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Recensione- Black Adam: L’apoteosi di Dwayne Johnson

Black Adam recensione del film senza spoiler, Dwayne Johnson diventa supereroe DC

Esce nelle sale italiane e di tutto il mondo il 20 ottobre 2022 “Black Adam”, l’ultimo film di Jaume Collet-Serra, tratto dall’omonimo fumetto della DC che vede Dwayne Johnson vestire i panni del protagonista. Il film rappresenta la realizzazione del sogno di tutti i fan dell’attore statunitense che da anni chiedevano un suo approdo nel mondo supereroistico. Di seguito è presentata la recensione di Black Adam. 

La sinossi di Black Adam rilasciata dalla Warner Bros e la trama del film

 
Al fine di offrire la recensione di Black Adam senza spoiler, si riporta la sinossi di Black Adam rilasciata dalla Warner Bros:

 

Quasi 5.000 anni dopo aver ricevuto onnipotenti poteri dagli dei egizi ed essere stato imprigionato subito dopo, Black Adam (Dwayne Johnson) viene liberato dalla sua tomba terrena, pronto a scatenare la sua forma unica di giustizia nel mondo moderno“. Questa è la sinossi ufficiale rilasciata dalla Warner Bros e il film, eccezion fatta per la presenza della Justice Society e la presenza di una famiglia composta da mamma (ricercatrice e responsabile del risveglio di Black Adam) e figlio, non presenta ulteriori particolari biforcazioni o differenziazioni.

 

La recensione di Black Adam: Dwayne Johnson diventa un supereroe

Ciò che va sottolineato fin dall’inizio è che, seppur con tutte le variazioni del caso che verranno analizzate nel corso di questo pezzo, “Black Adam” prima di essere un film supereroistico è un film alla “The Rock” fatto e finito. Sono pochi infatti gli attori nel panorama del cinema blockbuster moderno a potersi permettere di attraversare generi, franchise e registi mantenendo stabile uno stile e una riconoscibilità estetica e di tematiche tali da far quasi sempre combaciare il personaggio interpretato con i propri valori etici e morali. Questo è possibile grazie a progetti che vedono sempre l’attore presente tra i produttori e in grado di scegliere, a prescindere dalla major che finanzia il film, un regista di cui si fidi e con il quale abbia già collaborato (per Serra questa è la seconda collaborazione con Johnson in due anni e con due major diverse).

In questo caso, dovendo l’attore di origine samoana, interpretare un cattivo abbiamo delle concessioni sia sul piano della messa in scena sia su quello dello sviluppo del personaggio. Nel film DC infatti, più che negli altri progetti che lo hanno visto partecipe, il personaggio di The Rock non è la bussola morale della vicenda e soltanto tramite la collaborazione degli altri co protagonisti sarà in grado di imboccare la retta via. E’ dunque interessante osservare come nel punto di apice massimo della sua potenza su schermo Johnson decida di interpretare il personaggio più imperfetto e fraintendibile da molto tempo a questa parte, certo senza essere un villain duro e puro come accadeva in Doom ma pur sempre macchiandosi le mani di crimini con i quali dovrà scendere a patti solo dopo un percorso di riconciliazione con il proprio passato.

Il film nel suo complesso è invece piuttosto classico, come spesso avviene per i primi capitoli di film sui supereroi, e si colloca nel (supposto) grande disegno della DC come uno spin-off di Shazam, con il quale Black Adam condivide simbolo sul costume e grido d’evocazione. L’azione è senza soluzione di continuità, forse anche troppo, portando a momenti di stanca nel corso della pellicola causati paradossalmente dalla sovrabbondanza combattimenti a schermo, fattore che tuttavia non inficia la godibilità complessiva del film. Il tono è piuttosto scanzonato nonostante le uccisioni, per la media dei film del genere, siano piuttosto crude in particolare se si pensa che a compierle è il protagonista della pellicola. Il rapporto padre/figlio, le difficoltà della genitorialità, la capacità di far fronte comune di fronte a una calamità e la solidarietà sociale, temi da sempre preponderanti nelle produzioni cinematografiche con protagonista The Rock, tornano anche qui e si espletano in un atto finale da parte del protagonista che, visti i tempi correnti, si può quasi leggere in chiave politica.


La pellicola chiaramente non è perfetta ma anzi è ben lungi dall’esserla: vi è un abuso dei rallenty (sulla scia lunga di Zack Snyder diranno i maligni), una trama che oscilla tra il semplice e il ridotto all’osso, un comparto visivo non sempre in forma smagliante (vedasi la CGI del villain) e dei tempi comici non sempre calibrati alla perfezione. Nonostante queste defezioni il film si regge comunque solidamente sulle proprio gambe e può rientrare a buon diritto nella parte positiva delle non troppe produzioni cinematografiche che vedono Dwayne Johnson come assoluto mattatore.

 

Voto
3/5
Andrea Barone
3/5
Paolo Innocenti
1.5/5
Christian D'Avanzo
2.5/5
Alessandro Di Lonardo
0/5
Carmine Marzano
2.5/5
Andrea Boggione
2.5/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO