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La Zona d’Interesse: 1000 addetti ai lavori di Hollywood contro Jonathan Glazer

Il discorso di Jonathan Glazer agli Oscar 2024 continua a far discutere per i suoi contenuti e, dopo le critiche iniziali, adesso è giunta anche una lettera firmata da 1000 addetti ai lavori contro il regista.
La Zona d'Interesse: 1000 addetti ai lavori di Hollywood contro Jonathan Glazer

La Zona d’Interesse e, soprattutto, il discorso di Jonathan Glazer agli Oscar 2024 continuano a generare incredibili polemiche tra gli addetti ai lavori e il regista britannico è diventato il bersaglio di un’aspra condanna. Le dichiarazioni di Glazer, che aveva criticato lo stato di Israele per i fatti avvenuti a Gaza negli ultimi mesi, è stato oggetto di una lettera firmata da quasi 1000 addetti ai lavori – di origini ebraiche – nel mondo di Hollywood. Non sono mancati atti di supporto nei confronti del regista, tra cui quelli di Mark Ruffalo e Ramy Youssef che avevano indossato una spilla pro-Palestina. Ma che cosa sta succedendo nel dettaglio?

Le parole di Jonathan Glazer e la critica ad Israele che ha fatto infuriare Hollywood

Nel ritirare la statuetta per aver vinto nella categoria di miglior film internazionale con La Zona d’Interesse, Jonathan Glazer – che è di origini ebraiche – ha pronunciato un discorso tutt’altro che banale, in cui ha criticato non soltanto Hamas ma anche Israele per quanto accade a Gaza ormai da ottobre del 2023. Il regista di Under the Skin ha realizzato un discorso sicuramente non banale, che ha provocato immediatamente delle reazioni negative: uno dei primi ad esporsi contro il regista e il film era stato László Nemes, anch’egli vincitore agli Oscar con Il figlio di Saul.

Ma quali erano state le parole di Jonathan Glazer e quale la sua critica ad Israele che ha fatto infuriare Hollywood? Nel dettaglio: «Il nostro film mostra dove porta la disumanizzazione nella sua forma peggiore. Siamo qui come persone che rifiutano il fatto che la loro ebraicità e l’Olocausto vengano strumentalizzati da un’occupazione che ha portato al conflitto così tante persone innocenti. Che siano le vittime del 7 ottobre in Israele o dell’attacco in corso a Gaza, di fronte a tutte le vittime di questa disumanizzazione, come possiamo fare a opporre resistenza?».

La lettera firmata da quasi 1000 addetti ai lavori contro Jonathan Glazer

Hollywood ha decisamente reagito contro le dichiarazioni di Jonathan Glazer, attraverso una lettera firmata da quasi 1000 addetti ai lavori di origine ebraica che hanno pesantemente criticato il discorso del regista britannico, soprattutto per i termini utilizzati, come “occupazione”, sul palco degli Oscar 2024. Dopo aver raccolto immediatamente 450 firme, la lettera è stata poi firmata da altri 500 addetti ai lavori hollywoodiani, di cui attualmente non si conoscono i nomi.

Tra i contenuti della lettera si legge: «Rifiutiamo che la nostra ebraicità venga dirottata allo scopo di tracciare un’equivalenza morale tra un regime nazista che ha cercato di sterminare un’intera razza e la nazione israeliana che cerca di evitare il proprio sterminio. [Il discorso di Glazer] alimenta un crescente odio antiebraico in tutto il mondo, negli Stati Uniti e a Hollywood. L’attuale clima di crescente antisemitismo non fa che sottolineare la necessità dello Stato ebraico di Israele, un luogo che ci accoglierà sempre, come nessuno Stato fece durante l’Olocausto descritto nel film di Glazer».

E ancora, a proposito delle parole utilizzate dal regista agli Oscar: «l’uso di parole come “occupazione” per descrivere un popolo ebraico indigeno che difende una patria millenaria, riconosciuta come Stato dalle Nazioni Unite, distorce la storia. […] ogni morte civile a Gaza è tragica, [ma] Israele non prende di mira i civili. Ha preso di mira Hamas. Nel momento in cui Hamas rilascerà gli ostaggi e si arrenderà, sarà il momento in cui questa guerra straziante finirà».