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I migliori film per imparare l’inglese

Un modo divertente per apprendere una nuova lingua è con il cinema. Ma quali sono i migliori film per imparare l’inglese?
Di seguito la classifica dei migliori film per imparare l'inglese in ordine crescente per difficoltà linguistica

Talvolta, quando ci si approccia per la prima volta a una nuova lingua straniera da apprendere può capitare di essere scoraggiati all’idea. Un modo per rendere più divertente e allegerire lo sforzo cognitivo dovuto allo studio delle regole grammaticali è quello di accompagnare con il metodo pratico della visione di un film. Nel caso in cui la lingua straniera in questione è l’inglese, la scelta dei titoli sarà basata sicuramente tenendo in considerazione l’aspetto della pronuncia e di un uso del linguaggio semplice e comprensibile: ma quali sono i migliori film per imparare l’inglese?

Quali sono i migliori film per imparare l’inglese?

Prima di riportare la classifica dei migliori film per imparare l’inglese, occorre premettere che la scelta dei titoli è basata puramente su criteri soggettivi, ma che tiene comunque in considerazione la capacità di un determinato film di favorire in modo stimolante ed efficace l’apprendimento dell’inglese, spaziando tra film d’animazione, cult, indipendenti e nuove uscite, per cui si consiglia l’uso dei sottotitoli in italiano per i principianti e in versione originale per un livello superiore. Per queste ragioni, sono rimasti esclusi dalla seguente lista quei film in cui un particolare tratto legato prettamente all’aspetto linguistico potrebbe essere un ostacolo al normale processo di apprendimento di una lingua straniera come l’inglese. Di seguito i migliori film per imparare l’inglese, in ordine crescente in base al loro livello di difficoltà linguistica.

La spada nella roccia (1963)

I film d’animazione sono fra le opzioni migliori da cui iniziare quando si decide di voler imparare una lingua straniera, in questo caso l’inglese. Tra questi figura La spada nella roccia, film d’animazione firmato Disney del 1963. Oltre ad avere sullo sfondo la storia dell’origine dei mitici cavalieri della tavola rotonda e di come Semola diventa il leggendario re Artù, il film si presta all’apprendimento della lingua inglese in quanto il protagonista stesso viene educato alle basi della lingua, della storia e della cultura inglesi dal mago Merlino e dal suo gufo assistente Anacleto. Inoltre, La spada nella roccia è anche appartenente al genere musical per famiglie in quanto alterna alle scene narrative, momenti dedicati a canzoni che comprendono giochi di parole e rime in modo da farle rimanere impresse nella mente.

Inside Out (2015)

Rimanendo sempre nell’ambito dei film d’animazione, ma alzando ulteriormente l’asticella della difficoltà, troviamo il vincitore premio Oscar Inside Out. Il film è raccontato dal punto di vista interiore di una bambina, per cui vediamo dentro la sua mente le varie emozioni impersonificate da personaggi che portano il loro nome come Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura. Tramite questa trovata geniale e originale, il film d’animazione risulta essere un ottimo esempio per l’apprendimento non solo del lessico inerente ai colori, ma anche per imparare quello delle emozioni, in quanto ogni personaggio è associato a uno differente in base al sentimento espresso. Inside Out è un film d’animazione intelligente e brillante, in quanto fa riflettere sulla psiche umana, ma anche stimolante poiché presenta una variazione linguistica non solo tramite l’uso dell’accento americano, ma anche delle diverse intonazioni delle frasi per esprimere le differenti emozioni.

Il discorso del re (2010)

Ambientato negli anni ’30, Il discorso del re è un film drammatico storico in cui si narra la vera storia del re Giorgio VI di Inghilterra, il quale, a causa dell’insorgenza della balbuzie, viene seguito da un logopedista per il discorso che dovrà tenere al popolo inglese. Partendo da questo problema linguistico, lo spettatore accompagna il protagonista passo passo verso il lento ripristino e riacquisizione della parola. Oltre a essere un valido prodotto in quanto fornisce intrattenimento, il film risulta essere anche un ottimo mezzo per imparare la lingua inglese in quanto sono presenti delle vere e proprie lezioni di dizione e pronuncia dell’inglese certificato British tramite scioglilingua, oltre che scene contenenti espressioni dello slang o le imprecazioni tipiche come le swear words, le parolacce inglesi.

The Truman Show (1998)

Se siete amanti di film stravaganti e particolari, The Truman Show è la scelta perfetta per imparare l’inglese, poiché contiene un buon numero di materiale per lo studio della lingua per un livello intermedio. Truman, interpretato dall’inimitabile e iconico Jim Carrey, è un uomo ordinario che vive giorno dopo giorno senza sapere di essere in realtà osservato nella sua quotidianità, in quanto protagonista di uno show di intrattenimento. Dato che la storia si sviluppa e si concentra intorno alla vita di Truman, quello usato nel film consiste in un linguaggio semplice della quotidianità, costituito prettamente da espressioni colloquiali e di formalità che si imparano soprattutto nella fase iniziale dell’apprendimento dell’inglese, e che vengono ripetute più volte all’interno del film così da consolidarle più facilmente.

Forrest Gump (1994)

Uno di quei film che scaldano il cuore e per questo rimangono impressi anche nella mente è Forrest Gump, il racconto dell’eponimo protagonista interpretato da Tom Hanks che ne segue tutta la sua vita. Forrest è un uomo a cui piace assaporare ogni giorno senza frenesia o fretta e che si ritrova senza accorgersi coinvolto in alcuni eventi – come la Guerra del Vietnam – o a conoscere personaggi che hanno segnato la storia – come quando insegna a Elvis Presley a ballare. Il film rappresenta un’ottima base da cui iniziare per imparare l’inglese proprio per la peculiarità del parlato del protagonista Forrest Gump, che è un accento americano lento e ben scandito, dunque altamente comprensibile, e in più ricco di abbreviazioni appartenenti allo slang dagli spunti comici e divertenti.

Toy Story (1995)

Un altro esempio di film d’animazione, ma che per alcuni aspetti appare più stimolante per tutte le fasce di età è Toy Story, il racconto composto al momento da quattro capitoli, che segue le avventurose vicende di un gruppo di giocattoli che si animano quando il bambino che li possiede non gioca con loro. Essendo ideato appositamente per un pubblico di bambini, il film presenta un lessico semplice, ma che risulta divertente anche per gli adulti in quanto comprende battute dal sense of humour molto fine. Toy Story dunque appare la scelta perfetta da cui iniziare per coloro che devono imparare l’inglese dalle basi, in quanto si concentra sia su espressioni lessicali, giochi di parole, colloquiali come how ya doin’ (how are you? per dire come stai?) e l’uso frequente di aggettivi.

Harry Potter (2001-2011)

Se siete fan del fantasy, o avete amato i libri, non potete lasciarvi scappare l’occasione di imparare l’inglese con una delle saghe cinematografiche più amate da grandi e piccoli come quella del mago Harry Potter. Composto da un cast puramente britannico, gli otto capitoli della saga sono un’eccellente palestra per chi vuole iniziare o approfondire l’apprendimento della lingua inglese, in quanto si tratta di un percorso progressivo in cui, con la crescita dei personaggi dei film, si sviluppano le loro capacità linguistiche e perciò aumenta anche il livello di difficoltà di comprensione e lessico. Inoltre, nella saga cinematografica sono riprese alcune espressioni magiche o parole inventate dall’autrice dei sette libri J. K. Rowling ormai correntemente conosciute e usate in tutto il mondo come muggle (babbano – chi non ha poteri magici), o frasi iconiche come babbling, bumbling band of baboons (balbettante, bambocciona, banda di babbuini) tratta da Il calice di fuoco, oppure la varietà linguistica dello slang inglese parlato dal personaggio di Hagrid, il gigante guardiano della scuola di magia di Hogwarts.

Gli Aristogatti (1970)

Parlando sempre di varietà linguistiche, non si può non menzionare il caso esemplare del film d’animazione Disney Gli Aristogatti, dove il “dialetto” romano parlato da Romeo nel doppiaggio italiano, nella versione originale il gatto randagio che salverà gli aristogatti del titolo dalla strada è in realtà scozzese, per dare l’effetto di appartanenza a una classe sociale inferiore tramite l’uso di una variazione dell’inglese puro. Inoltre, Gli Aristogatti coinvolge lo spettatore maggiormente a un ascolto attento, non solo in quanto quello parlato dai personaggi felini è un inglese sporcato da un accento tendente al francese, poiché si tratta di gatti che vivono a Parigi, ma anche per il fatto di inserire canzoni molto melodiche e briose che intrattengono e divertono il pubblico.

Submarine (2010)

Submarine è un film indipendente sul coming of age, ossia un racconto di formazione del protagonista Oliver alle prime esperienze d’amore e della sessualità provate insieme alla ragazzina di cui è follemente innamorato. Ambientato nel Galles, Submarine offre la possibilità di allenarsi all’ascolto e perciò alla comprensione di varietà regionali linguistiche dell’inglese. Inoltre, la profondità delle tematiche affrontate nel film quali l’amore, la solitudine e la sofferenza tipiche del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, rendono i dialoghi degli ottimi campi di studio per l’apprendimento della sintassi e della ricchezza lessicale dell’inglese.

Pulp Fiction (1994)

Tutt’altro che lenti e tranquilli, i film di Quentin Tarantino sono conosciuti per la costante presenza di violenza e linguaggio volgare. In Pulp Fiction si raccontano le vicende di alcuni criminali in America, vissute e narrate da loro in prima persona. Il film può essere considerato un’ottima alternativa per lo spettatore che ha raggiunto un livello intermedio dell’apprendimento dell’inglese, e che vuole passare a un gradino successivo della lingua per prendere confidenza con espressioni assolutamente informali dello slang americano e delle swear words, le imprecazioni e parolacce tipiche dell’inglese, come bullshit, yak e chatterbox usati per indicare in modo sgarbato le “stupidaggini”. In più, i dialoghi sono strutturati dal susseguirsi di botte e risposte continue, rendendo così il ritmo del parlato decisamente veloce e molto più stimolante per chi già mastica la lingua.

Fight Club (1999)

Considerato un film cult del regista David Fincher, Fight Club è una proposta interessante per chi vuole imparare l’inglese per svariate motivazioni. Tra queste vi è la peculiarità che la storia ambientata alla fine degli anni ’90 è raccontata in prima persona da un narratore anonimo americano che parla e si rivolge direttamente allo spettatore, rendendo così la visione più coinvolgente. Insieme al personaggio di Tyler il narratore fonda l’eponimo gruppo di periferia per contestare e contrastare insieme la piattezza della vita, e la conseguente alienazione dell’individuo, derivante dal consumismo e della disumanizzazione della società, ricorrendo alla violenza fisica e al combattimento. Il film rappresenta un ottimo titolo per coloro che hanno già dimestichezza con la grammatica base dell’inglese e che vogliono ora passare a una parte linguistica più leggera composta da espressioni colloquiali e slang dell’americano.

Povere Creature! (2023)

Vincitore del Leone d’Oro a Venezia80 e di ben quattro premi alla 96esima edizione degli Oscar, il film Povere Creature! del regista greco Yorgos Lanthimos, adattamento cinematografico dell’omonimo libro di Alasdair Gray, si presenta come un dizionario della lingua inglese vivente. Nel film infatti, così come nel libro, la protagonista Bella Baxter, morta suicida, torna a vivere una seconda volta rianimata grazie agli esperimenti di un medico che sostituisce il cervello della donna con quello del bambino che portava in grembo. Bella, una donna in un corpo di adulto ma dall’età cognitiva di un bambino, deve dunque ripercorrere tutte le fasi principali dello sviluppo linguistico e dell’esplorazione del mondo che la circonda. Partendo da termini inventati senza senso, passando a giochi di parole e frasi esilaranti di senso incompiuto, Bella arriva infine a possedere una ricca proprietà linguistica, per affrontare tematiche esistenziali e sociali di spessore, sfoggiando numerosi sinonimi, utili per coloro che hanno già delle buoni basi di inglese ma vogliono imparare dei trucchi per evitare ridondanze e ripetizioni allo scritto e nel parlato.