Articolo pubblicato il 14 Giugno 2025 da Arianna Casaburi
Oltre a far parte della medesima macrocategoria dell’arte a tutto tondo, sono molteplici le somiglianze e le connessioni che intercorrono tra cinema e letteratura. Nello specifico, oltre agli adattamenti dei migliori film tratti da romanzi, quelli da saghe letterarie o più in generae tratti da libri, il cinema si è confermato nella sua evoluzione come uno dei possibili linguaggi audio-visivi adatti a esprimere la narrazione in un modo del tutto originale. Tra i generi a cui si è dedicato vi è anche quello della poesia, tema intorno al quale vari titoli si sono concentrati sia per il racconto biografico di scrittori, poeti e artisti in generale, o addirittura tema cardine dello stesso film. Segue la classifica dei migliori film sulla poesia, spaziando tra titoli classici fino ad arrivare a uscite più recenti, riportati in ordine dal peggiore al migliore con consigli di lettura legati al film.
10) Kill Your Darlings (2013)
In questo thriller ibrido con romance diretto da John Krokidas, i tre giovani poeti e ribelli Allen Ginsberg, Jack Kerouac e William Burroughs, compagni universitari della Columbia University, nonché esponenti del movimento letterario conosciuto sotto il nome della famigerata Beat Generation, si ritrovano coinvolti negli anni ’40 nel caso di omicidio di David Kammerer per mano di Lucien Carr. Oltre a esplorare il caso di omicidio, il film Kill Your Darlings entra nei meandri dei legami che intercorrono tra i tre giovani, e del loro rapporto trasgressivo nei confronti della società, che esprimono tramite la loro scrittura fortemente anticonformista.
Cosa leggere:
- Allen Ginsberg, Jukebox all’idrogeno
- Jack Kerouac, I Blues; Mexico City Blues
- William Burroughs, Painting and Guns
9) Il postino (1994)
Diretto da Michael Radford, Il postino è un film a modo suo biografico sulla figura del poeta cileno Pablo Neruda in particolare dell’ultimo periodo della sua vita che ha trascorso in esilio in Italia negli anni ’50, su un’isola del Sud, in cui incontra un giovane postino, Mario, interpretato da Massimo Troisi, che tragicamente morirà proprio sul set, con il quale creerà un legame unico di amicizia e di profondo rispetto reciproco. Pablo Neruda, da apparente poeta di fama mondiale, si rivela dunque essere una persona comune, disposta ad aiutare il giovane a muovere i primi passi nella scrittura della poesia per poter trasformare in parole le sue emozioni e infine conquistare la donna da lui amata, trasformando così il film in un puro racconto del trascendentalismo di quanto la bellezza e la poesia vadano oltre i confini e i limiti sociali.
Cosa leggere:
- Pablo Neruda, Poesie 1924-1964
8) Bright Star (2009)
Con una ambientazione storica e geografica completamente differente, Bright Star è il film biografico sulla figura del poeta inglese esponente del Romanticismo John Keats, in cui si mostra come le origini della sua scrittura poetica nasca in contemporanea allo sbocciare dell’amore per la sua musa ispiratrice Fanny, nella Londra dei primi anni dell’Ottocento. Il film rappresenta in modo chiaro e preciso le difficoltà del loro amore tormentato, non solo in senso metaforico dalla loro passione tempestuosa, ma anche dagli ostacoli sociali ed economici per concludersi infine con la tragica morte del poeta stesso, vittima di un grave problema di salute che lascerà Fanny a elaborare il lutto e la perdita del suo grande amore in completa solitudine. La “stella splendente” del titolo fa riferimento a una delle prime poesie che Keats scrisse dedicata a Fanny, in cui le dipinge come appunto un astro brillante, in segno della sua bellezza e dell’importanza del suo amore per lui.
Cosa leggere:
- John Keats, Poesie

7) L’attimo fuggente (1989)
Divenuto celebre e rimasto impresso nell’immaginario comune con la frase “O Capitano! Mio Capitano!” citata durante il film, in quanto versi di una poesia del poeta Walt Whitman, L’attimo fuggente (nell’originale Dead Poets Society che fa riferimento al nome del gruppo di studenti che prendevano parte ai ritrovi di nascosto per discutere di letteratura e poesia) diretto da Peter Weir racconta la storia di un professore di inglese, interpretato da uno straordinario Robin Williams, che fin dal suo arrivo non ha paura a mostrare la sua concezione anticonvenzionale della scuola e dell’educazione. Nello specifico, nel film si perpetua la filosofia oraziana del carpe diem, del cogliere l’attimo, che i giovani studenti insieme al professore si ritrovano a dover racchiudere nelle loro poesie.
Cosa leggere:
- Walt Whitman, Foglie d’erba
6) Poetry (2010)
Diretto dal regista sud-corano Lee Chang-dong, Poetry è un film estremamente drammatico con protagonista Mija, una donna nonché nonna che si ritrova a dover combattere contro l’Alzheimer e scopre dopo tempo che un membro della sua famiglia ha commesso un terribile crimine. Per alleggerire il peso dovuto alla malattia e alla tragica scoperta, Mija decide di iscriversi a un gruppo di scrittura di poesia. Questa nuova passione, però, dapprima individuata come una possibile attività terapeutica, finirà per immergerla completamente nel mondo onirico e sognante della poesia, trascorrendo le sue giornate persa nella natura con conseguenze non poco gravi.
Cosa leggere:
- Sylvia Plath, Tulipani rossi in Tutte le poesie
5) Paterson (2016)
Paterson è il titolo del film diretto da Jim Jarmusch, ma è anche il nome del suo protagonista, nonché il nome della cittadina stessa in cui vive nel New Jersey. Il protagonista, Paterson, interpretato da Adam Driver, è un giovane uomo che lavora come autista di un bus di linea urbano, ma non appena ha del tempo libero per sé, si immerge completamente nella lettura di libri di poesia (in particolare quelli di William Carlos Williams, autore della poesia da cui il film riprende il titolo) e si diletta a sua volta a comporre versi di una semplicità e purezza disarmanti. La quotidianità ripetitiva della sua vita viene così alleviata dal piacere della poesia, che pian piano scopre essere nascosta nel senso stesso delle cose che lo circondano, persino in una scatola di fiammiferi.
Cosa leggere:
- William Carlos William, Paterson in A un discepolo solitario

4) The Color of Pomegranates (1969)
Di tutt’altro stampo è il film The Color of Pomegranates del regista appartenente al movimento dell’Avanguardia russa Sergei Parajanov, in cui dipinge il ritratto del poeta e musicista armeno del Settecento Sayat-Nova (Vilen Galstyan). Il film compie dunque una parabola della vita dell’artista, partendo dalla sua infanzia, passando alla sua maturità artistica e il suo rapporto con la musa ispiratrice Sofiko Chiaureli, fino ad arrivare alla sua morte. Per realizzare ciò, il regista ha deciso di inserire la produzione poetica stessa di Sayat-Nova, facendo ampio uso delle inquadrature fisse che restituiscono la staticità dei quadri poetici a mò di impressionismo.
Cosa leggere:
- Sayat-Nova, Canzoniere armeno
3) Lo specchio (1975)
Annoverato tra i più importanti registi della storia del cinema, ne Lo specchio il regista russo Andrej Tarkovskij mette in scena un racconto in parte autobiografico in cui si narra la storia di un uomo che sta per morire, Aleksei, e ripercorre tutta la sua vita partendo dai suoi ricordi di infanzia, i suoi sogni e tormenti, per mescolarsi con gli eventi storici della Russia. Si tratta di un’ambientazione onirica, in cui realtà e fantasia si intrecciano fino a far diventare il confine labile e impercettibile. Lo specchio si presenta così come un film di una liricità unica e assoluta, in cui la poesia permea ogni cosa, si impossessa del tempo e dello spazio per rivelare la vera vita.
Cosa leggere:
- Marcel Proust, Poesie
2) Orfeo (1950)
Altro capolavoro immaginifico e visivamente altrettanto potente è l’Orfeo diretto da Jean Cocteau, ritenuto il capolavoro del regista francese. Si tratta di un film che riscrive in chiave moderna il mito greco di Orfeo ed Euridice, ambientandolo al Café dei poeti di Parigi dove il poeta Orfeo inizia una discussione con un gruppo di arroganti giovani. Nel mentre, un altro poeta suo rivale, Cègeste viene ucciso e una principessa che assiste allo scontro decide di portare con sé Orfeo e il corpo nella sua Rolls-Royce in quello che scoprirà essere l’Oltretomba. La principessa infatti si rivela essere la Morte stessa, da lei impersonificata, e Orfeo cerca di scappare con la macchina nel mondo dei vivi, per finire invece ossessionato dalla radio presente nell’auto.
Cosa leggere:
- Ovidio, Le Metamorfosi

1) Perfect Days (2024)
Ci sono film in cui la poesia è al centro della trama, del contenuto, altri in cui essa si mette alla mercé della forma. In Perfect Days di Wim Wenders, potremmo dire che invece è il film stesso a essere una poesia multisensoriale, sia per gli occhi che per le orecchie, ma anche per l’anima. Con una trama di una semplicità disarmante, in cui si segue giorno dopo giorno la vita di Hirayama, un inserviente dei bagni pubblici di Tokyo, al suo risveglio all’alba per inaffiare le sue orchidee, passando al momento che si reca a lavoro, a quando si dedica riposo nei bagni comuni, alle passeggiate sotto gli alberi, alle fotografie che scatta nella natura, alla lettura, all’ascolto della musica (di cui si riportano qui tutte le citazioni ai libri e alle canzoni del film). Tutto, ma proprio tutto, in Perfect Days si fa, anzi è, pura e perfetta poesia delle piccole cose della vita.
Cosa leggere: