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Recensione – True Detective: Night Country 4×01

Tra i ghiacciai ed il freddo dell’Alaska prende forma la nuova e tanto attesa stagione di “True Detective”, scritta e diretta da Issa López con Jodie Foster e Kali Reis.
Recensione - True Detective: Night Country 4x01

Nell’oramai lontano 2014 lo scrittore e sceneggiatore statunitense Nic Pizzolatto (“I Magnifici 7”, 2016 e “The Guilty”, 2021, entrambi diretti da Antoine Fuqua) ha dato vita ad un prodotto televisivo targato HBO capace di fare la storia: “True Detective”, una serie tv antologica di genere noir che mescola thriller e poliziesco. A dieci anni di distanza dall’uscita del primo episodio dello show, debutta in Italia su Sky, più precisamente su Sky Atlantic, la tanto attesa quarta stagione, intitolata “True Detective: Night Country”, scritta e diretta dalla cineasta messicana Issa López (“Efectos Secundarios”, 2006, “Tigers Are Not Afraid”, 2017 e “Todo Mal”, 2018) con protagoniste Jodie Foster e Kali Reis. Dopo l’umidità della Louisiana, il clima torrido della California e le fitte foreste dell’Arkansas, questa volta la storia è ambientata tra i ghiacci dell’Alaska con un nuovo caso particolarmente misterioso e oscuro. Di seguito la trama e l’analisi del primo episodio della quarta stagione. 

La trama di “True Detective: Night Country” 4×01

Ellis, Alaska. Una notte, il 17 dicembre ovvero l’ultimo giorno in cui il sole tramonta prima di un lungo perdio di buio, scompaiono misteriosamente otto scienziati, provenenti da città e nazioni differenti, che lavorano presso la stazione di ricerca di Tsalal. L’unico indizio ritrovato dalla polizia locale è una lingua mozzata che pare appartenere ad una donna nativa del luogo. Ad occuparsi del caso c’è Elisabeth “Liz” Danvers (Jodie Foster), il capo della polizia, la quale dovrà fare i conti con l’intraprendente quanto scontrosa agente Evangeline Navarro (Kali Reis). Le due donne non vanno molto d’accordo e la causa di questo dissidio è un caso irrisolto oramai chiuso da sei anni, ma per risolvere questo nuovo mistero sono costrette a lavorare assieme, soprattutto dopo il ritrovamento di tre corpi senza vita dei ricercatori scomparsi da parte di una donna che vive in periferia. 

Recensione - True Detective: Night Country 4x01

“… Perché non sappiamo quali belve sogna la notte, quando il buio dura così a lungo che nemmeno Dio riesce a restare sveglio.”

Cit. Hildred Castaigne 

La recensione del primo episodio di True Detective: Night Country

True Detective: Night Country”, presentata in contemporanea con la distribuzione americana e con una sigla tutta nuova sulle note di “Bury a Friend” di Billie Eilish, ha debuttato il 15 gennaio con un primo episodio corposo, lineare e dai risvolti decisamente interessanti. Il nuovo caso che viene presentato al pubblico mescola generi diversi e pare, almeno per ora, virare verso un qualcosa di soprannaturale e più onirico, legato alle leggende e storie dei nativi. La componente spirituale è un elemento dalle molteplici sfaccettature, l’obiettivo è trovare quel giusto equilibrio, proprio come in questa prima puntata promossa su tutta la linea. L’ambientazione colpisce fin da subito, Issa López riesce a muoversi e districarsi osservando e mostrando quel buio tipico della zona in cui si svolgono i fatti narrati. Lo spettatore riesce attraverso un’ottima messa in scena a percepire quel freddo e quell’oscurità, non solo legati al clima, ma anche alle relazioni tra i vari personaggi: Jodie Foster, in veste anche di produttrice, riveste i panni della tosta e cinica detective Danvers, una protagonista interpretata da una grandissima attrice che, da quando entra in scena, si rivela la vera mattatrice di questa nuova stagione della serie tv. Ottima anche la controparte, l’agente Navarro interpretata da una sorprendente Kali Reis, un personaggio che, come molte altri, è evidente che nasconda più di qualche segreto, proprio come la serie stessa tra citazioni ed easter egg presenti fin dall’introduzione della storia. 

Tutto il racconto orbita e ruota intorno alle due protagoniste e questo misteriosa scomparsa di otto ricercatori della stazione di Tsalal, un caso che potrebbe collegarsi ad un altro e che scatena l’irriverenza ed il temperamento della Navarro. Proprio come nelle precedenti stagioni dell’iconico show televisivo statunitense c’è come protagonista una coppia di agenti, due personaggi agli antipodi che finiscono per essere costretti a collaborare nonostante più di qualche divergenza, ed un mistero che man mano che viene raccontato ed approfondito risulta sempre più fitto e profondo. Prendono vita una serie di ramificazioni che solo sul finale, di solito, finiscono per ricongiungersi, infatti, il fulcro di ogni stagione di “True Detective” resta questa spasmodica ricerca della verità e di una giustizia che, a volte, arriva troppo tardi. A differenza delle precedenti “Night Country”tenta, inizialmente, di andare oltre una certa struttura creata e perfezionata da Nic Pizzolatto, la López porta sul piccolo schermo una storia interamente scritta e diretta da lei affrontando anche una serie di tematiche attuali e contemporanee: a discapito di un prodotto legato solamente al caso da risolvere, questa quarta stagione presenta un cast prevalentemente al femminile, parlando della violenza di genere, ma anche di un altro tema, per ora solamente abbozzato, come quello del cambiamento climatico, senza dimenticare il già citato lato onirico e quello delle differenze sociali. Insomma, un piglio ed una ventata di aria fresca, in tutti i sensi, per un prodotto dall’elevata caratura che, fin dalla prima stagione, è considerato di culto e tra le migliori serie mai realizzate. 

Recensione - True Detective: Night Country 4x01

“Sto lavorando a un nuovo caso, otto scienziati scomparsi trovati alle porte dei villaggi, congelati.” 

Cit. Elisabeth “Liz” Danvers (Jodie Foster) 

Tra miti e leggende locali

Questa tanto attesa quarta stagione parte, sorprendentemente, in sordina e sulla falsariga delle precedenti, un primo episodio che da un lato si limita a mostrare e raccontare solamente l’incipit di un caso molto complicato e sicuramente ancor più articolato, mentre dall’altro crea quella curiosità per un pubblico che non vede l’ora di scoprire la verità e cosa si nasconde dietro questo fitto ed oscuro mistero. Sicuramente gli spettatori più attenti non si sono lasciati sfuggire alcune citazioni e rimandi alla prima stagione, una serie di guizzi gestiti e confezionati perfettamente, soprattutto, per i fan più accaniti del noto show televisivo che ha fatto la fortuna di HBO. “True Detective: Night Country” pare aver già colpito nel segno con un primo episodio dal fascino disarmante, una puntata che presenta una storia decisamente cupa, che racconta di traumi e ferite profonde, ma che non si dimentica di mostrare un piccolo e sottile spiraglio di luce che tenta di farsi largo tra l’assoluta bellezza di un paesaggio immenso dall’animo oscuro. Non resta che aspettare l’uscita dei prossimi episodi che saranno rilasciati in contemporanea con gli Stati Uniti a cadenza settimanale ogni lunedì. 

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