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Festival di Cannes: ad Andrea Arnold la Carrosse d’Or 2024

Apprezzatissima dalla critica cinematografica di tutto il mondo, durante la 77esima edizione del Festival di Cannes Andrea Arnold riceverà la Carrosse d’Or.
La regista britannica Andrea Arnold riceverà la Carrosse d'Or al 77esimo Festival di Cannes

In attesa di scoprire la selezione ufficiale della 77esima edizione del Festival di Cannes, è ufficiale l’assegnazione della Carrosse d’Or 2024 ad Andrea Arnold. La regista britannica verrà premiata alla carriera durante la cerimonia d’apertura della Quinzaine des Réalisateurs che si terrà il 15 maggio.

Andrea Arnold premiata a Cannes77

Il suo nuovo film – Bird – è ormai pronto e con tutta probabilità prenderà parte al concorso di Cannes77, ma siamo già certi della presenza di Andrea Arnold sulla Croisette: la regista britannica verrà infatti omaggiata con la Carrosse d’Or, uno dei premi più importanti di tutto il festival e che verrà assegnato durante la cerimonia d’apertura di una delle sue sezioni parallele più importanti, ovvero la Quinzaine des Réalisateurs, che si terrà dal 15 al 25 maggio.

Presenza fissa del Festival di Cannes – dove ha vinto premio della giuria per ben tre volte con Red Road (2006), Fish Tank (2009) e American Honey (2016) – con questo premio Andrea Arnold segue nell’albo d’oro registi del calibro di Martin Scorsese, John Carpenter, Kelly Reichardt, Jia ZhangKe, Jane Campion, Agnès Varda e Jim Jarmusch.

La lettera della SRF per Andrea Arnold

L’annuncio è arrivato tramite una lettera scritta dall’SRF per Andrea Arnold. A seguire, le parole della società degli autori, registi e produttori francesi:

“Da Milk a Red Road, da Cime tempestose ad American Honey, lei scruta la società da ogni angolazione, viaggiando attraverso tempi e ambienti, e ci imbarca con potenti personaggi femminili. Di fronte a desideri ostacolati e ambizioni cadute, le tue eroine lottano, crescono, spesso con la violenza, e si affermano. Il tuo occhio sensibile e acuto su Mia, Sacha, Cathy, Jacky, Star e tante altre ci colpisce e ci delizia. Il suo singolare approccio alla messa in scena, la sua volontà di esplorare la realtà e darle una nuova forma sia nella fiction che nel documentario sono una testimonianza del suo sguardo esigente, sia dal punto di vista estetico che politico. Amiamo il coraggio e la libertà del suo lavoro, la sua sottile arte del contrasto nel campo del desiderio e della rivolta. Siamo stupiti dalla sua costante capacità di reinventarsi, come se mettesse ogni volta in discussione il suo modo di fare cinema”.