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Box Office 10-16/01/2022: In Italia Scream non spaventa Spider-Man

La settimana appena trascorsa non ha lanciato segnali particolarmente incoraggianti per le casse degli esercenti italiani, cosa che purtroppo si sta sistematicamente ripetendo da un mese a questa parte e che sta fiaccando ulteriormente le pur labili speranze di vedere un’inversione di rotta in tal senso. Partiamo con la classifica settimanale, che ha visto esordire nel nostro mercato tre titoli diversi tra loro ma egualmente importanti (almeno in linea teorica): “Scream”, “Una Famiglia Vincente-King Richard” e “America Latina”.

(Fonte Dati Cinetel)

Innanzitutto un’osservazione di carattere generale: eccezion fatta per “Spider-Man: No Way Home” con i suoi 3 milioni di biglietti venduti non c’è stato nemmeno un titolo di queste feste che sia riuscito a staccare, o almeno ad avvicinarsi a farlo, 1 milione di biglietti. Questa considerazione ci permette di capire ancor di più come il film di Jon Watts sia stato una mosca bianca in un periodo che altrimenti definire di vacche magre sarebbe addirittura riduttivo. In un frangente come questo la normalità sarebbe che almeno 4-5 film riuscissero a superare tale soglia, magari spingendosi anche oltre, invece al momento la pellicola che, pur non avendo alcuna possibilità di raggiungerlo, più si avvicina ad ottenere questo traguardo è “House of Gucci” con i suoi 674.670 biglietti venduti.

Scorrendo la classifica poi si può notare come la spinta propulsiva di “Belli Ciao”, che tanto aveva fatto ben sperare a cavallo dell’anno nuovo, si è presto rivelata un fuoco di paglia, tanto che il nuovo film con protagonista il duo pugliese sarà a malapena capace di superare il risultato del loro esordio cinematografico ormai risalente al 2014 (“Amici come noi” che incassò 3 milioni di euro).

Le nuove uscite purtroppo non contribuiscono in alcun modo a migliorare la situazione e permettono piuttosto agevolmente all’ultimo film targato MCU di aggiudicarsi il suo quinto weekend di fila, cosa che per inciso non è stato in grado di fare negli USA nonostante stia per diventare il quarto incasso di sempre del botteghino nordamericano.

Partiamo con l’esordio di maggior successo del weekend ossia “Una famiglia vincente-King Richard”. Il nuovo film con protagonista Will Smith si è posizionato terzo nella classifica settimanale pur risultando secondo in quella del weekend, senza tuttavia raggiungere un risultato che si possa considerare soddisfacente. Credo che sia di dominio pubblico il fatto che ormai le star americane (a parte uno sparuto numero di eccezioni) non abbiano più da sole la capacità di attirare in sala una quantità di pubblico sufficiente a giustificare produzioni di larga scala e che i veri “box office draw” (come ampiamente dimostrato dall’infinità quantità di reboot, sequel, prequel etc. di questi anni) siano ormai le IP detenute dalle case di produzione. Nonostante questa premessa tuttavia questo esordio, tenuto anche conto dell’ulteriore interesse suscitato dalla fama dei personaggi di cui narra la storia, è estremamente deludente. Per trovare infatti un altro film con protagonista Will Smith avente un primo weekend su questi livelli bisogna risalire fino a “Zona d’ombra- Una scomoda verità” che incassò nel suo primo fine settimana di programmazione 586 mila euro e che concluse la sua corsa a 3 milioni di euro, un risultato che il lungometraggio sulla famiglia Williams non sarà nemmeno in grado di lambire.

La situazione non è rosea nemmeno per “Scream” e “America Latina”. L’ultima iterazione della saga slasher, resa celebre dal genio di Wes Craven, conferma una tendenza del nostro mercato inedita e preoccupante. Dalle riaperture post-covid infatti nessun film horror è stato capace di ottenere un risultato soddisfacente ai nostri botteghini, forse fatta eccezione per “The Conjuring: The devil made me do it” che comunque ha raccolto una cifra di gran lunga inferiore rispetto a quella raggiunta in altri mercati (basti pensare alla Spagna dove il film è addirittura nella Top Ten dei maggiori incassi del 2021). Questa china non è auspicabile in quanto il pubblico di riferimento di questi film, come dimostrato anche dalle demographic relative al primo weekend di “Scream” negli Usa rilasciate da Variety, sono gli under-40 ossia i giovani, una fascia di spettatori che è fondamentale fidelizzare se si ha a cuore il destino della sala.

Discorso diverso per il film dei fratelli D’Innocenzo, dal quale, nonostante la speranza sia sempre l’ultima a morire, non ci si aspettavano risultati particolari anche considerato che i due precedenti lavori degli artisti romani avevano suscitato interesse soltanto all’interno della cerchia degli appassionati ma non erano stati in grado di raggiungere il pubblico generalista.

Per concludere vorrei inserire alcune note sparse riguardo il mercato italiano e non solo:

  • Ho volontariamente evitato di confrontare questo weekend con il suo corrispettivo del 2020 perché la situazione è talmente mutata, almeno in Italia, che per ora un riallineamento agli standard pre-pandemici pare pura utopia e dunque una comparazione del genere mi parrebbe sterile.
  • “Scream”, come anticipato nell’articolo, ha aperto davvero ottimamente negli Usa, collezionando 30 milioni di dollari tra venerdì e domenica (a cui si aggiungeranno quelli di questo lunedì che negli Stati Uniti è festivo) scalzando “Spider-Man: No Way Home” dalla vetta della classifica dopo ben un mese e quasi riuscendo a superare con il suo primo weekend l’incasso complessivo dello sfortunato “Scream 4”. La Paramount può essere soddisfatta di questo rilancio e non sarei sorpreso dall’annuncio di un sequel di qui a breve.
  • Nonostante la narrazione imperante (e per quanto mi riguarda faziosa e irricevibile) che vuole il business della sala morente in tutto il globo, vi sono dei mercati che hanno ancora molte potenzialità inespresse. Il caso più rilevante attualmente è quello dell’Arabia Saudita, dove si sta osservando una forte espansione del settore, cosa che sta spingendo gli analisti ad ipotizzare un allineamento, nel giro di pochi anni, con i risultati ottenuti dai maggiori mercati europei.
  • “Spider-Man: No Way Home” seguita a infrangere record senza sosta: in Francia finirà per vendere 7 milioni di biglietti superando il risultato dei film della trilogia di Raimi, in Uk è entrato nella top ten degli incassi di sempre e si avvicina alla top five, in Messico è diventato il più grande incasso di sempre e nel mondo fino ad ora ha venduto circa 250 milioni di biglietti.

– Alessio Minorenti