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Recensione – La Moglie del Presidente, film con Catherine Deneuve

Il debutto alla regia di Léa Domenach è una commedia che non ha paura di attaccare la politica del proprio paese e con protagonista la grande Catherine Deneuve. Ma ciò basta per consigliarne la visione?
Catherine Deneuve in una scena di La Moglie del Presidente, opera prima di Léa Domenach

La recensione di La Moglie del Presidente, l’opera prima di Léa Domenach che racconta, in chiave comica, la storia di Bernadette – qui interpretata da Catherine Deneuve – moglie dell’ex Presidente della Repubblica francese Jacques Chirac. Nelle sale italiane dal 25 aprile 2024. A seguire, trama e recensione di La Moglie del Presidente.

La trama di La Moglie del Presidente, diretto da Léa Domenach

Come di consueto, prima di passare all’analisi e recensione del film, è bene spendere alcuni istanti sulla sua trama. La Moglie del Presidente narra – in chiave comica – le vicende di Bernadette, moglie dell’ex Presidente della Repubblica francese Jacques Chirac, in carica dal 1995 al 2007 e di come, dal momento in cui egli vinse le elezioni, lei divenne sempre più un fantasma, venendo messa da parte dallo stesso marito. Considerata da molti poco carismatica, una volta entrata all’Eliseo, Bernadette decide di cambiare le cose e ribaltare l’immagine che tutti avevano di lei.

La recensione di La Moglie del Presidente, commedia con protagonista Catherine Deneuve

Ci sono dei film che vivono dell’interpretazione dei loro personaggi, che dopo averli visti ci si domanda se effettivamente l’opera avrebbe avuto senso di esistere con qualcun altro davanti la macchina da presa. La Moglie del Presidente – presentato in anteprima alla 14esima edizione del Rendez-Vous, Festival del Nuovo Cinema Francese che ogni anno ha luogo al cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti e nelle sale italiane a partire dal 25 aprile 2024 – è a tutti gli effetti uno di questi casi. Chi se non lei, chi se non una delle attrici più importanti ed iconiche dell’intera storia del cinema: Catherine Deneuve. Nonostante abbia ormai superato gli 80 anni, l’attrice parigina continua a dimostrare di essere fatta di un’altra pasta rispetto a tutti gli altri e Léa Domenach – regista del film, qui al suo primo lungometraggio – questo lo sa bene, decidendo dunque di metterla alla prova, l’ennesima di una carriera eccezionale, facendole interpretare un personaggio molto discusso nella storia di Francia, ovvero quello di Bernadette Chirac, moglie di Jacques Chirac, Presidente della Repubblica francese dal 1995 al 2007. Una personalità da tutti considerata fuori luogo che col tempo è però riuscita a fare breccia nel cuore dei francesi, portando a sé non poche ire da parte del marito e del suo ristretto gruppo di fedeli. Un ruolo complicato che, se non tenuto in piedi da qualcuno come la Deneuve, probabilmente avrebbe portato il film al collasso ed alla mediocrità.

Con una narrazione estremamente comica e con delle libertà artistiche che lo rendono a tutti gli effetti un falso biopic – difficile credere che Bernadette possa aver mai incontrato Nicolas Sarkozy nel confessionale di una chiesa o che Karl Lagerfeld le abbia regalato la sua ultima collezione per timore che potesse rovinargli la reputazione – La Moglie del Presidente riesce in quella che, nel mondo del cinema odierno, sembra quasi un’impresa, ovvero far ridere, intrattenere senza troppe pretese, ritagliandosi comunque dei momenti di sana critica sociale. Il film è tutt’altro che perfetto, reitera alcuni concetti che ne danneggiano il ritmo rendendolo a tratti un po’ noioso, ma non pretende di insegnare nulla allo spettatore, non vuole fare la morale ma solamente raccontare una storia. Sta allo spettatore carpire ciò che più conta.

Ciò che fa più rabbia è però constatare come un film di questo tipo – che, nonostante il valore comico, assesta dei colpi importanti alla Francia come paese ma anche a due dei suoi più recenti Presidenti della Repubblica – in Italia sembra ormai un miraggio. Se qualche decennio fa eravamo tra i maestri assoluti del genere, oggi quell’energia sembra sparita o sopita, soffocata da un’industria che sovrasta ogni idea. Non è questione di qualità, ma di coraggio: La Moglie del Presidente è un’opera prima che può contare su un cast importante capitanato da una figura enorme come quella di Catherine Deneuve e che narra, senza esclusione di colpi, vicende vicine a tutti. Che possa servire come esempio per far ripartire una macchina, quella del cinema italiano, tanto in difficoltà quanto potenzialmente (come la storia insegna) grandiosa.

2,7
Rated 2,7 out of 5
2,7 su 5 stelle (basato su 3 recensioni)
La locandina ufficiale di La Moglie del Presidente, opera prima di Léa Domenach con protagonista Catherine Deneuve
La Moglie del Presidente
La Moglie del Presidente

Nelle sale italiane dal 25 aprile 2024, La Moglie del Presidente è l'opera prima di Léa Domenach che qui racconta, in chiave comica, la storia di Bernadette, moglie dell'ex Presidente della Repubblica francese.

Voto del redattore:

6 / 10

Data di rilascio:

25/04/2024

Regia:

Léa Domenach

Cast:

Catherine Deneuve, Denis Podalydès, Michel Vuillermoz, Sara Giraudeau

Genere:

Commedia

PRO

L’interpretazione di Catherine Deneuve
Il lato comico-satirico dell’opera
I tempi morti che ne rallentano il ritmo