Articolo pubblicato il 8 Giugno 2025 da Bruno Santini
Nel vasto universo della produzione cinematografica, poche figure ricorrono con la stessa insistenza e versatilità del cane, animale che da sempre accompagna l’essere umano non solo nella vita reale, ma anche nella rappresentazione artistica. Il cinema, con la sua capacità di evocare emozioni autentiche, ha saputo valorizzare il cane come simbolo di lealtà, coraggio, amicizia e sacrificio, trasformandolo in protagonista di alcune tra le pellicole più amate dal pubblico di ogni età, spesso con storie particolarmente emozionanti. Dalle storie toccanti di cani eroi alle commedie leggere in cui la presenza canina diventa motore narrativo, i film con i cani raccontano un universo emotivo profondo e universale, capace di superare barriere linguistiche e culturali: ma quali sono i migliori film con i cani da ricordare e recuperare assolutamente?
Hachiko – Il tuo migliore amico
Tra le pellicole che più hanno commosso il pubblico internazionale e che citiamo nell’ambito della lista dei migliori film con i cani figura senza dubbio Hachiko – Il tuo migliore amico, adattamento hollywoodiano della storia vera accaduta in Giappone negli anni ’20. Il cane della razza Akita, rimasto per anni ad aspettare il ritorno del padrone defunto presso una stazione ferroviaria, è divenuto simbolo globale di fedeltà assoluta. La regia di Lasse Hallström e l’interpretazione intensa di Richard Gere hanno trasformato una vicenda storica in un dramma emotivo capace di toccare corde profonde, al punto da rendere il film un riferimento per tutti gli amanti degli animali. La ripetizione ossessiva dell’attesa, mostrata in sequenze silenziose e struggenti, imprime nella memoria collettiva l’immagine del cane come archetipo di amore incondizionato: tra i film con i cani, questo costituisce sicuramente uno dei migliori in termini emotivi.
Lassie
Lassie non è soltanto un cane, ma un’icona transgenerazionale. Introdotta al cinema negli anni ’40 con Torna a casa, Lassie, la collie dal pelo lungo ha attraversato decenni di cinema e televisione, incarnando valori come il senso del dovere, la protezione e il legame profondo con i più deboli, in particolare i bambini. La struttura narrativa di questi film ruota spesso attorno al pericolo, alla separazione e al ritorno, con Lassie che funge da elemento catalizzatore di ogni sviluppo. Al di là della semplicità apparente, queste opere mettono in luce il ruolo simbolico del cane come guardiano morale, creatura che riporta equilibrio nei momenti di crisi.
Io & Marley
Più recente, ma non meno significativa, è la commedia drammatica Io & Marley, basata sul libro autobiografico di John Grogan. La storia segue la vita coniugale di una coppia, interpretata da Jennifer Aniston e Owen Wilson, attraverso l’esperienza condivisa con Marley, un labrador disobbediente ma irresistibile. Il film, pur mantenendo toni leggeri e ironici per buona parte della narrazione, si trasforma progressivamente in una riflessione malinconica sul tempo che passa, sui cambiamenti inevitabili e sull’importanza degli affetti quotidiani. Il cane diventa qui il testimone silenzioso dell’evoluzione dei suoi padroni, segnando le tappe della loro maturazione personale con una presenza costante e affettuosa: per molti, Io & Marley può essere ritenuto come la versione moderna di Hachiko, per quanto quella grande portata emotiva del film è troppo importante da essere addirittura inarrivabile.

Beethoven
Tra i titoli che hanno saputo conquistare il pubblico più giovane e che, per questo motivo, includiamo nella lista dei migliori film con i cani, non può mancare Beethoven, la commedia familiare che ruota attorno a un enorme San Bernardo e alle sue disavventure domestiche. Uscito al cinema nel 1992 e diventato presto un cult, il film gioca sul contrasto tra la mole imponente dell’animale e la fragilità dei contesti in cui si muove, generando un umorismo fisico ma non privo di sensibilità. L’affetto che nasce tra il cane e i membri della famiglia Newton, inizialmente riluttanti, si sviluppa attraverso situazioni surreali ma sincere, che mettono in risalto la capacità del cane di rompere schemi relazionali predefiniti e creare nuove connessioni affettive.
L’incredibile viaggio
Un altro esempio classico del cinema con protagonisti animali è rappresentato da L’incredibile viaggio, remake Disney del 1993 di un film del 1963, che segue il cammino di due cani e un gatto attraverso territori selvaggi per tornare dalla propria famiglia. L’aspetto straordinario dell’opera non risiede tanto nella trama quanto nella forza empatica delle voci fuoricampo che accompagnano i pensieri degli animali, capaci di rendere la narrazione più accessibile e coinvolgente. La determinazione dei due cani – Shadow, il saggio golden retriever, e Chance, il giovane e irrequieto bulldog americano – rappresenta un inno alla speranza e alla resistenza, elevando la storia al rango di parabola emotiva sull’amore familiare.
Togo – Una grande amicizia
Prodotto da Disney+, Togo è un esempio più recente e raffinato di cinema che rende giustizia a figure canine realmente esistite. Ambientato nell’Alaska del 1925, il film ricostruisce la missione disperata di un uomo e del suo cane per consegnare un siero salvavita in una città colpita da un’epidemia. Il protagonista canino, Togo, viene mostrato non solo come eroe fisico ma anche come incarnazione di una determinazione fuori dal comune, in netto contrasto con la figura più mediatica di Balto, che invece ricevette maggiori onori per la stessa impresa. Il film, diretto da Ericson Core e interpretato da Willem Dafoe, si distingue per una messa in scena rigorosa e la fotografia, oltre che per la rivalutazione di una figura totalmente dimenticata anche al cinema.

Balto
Ultimo tra i migliori film con i cani da vedere è Balto, sicuramente molto più noto del precedente. Collegato a Togo, ma decisamente più celebre presso il pubblico infantile, Balto è il protagonista di un film d’animazione che mescola realtà e mito, costruendo una figura eroica a metà tra cane e lupo. Uscito nel 1995, il film enfatizza la lotta per l’accettazione e il valore della diversità, con una narrazione che ruota attorno alla discriminazione e alla redenzione. Balto, rifiutato sia dagli umani che dagli altri animali, diventa l’unico capace di portare a termine la missione salvifica, guadagnandosi il rispetto e l’affetto di tutti.