Patch Adams è un film tragicomico del 1998, basato su una storia vera, con protagonista Robin Williams. Diretto da Tom Shadyac, tratta la vita del Dottor Hunter “Patch” Adams, ispirandosi al libro “Salute! Curare la sofferenza con l’allegria e con l’amore”, del medesimo Dr. Adams e di Maureen Mylander.
Al suo esordio, la pellicola fu scarsamente accolta dalla critica e dallo stesso dottor Adams, ma si rivelò essere poco dopo un successo al botteghino. Oggi è considerato uno dei prodotti cult interpretati dal compianto e amato Williams, ed ecco perché oggi ve lo proponiamo nella rubrica dei consigliati.
All’inizio della storia, conosciamo Hunter Adams, soprannominato “Patch”, che ha da poco tentato il suicidio, invano, e ha deciso di internarsi spontaneamente all’interno di un istituto psichiatrico.
All’interno della struttura, il personaggio scopre che l’utilizzo dell’umorismo con i pazienti risulta una cura più efficace di qualunque medicina. Nel rendere i suoi compagni più sereni e felici scopre la sua vocazione per il mestiere di Dottore, e una volta uscito dall’istituto si iscrive all’Università della Virginia con lo scopo di diventare Medico.
Patch mette chiaramente e pericolosamente in discussione l’approccio freddo e distaccato degli studi teorici in campo medico, così come i metodi utilizzati dai suoi superiori. Agli occhi di questi ultimi risalta come membro rivoluzionario di una disciplina secolare e finora immutata, cosa che provocherà diversi attriti con i suoi docenti.
Patch, nonostante gli avvertimenti continua a rimanere a stretto contatto con i suoi pazienti, dimostrando che è possibile instaurare un clima di amicizia e di fiducia con i soggetti bisognosi.
L’umorismo in questo film diventa sinonimo di dignità e benevolenza, tramite un personaggio che dà valore al prossimo e tende la mano per sorreggerlo piuttosto che rivolgergli un cenno di pietà dettato dalle circostanze. Tutto ciò che scaturisce dall’animo di Patch è fatto col cuore. Per volere, e non per dovere.
Patch Adams è forse una critica velata e romanticizzata al sistema arcaico e tradizionale della medicina, ma allo stesso tempo è una dedica a coloro che scelgono di percorrere il sentiero dell’altruismo, di servire le vite degli altri senza chiedere niente in cambio, di essere presenti quando qualcuno lo necessita e non sempre ha il coraggio di ammetterlo.
Una dedica agli eroi silenziosi e senza poteri. Agli eroi veri.
