza convincente o quantomeno lineare.

 

La trama del film infatti risulta alquanto confusionaria, e a tratti insensata. Basta citare una delle scene più criticate, ovvero quella in cui Indy sopravvive alla bomba nucleare chiudendosi all’interno di un frigorifero. Decisamente inverosimile. Nella sceneggiatura viene aggiunta una forte componente fantascientifica che mancava nelle precedenti, più dedite al misticismo e al fantastico. Questa scelta sarebbe anche intrigante, dato il regista e la sua carriera a tema, ma il tutto cala di interesse a causa di una scarsa inventiva e una scrittura dei dialoghi pigra e banale.

 

Il cast di contorno è promettente. Shia LaBeouf sembra raccogliere in maniera convincente il lascito di Harrison Ford. Peccato che il passaggio di testimone non sia mai avvenuto ufficialmente, nonostante ci fossero gli spunti narrativi adeguati. La sceneggiatura gioca facile inserendo astutamente l’effetto nostalgia. Le stesse interazioni fra il personaggio ritrovato di Marion e quello di Indy sono spesso comiche e intrattengono. Insomma, nel cast sembra esserci alchimia. 

 

Insomma, il quarto capitolo di Indiana Jones getta buone basi per il futuro, omaggia il passato del celebre personaggio, ma non riesce mai a spiccare autonomamente il volo. Si percepisce forse una stanchezza di fondo da parte dei produttori e una superficialità in fase di scrittura, che rendono un film d’azione (quale dovrebbe essere in teoria) spompato e non abbastanza coinvolgente. La pecca più grande di tutte è probabilmente l’eccessivo utilizzo della CGI, a volte anche poco curata.

Voto:
3.5/5
Andrea Barone
3.5/5
Andrea Boggione
2.5/5
Christian D'Avanzo
3/5
Gabriele Maccauro
2.5/5
Riccardo Marchese
3/5
Matteo Pelli
2.5/5
Vittorio Pigini
3.5/5
Bruno Santini
2.5/5
Giovanni Urgnani
3.5/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO