Tom Ripley è uno dei personaggi che sono stati maggiormente portati sullo schermo nel corso della storia del cinema, in virtù del grande successo che ha ottenuto in ambito letterario. Di recente, spicca sicuramente l’interpretazione di Andrew Scott nei panni del protagonista della serie Ripley, ma molti ricorderanno Il talento di Mr. Ripley del 1999, con Matt Demon a vestire i panni del personaggio creato dalla penna di Patricia Highsmith. Ma quali e quali sono gli attori che hanno interpretato il personaggio?

Tom Ripley: le caratteristiche del personaggio

Tom Ripley è un personaggio particolarmente attrattivo, che sul grande schermo si è sempre prestato a interpretazioni di attori di grande livello e in grado di incarnare parte della sua psicologia; si tratta, effettivamente, di un uomo sicuramente molto complesso dal punto di vista caratteriale e personalistico, che è riuscito a costruire la sua intera storia sulla base di costanti truffe e che, ottenendo l’eredità di Dickie, ha poi potuto rendere la sua vita più semplice in termini economici, coltivando la passione per la pittura, al giardinaggio e alle lingue. Dal punto di vista prettamente psicologico si tratta di una persona apparentemente priva di senso di colpa, che non risulta essere perfettamente meticolosa ma che – comunque – mantiene una certa lucidità nell’eludere qualsiasi tentativo di arresto da parte delle forze dell’ordine: l’unico omicidio che abbia mai ritenuto inutile nella sua vita (non riesce a ricordarne il numero totale) è quello di Freddie Miles.

Gli attori che hanno interpretato Tom Ripley al cinema e non solo

A questo punto, si può rispondere all’interrogativo che precedentemente veniva indicato: quanti e quali sono gli attori che hanno interpretato Tom Ripley al cinema e nelle serie TV? Si tratta dei seguenti:

• Alain Delon: la prima grande interpretazione di Tom Ripley è anche quella che ha consegnato alla storia il personaggio, grazie al carisma e al fascino di Alain Delon che veste i panni del personaggio nel film Delitto in pieno sole del 1960, diretto da René Clement. Il film adatta il primo romanzo della saga di Patricia Highsmith, Il talento di Mr. Ripley, e vede impegnato il protagonista nelle azioni ormai note grazie ai prodotti successivi;
• Dennis Hopper: nel film L’amico americano di Wim Wenders, considerato come una delle migliori pellicole del regista tedesco, l’attore non è protagonista nonostante la volontà di adattamento dell’omonimo romanzo; in effetti, ad essere messo in primo piano è l’attore Bruno Ganz, che interpreta il personaggio Jonathan Zimmermann, un corniciaio che si ritrova in una vicenda di malavita. Il ritratto di Ripley viene, dunque, filtrato dalle vicende del protagonista;
• Matt Demon: probabilmente una delle versioni più conosciute del personaggio, nel film diretto da Anthony Minghella nel 1999; il protagonista ritorna nella sua versione più nota – quella del primo libro -, con Jude Law che invece interpreta Dickie Greenleaf. Il film ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e di critica sia all’estero che in Italia, complice anche il gran numero di attori italiani presenti all’interno del film;
• John Malkovich: del 2002 è, invece, l’interpretazione di John Malkovich in Il gioco di Ripley diretto da Liliana Cavani, in un ideale seguito delle vicende che sono state raccontate negli altri film. Il film dialoga sicuramente con L’amico americano di Wim Wenders, poiché ritorna il personaggio di Jonathan (qui interpretato da Dougray Scott), che critica lo stile di vita di un Ripley ormai adulto e sposato con una donna che suona il clavicembalo nella campagna veneta;
• Barry Pepper: probabilmente una delle interpretazioni meno note di Tom Ripley è quella del 2005, nel film Il ritorno di Mr. Ripley che si basa sul romanzo Il sepolto vivo di Patricia Highsmith; in questo caso il contesto è quello londinese, con il personaggio che vive in una condizione di precarietà economica e approfitta della morte di un artista per assumerne l’identità;
• Andrew Scott: l’ultima tra le interpretazioni e la prima in una serie TV, che ricostruisce – con un adattamento del primo romanzo curato da Steven Zaillian (sceneggiatore di The Irishman) che permette di porre maggiormente l’accento sulla psicologia del personaggio e sul suo metodo perpetuato nel corso degli anni, a partire dalla morte di Dickie fino agli omicidi e alle azioni successive.