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Recensione – Smile: un sorriso spaventoso a metà

Recensione di Smile, film horrror di Parker Finn, trama del film ed elementi che non funzionano nella pellicola

Di film dell’orrore ne escono molti, e la maggior parte delle volte sembrano fatti con lo stampino per quanto poco riusciti e inconsistenti.

La pellicola di cui parliamo oggi si chiama “Smile“, ed è l’opera prima di Parker Finn.

 

Parliamo della trama del film!

 

Come si evince dal titolo è il sorriso l’aspetto più importante da tenere in considerazione, proprio perché esso, nella sua forma più inquietante e clownesca, si stamperà sui volti di ogni vittima prima di morire.

Che ci sia una maledizione da interrompere?

Questo lo scoprirà ben presto Rose Cotter, la protagonista: dottoressa che dopo aver perso una delle sue pazienti, comincerà ad avere strane visioni, terribili, e profondamente spaventose.

L’attrice, Sosie Bacon, la figlia del celebre Kevin, risulta in parte, ed anzi, sin dalle prime sequenze colpisce come il regista sappia farci entrare nel vivo della vicenda, con la conoscenza della stessa, degli altri personaggi, e un prologo forte ed inaspettato per quanto crudele.

Cosa non funziona?

Se non possiamo dire niente sui dieci minuti iniziali, ecco che i primi fastidi li percepiamo via via che si arriva alla parte centrale, dove la paura che nasceva grazie alla messa in scena, alla musica, alla fotografia e al montaggio, lascia spazio a dinamiche già viste, trite e ritrite, in cui il jumpascare è l’assoluto protagonista, regalando salti sulla poltrona inevitabili, ma anche il modo più effimero di spaventare.

Tra una manifestazione demoniaca e l’altra, utilizzando l’espediente spiegato sopra, la trama vorrebbe raccontarci di questa maledizione, che si lega ai traumi, e che ha a che fare con la morte e i suicidi.

La perplessità sorge dal momento in cui le spiegazioni risultano labili, molto poco efficaci, e non all’altezza di un film che, più volte, riesce invece a dimostrare di saper ingranare la marcia.

Si nota che il regista si rifaccia a pellicole di successo come “It Follows” (non riuscendo però ad avere quella forza metaforica), ma soprattutto, sia nei toni che fotograficamente, al “The Ring” di Verbinski, con una scena copiata addirittura nei dialoghi.

Il terzo atto migliora?

 

Se con la parte centrale si pensa che le cartucce siano già state sparate, e che quel bell’inizio fosse solo un lontano ricordo, ecco che, all’improvviso e al netto dei difetti già citati fino ad ora, il finale si orienta nuovamente verso l’orrore puro, senza meri spaventi inutili da regalare al pubblico abituato a ingoiarne, ma lasciando di stucco con scene incredibilmente disturbanti, quasi Lynchiane nell’estetica del demone che apparirà, e soprattutto ben accompagnate dalla musica (veramente buona), che lasciano lo spettatore sbigottito di fronte forse ad uno degli horror, sotto questo aspetto, più espliciti degli ultimi anni.

Sorge spontaneo chiedersi: perché il regista, se era capace di far quello che si è visto, per metà pellicola si sofferma su una sequela di sequenze condite da jumpascares, senza sviluppare una trama più solida, e sorprenderci con scene di forte impatto come quelle presenti nel primo e nel terzo atto?

Forse lo scossone sulla poltrona, a dispetto di una paura che si crea attraverso altro, è più appetibile commercialmente per il pubblico?

Chi lo sa.

Sicuramente resta il fatto che Parker Finn potrebbe realmente regalarci horror diversi dal solito in futuro, perché abbiam visto che lo sappia fare.  Cerchiamo di capire se deciderà di differenziarsi dalla massa, oppure se adagiarsi sugli allori e restare nella scia della mediocrità.

Per essere un’opera prima può essere comunque salvata, anche perché mentirei se dicessi che riesca far dormire sonni tranquilli quell’epilogo. Certo, vive però l’amarezza di un qualcosa riuscito per certi aspetti, e deficitario per altri. Considerando però il susseguirsi inarrestabile di pellicole orribili di questo genere, arrivate nelle sale negli ultimi anni, “Smile” risulta almeno sopra la media, il che non è poco.

Parker Finn, l’horror del domani potrebbe essere nelle tue mani.

A te la scelta…

Voto:
3/5
Andrea Barone
0/5
Andrea Boggione
0/5
Christian D'Avanzo
2.5/5
Carlo Iarossi
0/5
Vittorio Pigini
0/5
Carmine Marzano
0/5
Alessio Minorenti
0/5
Paola Perri
0/5
Giovanni Urgnani
0/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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